
Spettacoli
Conclusa la XXIII edizione di "Avvistamenti": l'intervista al direttore artistico Antonio Musci
«Con "Avvistamenti" siamo partiti dalla sperimentazione su suoni e immagini. Oggi indaghiamo la dimensione di liveness del cinema»
Bisceglie - mercoledì 31 dicembre 2025
14.21
Si è conclusa in queste settimane la XXIII edizione di "Avvistamenti", che ogni anno accompagna il pubblico biscegliese prima e dopo molfettese in un suggestivo percorso fatto di ricerca e innovazione tra arte visiva e sensoriale. A curare l'evento, con la rassegna "Sonimage" prima e durante le quattro giornate di festival dopo, i direttori artistici Antonio Musci e Daniela Di Niso.
«Il percorso di "Avvistamenti" è stato un percorso molto variegato, abbiamo dedicato i primissimi anni quasi esclusivamente al video d'autore, quello che comunemente definiamo videoarte. Però negli anni la sperimentazione nei vari ambiti è stata l'elemento che ha caratterizzato maggiormente la nostra ricerca, quindi siamo arrivati alle ultime edizioni con una preponderante ricerca sul rapporto tra suoni e immagini e anche sulla dimensione di liveness del cinema che per definizione non ha, perché non è un'arte performativa ma a noi interessava appunto avvicinare il cinema alle arti performative» ha raccontato Musci.
La rassegna "Sonimage" è giunta quest'anno alla sua 13esima edizione. Due gli appuntamenti previsti al cinema Politeama Italia, il 22 ed il 23 dicembre. Si è partiti con le sonorizzazioni di Józef Robakowski a cura di Valerio Cosi e Gabriele Panico e dopo con quelle di un altro grande cineasta russo, Dziga Vertov (in particolare quella de "L'uomo con la macchina da presa"), a cura di Stefano Pilia e Paolo Spaccamonti. A concludere il calendario, l'appuntamento con la performance audiovisiva "Di un ritorno all'acqua" del collettivo BDR.
«Proprio il collettivo BDR ci ha donato una perfomance inedita nata in qualche modo sotto il segno di "Avvistamenti", che diventa anche un luogo di incontro e collaborazioni. Tra le tante collaborazioni che sono nate nelle edizioni passate c'è anche quella tra Salvatore Insana, Maria Luisa Capurso e Adolfo La volpe, oggi membri del collettivo» ha aggiunto il curatore dell'evento.
Positiva la risposta del pubblico alla rassegna che indaga il rapporto più intimo tra il suono e le immagini «A Bisceglie il pubblico da sempre reagisce in maniera molto positiva, con grande entusiasmo. Possiamo dire che c'è un pubblico affezionato che ci segue da tanti anni, ma la caratteristica di Avvistamenti è il fatto che il pubblico si rinnovi di anno in anno. Una cosa che non accade spessissimo è di incontrare molti giovani curiosi e appassionati che scoprono grandi capolavori o nuovi artisti che proponiamo nelle varie edizioni».
«Il percorso di "Avvistamenti" è stato un percorso molto variegato, abbiamo dedicato i primissimi anni quasi esclusivamente al video d'autore, quello che comunemente definiamo videoarte. Però negli anni la sperimentazione nei vari ambiti è stata l'elemento che ha caratterizzato maggiormente la nostra ricerca, quindi siamo arrivati alle ultime edizioni con una preponderante ricerca sul rapporto tra suoni e immagini e anche sulla dimensione di liveness del cinema che per definizione non ha, perché non è un'arte performativa ma a noi interessava appunto avvicinare il cinema alle arti performative» ha raccontato Musci.
La rassegna "Sonimage" è giunta quest'anno alla sua 13esima edizione. Due gli appuntamenti previsti al cinema Politeama Italia, il 22 ed il 23 dicembre. Si è partiti con le sonorizzazioni di Józef Robakowski a cura di Valerio Cosi e Gabriele Panico e dopo con quelle di un altro grande cineasta russo, Dziga Vertov (in particolare quella de "L'uomo con la macchina da presa"), a cura di Stefano Pilia e Paolo Spaccamonti. A concludere il calendario, l'appuntamento con la performance audiovisiva "Di un ritorno all'acqua" del collettivo BDR.
«Proprio il collettivo BDR ci ha donato una perfomance inedita nata in qualche modo sotto il segno di "Avvistamenti", che diventa anche un luogo di incontro e collaborazioni. Tra le tante collaborazioni che sono nate nelle edizioni passate c'è anche quella tra Salvatore Insana, Maria Luisa Capurso e Adolfo La volpe, oggi membri del collettivo» ha aggiunto il curatore dell'evento.
Positiva la risposta del pubblico alla rassegna che indaga il rapporto più intimo tra il suono e le immagini «A Bisceglie il pubblico da sempre reagisce in maniera molto positiva, con grande entusiasmo. Possiamo dire che c'è un pubblico affezionato che ci segue da tanti anni, ma la caratteristica di Avvistamenti è il fatto che il pubblico si rinnovi di anno in anno. Una cosa che non accade spessissimo è di incontrare molti giovani curiosi e appassionati che scoprono grandi capolavori o nuovi artisti che proponiamo nelle varie edizioni».


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