fabbrica dei preti
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Cultura

Al via i Teatri di confine: dal 2 al 5 febbraio dentro e oltre il Garibaldi

Dedicata al sacro, la rassegna parlerà di libri, teatro ma anche di fede e dell'ex Casa della divina provvidenza

Un'altra isola dell'Arcipelago del Sistema Garibaldi sta per spuntare.
La stagione - culturale più che solamente teatrale - del teatro comunale di Bisceglie, pronta sempre a sconfinare in nuovi progetti e a contaminare nuovi luoghi, aggiunge un tassello al ricco progetto per la città, questa volta con una incursione nel sacro.
Un attributo - quello di "sacro" spesso tradito, sebbene non riguardi soltanto la sfera religiosa, ma stia a guardia di alcuni valori umani che tendiamo drammaticamente a raggirare.
Dopo il prologo della rassegna, superato con i dovuti tributi a Vanessa Roghi (lettera sovversiva, 20 gennaio) e Giovanni Impastato (Oltre i cento passi, 21 gennaio), il 2 febbraio alle 21:00 l'apertura ufficiale è affidata all'intrigante spettacolo di Giuliana Musso: La fabbrica dei preti (Garibaldi).
Al centro le difficoltà che poteva incontrare nella Chiesa preconciliare una vocazione, all'interno di un sistema formativo inadeguato a coglierne l'essenza. Quella stessa inadeguatezza avrebbe spinto don Milani, confinato in un isolato borgo dell'Appennino, a inventare una nuova idea di scuola, capace ancora oggi di parlarci, d'essere d'esempio.

Alle origini del pensiero religioso cattolico condurranno l'incontro con la scrittrice Eleonora Mazzoni, autrice de La testa sul tuo petto (ed. S.Paolo), dedicato a San Giovanni Evangelista e la narrazione di Roberto Anglisani, tratta dall'omonimo romanzo di Joseph Roth: Giobbe.
Entrambi sono in programma sabato 3 febbraio, presso le Vecchie Segherie Mastrototaro, rispettivamente alle 18:00 e alle 21:00.

Sarà la missione di don Uva e della sua Casa della Divina Provvidenza, il terreno di riflessione di un prezioso convegno intitolato La Città nella Città, domenica 4 febbraio, dalle 9:00. Ospiti d'eccezione: il vescovo che presiede Pax Christi don Giovanni Ricchiuti; il grande fotografo Uliano Lucas; Paolo Telesforo, rappresentante dell'impresa impegnata nel rilancio dell'Opera; il vicesindaco di Bisceglie Vittorio Fata e l'assessore regionale alla cultura Loredana Capone. Conclusioni affidate a una delle voci più autorevoli della psichiatria italiana: Franco Rotelli.

E se nell'ultima stazione del prologo avrà trovato posto l'incontro con Carla Ghisalberti, dedicato alla graphic novel Il Maestro, di Fabrizio Silei (1 febbraio, ore 18:00, Castello Svevo), sarà ancora Lorenzo Milani il protagonista dello spettacolo conclusivo, in programma al Garibaldi domenica 4 febbraio, alle 21:00, a cura della Bottega degli Apocrifi.
Salvatore Marci e Nunzia Antonino saranno chiamati a interpretare il complesso rapporto che intercorse fra il priore di Barbiana e sua madre.

Teatri di confine coinvolge una vasta rete di soggetti laici come il Presidio del Libro/Circolo dei Lettori di Bisceglie, l'associazione Linea d'Onda, le Vecchie Segherie Mastrototaro, Libera, Universo Salute, ZonaEffe e realtà legate al mondo cattolico come Pax Christi, la rivista Mosaico di Pace, la Caritas, l'E.P.A.S.S., l'associazione don Pierino Arcieri, Sapere 2000 e la cooperativa I Care.
Tutti gli incontri letterari saranno ad accesso libero. Gli spettacoli avranno invece un costo ridotto.


