Minuto di raccoglimento per le vittime dell'attentato di Barcellona. <span>Foto Bisceglieviva</span>
Minuto di raccoglimento per le vittime dell'attentato di Barcellona. Foto Bisceglieviva
Calcio

Ma che bel Bisceglie! Piedi per terra però

Prestazione molto confortante del team di Zavettieri: piegato il Foggia di misura

BISCEGLIE-FOGGIA 2-1

Bisceglie: 1 Crispino, 5 Petta, 6 Jurkic, 7 Partipilo, 9 Jovanovic (dal 77° 18 Gabrielloni), 13 Giron (dal 63° 4 Diallo), 14 Azzi (dal 60° 17 Montinaro), 16 Lugo Martinez, 19 Vrdoljak, 21 Risolo, 20 Boljat (dal 72° 21 Risolo), 23 Migliavacca. Allenatore: Nunzio Zavettieri. A disposizione: 12 Vassallo, 2 Lame, 3 Raucci, 8 Turmalj, 10 Toskic, 11 D'Ancora, 15 Delvino, 22 Alberga.
Foggia: 22 Pelizzoli, 4 Agnelli, 7 Chiricò, 8 Fedato, 9 Beretta, 13 Empereur, 14 Martinelli, 18 Deli, 25 Gerbo, 28 Celli (dal 70° 6 Loiacono), 29 Killam. Allenatore: Giovanni Stroppa. A disposizione: 1 Guarna, 3 Figliomeni, 5 Vacca, 12 Tarolli, 15 Pertosa, 16 Sicurella, 19 Mazzeo, 21 Coletti, 23 Rubin, 24 Calderini, 26 Agazzi, 27 Floriano.
Terna arbitrale: Alessandro Meleleo di Casarano (Pappagallo di Molfetta, Gregorio di Bari).
Reti: 25° Beretta, 63° Jovanovic, 91° Jurkic.
Note: spettatori 700, incasso non comunicato. Calci d'angolo: 8-3 Ammoniti: nessuno. Chiricò, al 44°, ha colpito la traversa su calcio di rigore.

Le poche centinaia di presenti sugli spalti di un "Gustavo Ventura" tutt'altro che pronto per il campionato di Serie C hanno potuto rendersi conto della bontà e della qualità di un progetto tecnico: quello del Bisceglie di mister Nunzio Zavettieri. L'affermazione ai danni di un Foggia rimaneggiato ma non per questo di caratura inferiore rispetto alla squadra che ben figurerà nel prossimo torneo cadetto è stata la classica ciliegina sulla torta di una partita affrontata col giusto atteggiamento, pur con qualche passaggio a vuoto, inevitabile per un gruppo quasi tutto nuovo.

È piaciuta la capacità di tenere testa a un avversario più forte, sfidando senza alcun tipo di timore il pressing altissimo dei satanelli con la consapevolezza di poter correre dei rischi. Ben messi in campo, Andrea Petta e compagni hanno avuto in pugno la contesa nei primi venti minuti, cercando più volte la conclusione dalla distanza con Lugo Martinez e Partipilo molto dinamici.

Lo 0-1, frutto di un disimpegno errato di Ivica Jurkic che si è fatto soffiare il pallone dal lesto Beretta, ha messo alle corde il Bisceglie sul piano psicologico. Il Foggia ha affondato il colpo e solo la buona sorte ha consentito ai nerazzurri di restare in partita, come al 35° quando Fedato ha eluso la tattica del fuorigioco stellata ma presentatosi al cospetto di Crispino ha centrato l'incrocio con un delizioso quanto sfortunato pallonetto. I rossoneri, in chiusura di prima frazione, hanno persino fallito un'opportunità dal dischetto col funambolico Chiricò che ha mandato Crispino da una parte e il pallone a stamparsi sulla traversa.

Fuorigioco cruccio della linea difensiva a quattro della formazione di casa, che ha rischiato in apertura di ripresa quando Beretta, pur angolando il tiro, ha trovato una splendida risposta di Crispino col piede: la parata più bella e importante nella cornice di una prova eccellente. L'1-1, come la rete foggiana, frutto di un episodio: pasticcio inaspettato, su un traversone dal fronte sinistro offensivo nerazzurro, dell'esperto ex portiere della Roma Pelizzoli e tap-in facile facile di Ivan Jovanovic.

Gli ingressi sul rettangolo di gioco dell'ispirato Montinaro (al quarto d'ora del secondo tempo per il debuttante brasiliano Azzi) e del volitivo Diallo (al 63° in luogo del francese Giron) hanno dato maggiore spinta a una squadra rigenerata dalla crescita, col passare dei minuti, del perno di centrocampo Mario Vrdoljak, vero e proprio termometro di questo Bisceglie: quando il croato è dentro il match fronteggiarlo diventa difficile persino per calciatori di Serie B. I piedi raffinati dei cursori stellati hanno regalato deliziosi cambi di gioco come nella bellissima azione del 72°, rifinita dal tacco di Lugo Martinez per il sinistro in corsa di Diallo verso il primo palo cui un Pelizzoli inorgoglito ha negato la gioia del gol con un intervento degno della sua ottima carriera.

Stroppa, privo di Milinkovic che avrebbe chiesto di cambiare aria, ha preferito effettuare appena un cambio, contro i quattro di Zavettieri, per saggiare le gambe dei suoi, evitando di inserire i vari Mazzeo, Vacca, Agazzi e Rubin. Finale di marca biscegliese: da applausi due tentativi col sinistro di Anthony Partipilo e il riflesso di Pelizzoli sulla conclusione ravvicinata del subentrato Gabrielloni, sfortunato nel vedere la sua torsione infrangersi sul palo. Nel recupero la rete del successo, firmata da Ivica Jurkic che con un sinistro secco dal limite dell'area ha riscattato l'ingenuità del primo tempo. Un gol che dà tanta fiducia pur se è evidente la necessità di mantenere alta la concentrazione. Sabato, al "Torre" di Pagani, si farà sul serio. Un dato è certo: se giocare alla pari col Venezia e sconfiggere il Foggia in precampionato vale la sottoscrizione della misera cifra di 91 abbonamenti, bisognerebbe chiedersi quanto la città meriti il calcio professionistico.
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