
Attualità
Riconoscimento al biscegliese che salvò una bambina dal disastro del Vajont
Giacomo Leuci è stato ricevuto dal Sindaco Angarano a Palazzo San Domenico
Bisceglie - sabato 10 ottobre 2020
Il Sindaco Angelantonio Angarano ha ricevuto a Palazzo San domenico il 78enne Giacomo Leuci, biscegliese che il 9 ottobre del 1963 fu tra i primi ad accorrere sul luogo del disastro della diga del Vajont, a Longo, da caporale del 5° Reggimento di Corpo d'Armata dell'Esercito di stanza ad Udine. L'allora giovanissimo militare prestò soccorso in quel teatro di morte e disperazione riuscendo a salvare anche la vita a una bambina sepolta da fango e detriti.
Leuci è stato insignito di una speciale pergamena con la seguente motivazione «per aver operato con altruismo e umanità nella tragedia del Vajont, dando speranza e conforto laddove c'era disperazione e smarrimento».
Il Sindaco di Longarone e presidente della Fondazione Vajont Roberto Padrin ha rivolto a Giacomo Leuci un caloroso saluto e ringraziamento in collegamento video.
«Ascoltare la testimonianza di Giacomo è molto toccante, fa rivivere i momenti drammatici e dolorosi di una delle pagine più tristi dalla nostra storia» ha sottolineato il primo cittadino. «Ma il suo racconto è anche formativo, da tramandare soprattutto ai giovani. Ai militari fu data la possibilità di scegliere se andare a Longarone o no per la difficoltà delle operazioni, lui, 19enne, non esitò a fare un passo avanti. Un esempio encomiabile di solidarietà e altruismo. L'unico conforto in quell'immane disastro fu possibile grazie all'intervento dei soccorritori che con generosità andarono ben oltre il loro dovere per aiutare la popolazione locale e salvare vite umane. Per questo, come comunità, siamo fieri dell'operato di Giacomo Leuci e a lui va il nostro sentito ringraziamento» ha concluso Angarano.
Leuci è stato insignito di una speciale pergamena con la seguente motivazione «per aver operato con altruismo e umanità nella tragedia del Vajont, dando speranza e conforto laddove c'era disperazione e smarrimento».
Il Sindaco di Longarone e presidente della Fondazione Vajont Roberto Padrin ha rivolto a Giacomo Leuci un caloroso saluto e ringraziamento in collegamento video.
«Ascoltare la testimonianza di Giacomo è molto toccante, fa rivivere i momenti drammatici e dolorosi di una delle pagine più tristi dalla nostra storia» ha sottolineato il primo cittadino. «Ma il suo racconto è anche formativo, da tramandare soprattutto ai giovani. Ai militari fu data la possibilità di scegliere se andare a Longarone o no per la difficoltà delle operazioni, lui, 19enne, non esitò a fare un passo avanti. Un esempio encomiabile di solidarietà e altruismo. L'unico conforto in quell'immane disastro fu possibile grazie all'intervento dei soccorritori che con generosità andarono ben oltre il loro dovere per aiutare la popolazione locale e salvare vite umane. Per questo, come comunità, siamo fieri dell'operato di Giacomo Leuci e a lui va il nostro sentito ringraziamento» ha concluso Angarano.