Farina tipo due
Farina tipo due
Andrà tutto meglio se organizziamo bene la spesa

Facciamo ordine con le provviste e selezioniamo ciò che bisogna comprare

Rubrica a cura della dottoressa Lucia Palmieri - Biologa nutrizionista, specialista in scienze dell'alimentazione

In un momento così delicato, in cui siamo tutti più fragili, più vulnerabili, ci viene chiesto a gran voce e con rigore di stare a casa.
Tra le poche uscite concesse c'è l'uscita più comune, più diffusa e quindi più rischiosa per noi e per chi lavora negli esercizi commerciali, cioè quella per recarci a far la spesa
.
Dopo aver più volte ricevuto rassicurazioni in merito al fatto che i supermercati saranno sempre forniti dei generi alimentari e che quindi correre ad accaparrare quanto più possibile serve a poco, vogliamo porre l'attenzione sulle diverse possibilità che abbiamo per ridurre le nostre uscite e cercare di far la spesa solo una volta a settimana.

Come fare? Cosa mangiare? Ecco una serie di consigli

Usare le nostre mani o ausili per panificare. Il lievito di birra non serve: bastano 100 grammi di farina e 50 grammi di acqua per far partire un lievito madre che vi consiglio vivamente di fare. Se non sapete come fare, online si trovano le ricette per i facilissimi rinfreschi.

Per i dolci vorrei ricordare che la bustina di lievito per dolci può essere sostituita da 6 grammi di bicarbonato di sodio e 30 ml di succo di limone oppure 6 grammi di bicarbonato con 50 ml di aceto di mele o con 70 grammi di yogurt.

Uno yogurt fatto solo con latte e fermenti lattici, quindi preferibilmente bianco, può essere usato anche una settimana dopo la scadenza quindi andrà benissimo per una torta allo yogurt da usare a colazione o meglio ancora per realizzare dei muffin allo yogurt in modo da avere una porzione precisa ogni giorno, o usare lo yogurt per costituire appunto il lievito dei dolci.
L'indicazione di andare oltre la data di scadenza, vale solo per lo yogurt, non per altri derivati del latte, né per il latte stesso.

Se proprio uscite per far la spesa comprate le farine di tipo uno e due: sono meglio dal punto di vista nutrizionale e sono più reperibili rispetto alle solite più raffinate.

Comprate legumi secchi e usate tutte le scorte di legumi che avete, anche 3/4 volte a settimana sono un secondo nobilissimo sia a pranzo che a cena.
Se dovessero procurare gonfiore o meteorismo passatele (non frullatele): in questo caso non accompagnatele a mele, carote, barbabietole, patate ma a finocchi, sedano e pane tostato.

È consigliato un solo secondo al giorno, o a pranzo o a cena così da ridurre il carico renale, e ovviamente, un carboidrato al giorno, preferibilmente a pranzo. Questo consiglio trova maggiore fondatezza nel fatto che non effettueremo l'auspicabile attività motoria quotidiana.
In questo modo vi accorgerete che avremmo bisogno davvero di meno cibo di quello che mangiamo e forse riusciremo a seguire la dieta mediterranea.

Utilizzate pure verdure e ortaggi che avrete congelato: non è questo il momento di comportarsi da integralisti sulle vitamine. Le prenderete dalla frutta.

La frutta tal quale, frullati o spremute a colazione, o comunque nella prima parte della giornata, dà il massimo del suo potere vitaminico.

Usate, per la colazione, tutte le riserve di tisane che avete accumulato nell'inverno, ovviamente lo zucchero o il miele non sono indispensabili.

Se non si può fare molta attività fisica, è meglio fare al massimo una merenda al giorno, preferibilmente al mattino.

In questi giorni probabilmente avremo più tempo da dedicare al nostro bioritmo, il consiglio è quindi di anticipare l'orario della cena in modo da terminare alle 20 e agevolare la digestione.

Questi consigli sono semplici raccomandazioni che non sostituiscono la consulenza personalizzata.
Questa è la resilienza.
Questa è una prova d'intelligenza evolutiva e senso civico.
Se ci pensiamo insieme ci verranno molti più spunti di quelli che ho scritto; se agiamo con consapevolezza, ne sono certa, sapremo fare molto meglio di così.
  • Andrà tutto meglio se organizziamo bene la spesa
  • Lucia Palmieri
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