PROLOGO

sabato 20 gennaio
ore 18,00 Auditorium don Pierino Arcieri/confronti
Circolo dei lettori/Presidio del Libro
LETTERA SOVVERSIVA
da don Milani a De Mauro, il potere delle parole
Vanessa Roghi dialoga con Rosa Leucie Luigi De Pinto

domenica 21 gennaio
ore 18,00 VECCHIE SEGHERIE/confronti
Circolo dei lettori/Presidio del Libro
OLTRE I CENTO PASSI
Giovanni Impastato dialoga con Franco Papagni

giovedì 1 febbraio
ore 18,00 CASTELLO SVEVO/confronti
ZonaEffe/II Circolo A. Caputi
IL MAESTRO
Carla Ghisalberti sul libro di Fabrizio Silei

(replica venerdì 2 ore 10.00)

PROGRAMMA

venerdì 2 febbraio

ore 21,00 TEATRO GARIBALDI/prosa in abbonamento
La Corte Ospitale/Giuliana Musso
LA FABBRICA DEI PRETI
di e con Giuliana Musso
assistenza e ricerche fotografiche Tiziana De Mario
responsabile tecnico Claudio Parrino
collaborazione allestimento Massimo Somaglino
video Giovanni Panozzo, Gigi Zilli
elementi di scena Francesca Laurino

ricerche bibliografiche Francesca Del Mestre
consulenza musicale RiccardoTordoni
canzoni e musiche di Giovanni Panozzo, Daniele Silvestri, Marcello Serli, Mario D'Azzo, Tiromancino.

"Entriamo assieme nella grande fabbrica silenziosa. Prima, però togliamo il cappello e fermiamoci un attimo a pregare per tanta manovalanza sacrificata e rovinata in tutti questi anni e secoli. E, facendo uno sforzo, spendiamo un requie anche per le maestranze." da "La Fabriche dai Predis" di Don Pietrantonio Bellina.

Questo lavoro racconta le contraddizioni che animarono i seminari fra gli anni '50 e '60, formando una generazione di preti ordinati sulla soglia del Concilio Vaticano II, ma non ancora nutriti dalle speranze che ne derivarono e incapaci di trovare un equilibrio fra vecchio e nuovo mondo. La dimensione umana dei sacerdoti è un piccolo tabù. Questo spettacolo mette al centro l'essere umano dedito a superare quella dissociazione che i seminari di solo qualche decennio fa operarono, tentando di separare il mondo affettivo di quei futuri preti, dalla loro dimensione spirituale. Molti di loro hanno trascorso l'esistenza cercando coraggiosamente uno spazio in cui ciò che era stato separato durante la loro formazione si potesse riunire e liberare. A tutti gli innamorati della vita è dedicato questo splendido, emozionante, lavoro.

sabato 3 febbraio

ore 18,00 VECCHIE SEGHERIE/confronti
Circolo dei lettori/Presidio del Libro
LA TESTA SUL TUO PETTO
Eleonora Mazzoni dialoga con don Franco Lorusso

La testa sul tuo petto è il libro che, per le edizioni San Paolo, la scrittrice Eleonora Mazzoni ha dedicato a San Giovanni Evangelista. Davide Rondoni scrive: "La figura di Giovanni, il discepolo amato, è qui raccontata senza pudore da una donna dei nostri tempi, in cerca di comprendere il segreto del cristianesimo. Come mai un "piccolo" evento che ha toccato un pugno di uomini, ha attraversato il mondo e la storia, trascinando folle di persone? Cosa scriveva Giovanni a Maria, sua nuova madre? E Dio è padre e anche madre? Cosa ha pensato alla fine della sua lunga vita quest'uomo che ha visto decapitare il fratello e finire lontani i suoi amici? La vicenda di uno degli uomini più importanti e misteriosi della storia".

ore 21,00 VECCHIE SEGHERIE/Linea d'Onda - effetti collaterali
Teatro d'Aosta/Roberto Anglisani
GIOBBE
di e con Roberto Anglisani
adattamento e regia di Francesco Niccolini
dal romanzo di Joseph Roth
consulenza letteraria e storica Jacopo Manna
con la collaborazione di festival Montagne Racconta (Montagne - Treville, TN) - festival Collinarea (Lari, PI)
Premio "Teatri del sacro" 2017

