
Politica
A Bisceglie finanziamento contro i ghetti, Flai Cgil Bat: “Negli altri Comuni il problema non esiste?”
La nota della segretaria generale della Flai Cgil Bat, Dora Lacerenza
Bisceglie - sabato 19 luglio 2025
Comunicato Stampa
Un investimento di oltre 2,1 milioni di euro per la riqualificazione dell'ex Convento dei Cappuccini di Bisceglie, un immobile che servirà all'accoglienza di lavoratori migranti per superare l'odioso fenomeno dei ghetti nelle periferie e nelle campagne: 14 posti letto, spazi condivisi per attività comunitarie, servizi essenziali e iniziative di inclusione sociale. Il Comune è tra quelli ammessi al finanziamento nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 5 "Inclusione e Coesione", oltre a Bisceglie anche Brindisi, Carapelle e Carpino.
"Un solo comune nella nostra provincia che presenta progetti? O uno solo che ha presentato un progetto degno di essere finanziato? In un modo o nell'altro, la circostanza è spiacevole visto che, per ciò che ci è dato sapere, il problema dei migranti accampati in luoghi di fortuna nelle periferie delle nostre città o nei casolari abbandonati in campagna riguarda tutto il territorio e non certo solo la città di Bisceglie, che tra l'altro pur avendo fatto bene a presentare il progetto e a candidarlo, riuscirà a dare un alloggio dignitoso solo a 14 persone. E tutti gli altri braccianti stranieri che in concomitanza con le raccolte più importanti arrivano nel nostro territorio?", si chiede la segretaria generale della Flai Cgil Bat, Dora Lacerenza.
"Fanno bene il sindaco Angelatonio Angarano e l'assessora alle Politiche sociali Roberta Rigante ad essere orgogliosi 'di essere parte attiva di un percorso di civiltà e responsabilità' con un progetto 'dal forte impatto sociale'. Ma avremmo voluto leggere oggi commenti simili anche da parte degli amministratori di tutti gli altri comuni della Bat, ciò avrebbe significato l'inizio di un percorso verso la consapevolezza dell'importanza del tema dell'accoglienza. Vorremmo a questo punto capire come gli altri Sindaci dei comuni interessati dalla presenza di lavoratori agricoli migranti pensino di affrontare questa problematica che non è di carattere emergenziale ma strutturale e come si eviterà che accadano fatti come quelli accaduti negli anni passati, visto che i movimenti dei migranti che si spostano da un territorio ad un altro nelle grandi campagne di raccolta sono già iniziati. Peccato, siamo stati facili profeti quando paventavamo il rischio di un'occasione persa per dare alle lavoratrici e ai lavoratori accoglienza degna di questo nome. Ed è andata esattamente così", conclude Lacerenza.
"Un solo comune nella nostra provincia che presenta progetti? O uno solo che ha presentato un progetto degno di essere finanziato? In un modo o nell'altro, la circostanza è spiacevole visto che, per ciò che ci è dato sapere, il problema dei migranti accampati in luoghi di fortuna nelle periferie delle nostre città o nei casolari abbandonati in campagna riguarda tutto il territorio e non certo solo la città di Bisceglie, che tra l'altro pur avendo fatto bene a presentare il progetto e a candidarlo, riuscirà a dare un alloggio dignitoso solo a 14 persone. E tutti gli altri braccianti stranieri che in concomitanza con le raccolte più importanti arrivano nel nostro territorio?", si chiede la segretaria generale della Flai Cgil Bat, Dora Lacerenza.
"Fanno bene il sindaco Angelatonio Angarano e l'assessora alle Politiche sociali Roberta Rigante ad essere orgogliosi 'di essere parte attiva di un percorso di civiltà e responsabilità' con un progetto 'dal forte impatto sociale'. Ma avremmo voluto leggere oggi commenti simili anche da parte degli amministratori di tutti gli altri comuni della Bat, ciò avrebbe significato l'inizio di un percorso verso la consapevolezza dell'importanza del tema dell'accoglienza. Vorremmo a questo punto capire come gli altri Sindaci dei comuni interessati dalla presenza di lavoratori agricoli migranti pensino di affrontare questa problematica che non è di carattere emergenziale ma strutturale e come si eviterà che accadano fatti come quelli accaduti negli anni passati, visto che i movimenti dei migranti che si spostano da un territorio ad un altro nelle grandi campagne di raccolta sono già iniziati. Peccato, siamo stati facili profeti quando paventavamo il rischio di un'occasione persa per dare alle lavoratrici e ai lavoratori accoglienza degna di questo nome. Ed è andata esattamente così", conclude Lacerenza.