Paolo Mieli a Libri nel Borgo Antico. <span>Foto Alberto Dell'Olio</span>
Paolo Mieli a Libri nel Borgo Antico. Foto Alberto Dell'Olio
Cultura

Paolo Mieli a Libri nel Borgo Antico: «Un popolo non può avere paura della propria storia»

Il giornalista ha presentato il suo saggio "In guerra con il passato" di fronte ad una gremita piazza castello

Perché essere in guerra con il proprio passato? Perché raccontarsi una storia diversa dal reale corso degli eventi? Sono queste le domande a cui ha cercato di dare una risposta Paolo Mieli, giornalista e storico, durante la penultima conversazione dell'ottava edizione di Libri nel Borgo Antico di fronte ad una piazza castello straripante. Moderato dal giornalista Michele De Feudis, Mieli ha provato ad individuare i meccanismi che si nascono dietro la trasmissione degli accadimenti e la manipolazione degli stessi. «Raccontiamo la storia semplificandola, spesso manipolandola - ha spiegato Mieli - La storia è scritta dai vincitori che sono solo una delle parti in causa e che la tramandano solo dal proprio punto di vista. Un paese civile è importante tramandare anche la memoria dei vinti». L'autore ha anche affermato che il mestiere di storico e quello di giornalista sono spesso sovrapposti, ed entrambi hanno un senso solo se si riesce a cambiare qualcosa dell'idea di partenza: «Se cerchiamo solo conferme alle nostre idee non progrediremo mai».

L'idea di abbattere le statue, istituire giornate della memoria e rinominare vie e piazze è alquanto ridicola a detta del giornalista che lo ritiene un gesto di inciviltà: «Non ha senso mettere in discussione avvenimenti e valutarli con il metro di giudizio di oggi, perché è un qualcosa che cambia e cambierà sempre». Ricordare questo o quell'evento storico è certamente un dovere dei cittadini di oggi ma secondo l'autore è possibile farlo senza istituire ulteriori giornate della memoria. Piuttosto sarebbe auspicabile analizzare più approfonditamente dei temi che vengono ricondotti a termini errati a causa di un riduzionismo dilagante. Un buon punto di partenza per ricostruire il passato è secondo Mieli ammettere gli errori commessi da tutte le forze in campo: «Un popolo non può avere paura della propria storia, non può avere paura della verità. Non esistono verità assolute e vanno cercate con onestà intellettuale».

L'incontro, a dir la verità poco incentrato sul libro, ha offerto parecchi spunti interessanti per analizzare a più stretto giro il presente: dal terrorismo alla politica, Mieli ha brillantemente illustrato come per affrontare il presente bisogni partire dalla conoscenza del passato: «Io sono convinto che per vincere le guerre del presente sia necessario fare i conti con il proprio passato» ha spiegato l'ospite facendo riferimento alla nostra ignoranza, nel senso latino del termine, nei confronti della storia delle popolazioni islamiche che oggi seminano terrore in Europa e nel mondo.
  • Libri nel Borgo Antico
  • Paolo Mieli
  • In guerra con il passato
Altri contenuti a tema
Tradizione e innovazione: i libri di Pappagallo e Battaglia e l’esperienza di Massari e Foglia Tradizione e innovazione: i libri di Pappagallo e Battaglia e l’esperienza di Massari e Foglia Grande successo per la quarta serata di “Libri nel Borgo Antico”
Cruciani senza filtri a Bisceglie: "Vi presento i miei Ipocriti" Cruciani senza filtri a Bisceglie: "Vi presento i miei Ipocriti" Applausi e dibattito a "Libri nel Borgo Antico" per lo scritto del conduttore de "La Zanzara"
Piero Marrazzo a Bisceglie: indagare sé stessi per raccontare la storia di tutti Piero Marrazzo a Bisceglie: indagare sé stessi per raccontare la storia di tutti La presentazione del libro "Storia senza eroi" al festival "Libri nel Borgo Antico"
"Borgo dei Piccoli": a Bisceglie un universo di letture e laboratori per bambini "Borgo dei Piccoli": a Bisceglie un universo di letture e laboratori per bambini Il Castello di Bisceglie accoglie i lettori più piccoli nell'ambito del festival "Libri nel Borgo Antico"
Veneziani torna a Bisceglie e racconta il «Sud dell'anima» a "Libri nel Borgo Antico" Veneziani torna a Bisceglie e racconta il «Sud dell'anima» a "Libri nel Borgo Antico" Grande partecipazione per l'autore in un dialogo profondo sulla memoria come resistenza al futuro virtuale
«Non c’è pace nell’illegalità, viviate con il motto della legalità e dell’amicizia» «Non c’è pace nell’illegalità, viviate con il motto della legalità e dell’amicizia» L’autrice Esposito e il primo dirigente della Polizia di Stato Falco raccontano “Francesco Pio. Per sempre diciotto anni” sul palco di "Libri nel Borgo Antico"
"Libri nel Borgo Antico", il prof. Moschetta e il sottosegretario Gemmato sul palco di Bisceglie "Libri nel Borgo Antico", il prof. Moschetta e il sottosegretario Gemmato sul palco di Bisceglie Si è parlato di divulgazione e consapevolezza dello stato di salute. «Il nostro sistema sanitario deve essere un sistema che non guarda alla cura, ma alla prevenzione»
La Polizia di Stato si racconta a “Libri nel Borgo Antico” La Polizia di Stato si racconta a “Libri nel Borgo Antico” Una serata all'insegna della cultura e della legalità
© 2001-2025 BisceglieViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BisceglieViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.