I calciatori nerazzurri salutano i tifosi al seguito
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Calcio

Un Lecce spietato punisce le incertezze del Bisceglie

Sconfitta severa per i nerazzurri alla luce di quanto visto sul rettangolo di gioco

Più che di emozione, il Bisceglie ha peccato di disattenzione. L'1-3 incassato al "Via del Mare" da un Lecce che ha saputo calarsi nei panni della formazione di rango è la cartina tornasole di una partita strana, nella quale ai nerazzurri non è stato perdonato nulla.

Schierato da Nunzio Zavettieri col classico modulo 4-3-3 ma senza l'atteso Anthony Partipilo, non al meglio, il team stellato ha tenuto testa ai più quotati avversari sopratutto nei primi venti minuti, pagando a carissimo prezzo tutte le distrazioni difensive a cominciare dall'ingenuità all'origine del primo gol giallorosso.

Concedere a una squadra tecnicamente superiore una seconda opportunità per calciare in area è imperdonabile: l'azione dell'1-0, nata al 32° sul versante destro dell'attacco leccese, male presidiato da Giron e Jurkic, ha influito in modo pesante su una partita fino a quel momento molto equilibrata. Tap-in vincente di Caturano a pochi passi dalla porta su assist di Armellino, lesto nel raccogliere il pallone vagante sul tiro di Costa Ferreira a sua volta imbeccato da Torromino.

Peccato perché il collettivo ospite ha vanificato l'ottimo impatto mentale sulla gara, certificato dai tentativi di Lugo Martinez al 14° (conclusione centrale bloccata da Perucchini), Dentello Azzi due minuti più tardi (palla altissima) e Montinaro sugli sviluppi di un calcio d'angolo.

Sotto di un gol il Bisceglie ha faticato alcuni minuti, pur senza rischiare, per riprendere le redini del confronto: una buona chance, al 38°, l'ha sprecata Lugo Martinez, che dall'interno dell'area salentina ha preferito cercare un improbabile colpo di testa a seguito di un traversone di Giron pericolosamente ciabattato da un difensore del Lecce. Il sudamericano ci ha provato alcuni secondi dopo su calcio piazzato dai 30 metri ma la sua bordata è terminata oltre la traversa.

Chiuso immeritatamente in svantaggio un primo tempo qualitativamente deludente, il Bisceglie ha avuto la palla del pareggio in apertura di ripresa ma l'azione personale di Dentello Azzi, bravo a superare tre avversari in progressione, è stata finalizzata nella maniera peggiore dall'impalpabile Boljat. Sul capovolgimento di fronte, la frittata che ha ulteriormente compromesso la gara dei nerazzurri: rinvio di Crispino sui piedi di Torromino, cui non è sembrato vero poter servire a Costa Ferreira il più facile dei palloni per presentarsi a tu per tu col portiere e superarlo con un tocco preciso.

Lo 0-2 ha indotto il tecnico calabrese ad accelerare i primi avvicendamenti: Risolo ha rilevato uno spento Boljat, Gabrielloni ha preso il posto di Montinaro. L'ex attaccante di Taranto e Cavese ha colpito di testa su cross di Jurkic trovando un attento estremo di casa. Gli innesti hanno contribuito a scuotere una squadra colpevole di essersi concessa troppe pause durante la sfida: nerazzurri sfortunati al 57° quando Gabrielloni, incornando sul traversone di Petta, ha centrato l'incrocio dei pali con Perucchini immobile. Lecce salvato dai riflessi del suo portiere al 61° sul colpo di testa di Jurkic, più alto di tutti a saltare sull'ennesimo corner per gli stellati, che hanno finalmente accorciato le distanze al 63°, raccogliendo i frutti di un autentico assedio: botta dalla distanza di Giron, respinta corta di Perucchini e tap-in di Andrea Risolo.

Zavettieri, a quel punto, ha giustamente deciso di giocarsi il tutto per tutto, inserendo Anthony Partipilo per Dentello Azzi e Delic in luogo di un Lugo Martinez purtroppo involuto, che non sembra aver assorbito il trauma del rigore sbagliato col Catanzaro. Liverani ha dovuto controbattere al 4-2-4 stellato passando addirittura a cinque in difesa con l'ingresso di Marino al posto di Tsonev...

Al 75° l'episodio che farà più discutere: Risolo, dal lato corto sinistro dell'area leccese, ha lasciato partire un morbido suggerimento per Gabrielloni, che di testa ha anticipato Perucchini in uscita depositando il pallone in fondo al sacco scatenando la gioia dei 300 sostenitori biscegliesi al seguito e gelando il "Via del Mare". L'arbitro D'Apice ha subito convalidato il 2-2, cambiando però idea a seguito di una segnalazione dell'assistente, secondo cui un non meglio precisato calciatore nerazzurro (di certo non Gabrielloni, che sul cross era addirittura dietro la linea della palla) si sarebbe trovato in posizione di fuorigioco.

Come da manuale, al danno per la rete del pareggio annullata (pare ingiustamente) si è aggiunta la beffa del tris salentino, siglato dal rientrante Di Piazza, abile nel centrare l'angolo basso alla sinistra di un Crispino comunque non esente da colpe. Il bomber giallorosso ha sfiorato anche la doppietta, colpendo la traversa all'83° ma il 4-1 sarebbe stato davvero un risultato spropositato. La lezione che questo Bisceglie dovrà trarre dalla serata del "Via del Mare" è semplice: la Serie C è un campionato di ingente sforzo mentale e altissima qualità tecnica. Regalare di fatto due gol a corazzate come il Lecce, per giunta in trasferta, è quanto di meno consigliabile. Bisognerà entrare in fretta nella logica che è indispensabile avere i 90 minuti nella testa.

LECCE-BISCEGLIE 3-1

Lecce (4-3-1-2): 22 Perucchini, 3 Di Matteo, 5 Cosenza, 6 Arrigoni, 7 Torromino (dal 67° 9 Di Piazza), 8 Costa Ferreira (dal 67° Megelaitis), 10 Lepore, 16 Drudi, 18 Caturano (dall'87° 20 Dubickas), 21 Tsonev (dal 76° 15 Marino), 29 Armellino. Allenatore: Fabio Liverani. A disposizione: 1 Chironi, 12 Vicino, 2 Riccardi, 11 Pacilli, 13 Valeri,17 Lezzi, 25 Gambardella.
Bisceglie (4-3-3): 1 Crispino, 5 Petta (dall'80° 15 Delvino), 6 Jurkic, 9 Jovanovic, 13 Giron, 16 Lugo Martinez (dal 74° 14 Delic), 17 Montinaro (dal 55° 18 Gabrielloni), 19 Vrdoljak, 20 Boljat (dal 21 55° Risolo), 24 Markic, 25 Dentello Azzi (dal 73° 7 Partipilo). Allenatore: Nunzio Zavettieri. A disposizione: 12 Vassallo, 3 Raucci, 4 Diallo,10 Toskic, 11 D'Ancora, 22 Alberga, 23 Migliavacca.
Arbitro: Giosuè Mauro D'Apice di Arezzo.
Assistenti: Lorenzo Abagnara di Nocera Inferiore, Dario Cucumo di Cosenza.
Reti: 32° Caturano, 49° Costa Ferreira, 63° Risolo, 79° Di Piazza
Note: 8554 spettatori, di cui 300 da Bisceglie. Incasso €. 54.533,50, abbonamenti compresi. Calci d'angolo: 2-6. Ammoniti: 44° Cosenza, 62° Giron.
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