L'uomo nasce per la sciagura come le aquile per il volo. Spegnitori del giorno spegnetelo. Libro di Giobbe
"Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, come prima di lui aveva fatto suo padre. Insegnava con molta passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie Deborah". Giobbe - romanzo perfetto di Joseph Roth - diventa un racconto tragicomico, proprio come la vita, dove si ride e si piange, si prega e si balla, si parte, si torna, si muore in guerra e si rinasce. Senza giudizio, senza spiegazioni, ma attraverso lo sguardo mite e sereno di un narratore misterioso, ricchi di compassione e accompagnati da un sorriso lieve che spinge tutti i protagonisti di questa magnifica storia.

domenica 4 febbraio

ore 9,00 OPERA DON UVA/confronti
Opera Don Uva
LA CITTÀ NELLA CITTÀ
riflessioni intorno alle ragioni, la storia,
le prospettive dell'Opera don Uva.

partecipano:
Vittorio Fata Sindaco della Città di Bisceglie
Paolo Telesforo Amministratore delegato Universo Salute
Loredana Capone Assessore all'Industria Turistica e Culturale Regione Puglia
Anna Maria Montinaro Presidente associazione Presidi del Libro
Carlo Bruni direttore del sistemaGaribaldi
Assunta De Santis ricercatrice Circolo dei Lettori Bisceglie
Don Giovanni Ricchiuti Vescovo, presidente nazionale Pax Christi
Uliano Lucas Fotografo
Franco Rotelli Psichiatra

Prossima a compiere i suoi cento anni, al principio di una nuova esperienza gestionale, l'Opera don Uva, già Casa della Divina Provvidenza, con tutte le contraddizioni che ne hanno caratterizzato e talvolta oscurato la lunga storia, rappresenta lo straordinario tentativo di onorare la sacralità di un valore, assumendosene la cura. E se la difesa della salute mentale, del disagio sociale, economico e culturale, è stato il valore fondante di questa straordinaria Città nella Città, nella prospettiva di un recupero del prezioso archivio storico, proponiamo una ricognizione delle motivazioni fondanti di quell'esperienza, delle storture che talvolta quelle ragioni tradirono, ma anche delle intuizioni straordinariamente innovative che la distinsero e che oggi, meritano d'essere rilanciate per tornare fulcro di una nuova storia. Una riflessione aperta con l'impegno di Universo Salute, il contributo dello psichiatra Franco Rotelli, fra i più autorevoli attuatori dell'ormai quarantenne riforma "Basaglia", lo sguardo critico del fotografo Uliano Lucas, la sensibilità religiosa di don Giovanni Ricchiuti, la visione d'impresa sociale del dottor Paolo Telesforo e l'attenzione del primo cittadino Vittorio Fata.

ore 21,00 TEATRO GARIBALDI/prosa fuori abbonamento
Bottega degli Apocrifi
LORENZO MILANI chiedi se mi riconoscono
drammaturgia Stefania Marrone
regia Cosimo Severo
con Nunzia Antonino e Salvatore Marci
e con Livio Berardi, Filomena Ferri, Raffaella Giancipoli
musiche originali Fabio Trimigno
scene e costumi Iole Cilento
disegno luci Carlo Quartararo
spazio sonoro Giuseppe Lamenta
responsabile tecnico Luca Pompilio

E' il 1967 e Lorenzo Milani - il prete che dal giorno della sua ordinazione non ha dato un attimo di tregua alla Curia fiorentina - ha già scelto i poveri, ha già creato la Scuola Popolare di San Donato di Calenzano, ha già accusato la Chiesa di schierarsi dalla parte dei padroni, ha già pagato queste accuse con l'esilio a Barbiana, e ha già fatto di quella cima inospitale della montagna il centro del mondo. Questa storia la prendiamo dalla fine, quando Lorenzo è troppo malato per fare scuola e resta a Firenze, impegnato in una delle battaglie che più gli sta a cuore: far innamorare delle sue scelte l'agnostica, intellettuale e benestante Alice Weiss - sua madre - persuaderla che lui non avrebbe potuto fare altrimenti, convincerla (e forse convincersi?) che quello che è stato ha avuto un senso.
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