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                    Cronaca
            L'ex direttore generale dell'Asl Bt Narracci agli arresti domiciliari
È coinvolto in un'indagine sulle attività della Procura di Lecce insieme a magistrati e primari. L'accusa è di corruzione in atti giudiziari
                Puglia - giovedì 6 dicembre 2018
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            È finito agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione in atti giudiziari Ottavio Narracci, già direttore generale dell'Asl Bat. L'alto dirigente è coinvolto nell'inchiesta avviata dalla Procura di Lecce a carico del pubblico ministero salentino Emilio Arnesano e di altre persone.
L'indagine, partita da un provvedimento di dissequestro a carico di Arnesano e in seguito trasferita alla Procura di Potenza, avrebbe messo in luce una serie di episodi corruttivi con il coinvolgimento attivo di diverse figure di spicco del settore giudiziario e sanitario. In particolar modo, sul fronte Asl, il pubblico ministero si sarebbe impegnato a far assolvere Narracci in un procedimento penale per peculato.
Secondo quanto si è appreso dai fascicoli, il giudice «avrebbe ottenuto in cambio soggiorni gratuiti, imbarcazioni a prezzi di saldo e trattamenti di favore da parte dei dirigenti della Asl nella prenotazione di visite mediche, nella prenotazione di interventi per familiari, nelle visite a proprie amiche e così via».
È finito in carcere, oltre Arnesano, anche il dirigente dell'Asl Lecce Carlo Siciliano mentre sono stati posti ai domiciliari Giorgio Trianni e Giuseppe Rollo, rispettivamente primari dei reparti di neurologia e ortopedia dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, oltre a Narracci e all'avvocato Benedetta Martina. I provvedimenti sono stati eseguiti giovedì mattina dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce.
                    L'indagine, partita da un provvedimento di dissequestro a carico di Arnesano e in seguito trasferita alla Procura di Potenza, avrebbe messo in luce una serie di episodi corruttivi con il coinvolgimento attivo di diverse figure di spicco del settore giudiziario e sanitario. In particolar modo, sul fronte Asl, il pubblico ministero si sarebbe impegnato a far assolvere Narracci in un procedimento penale per peculato.
Secondo quanto si è appreso dai fascicoli, il giudice «avrebbe ottenuto in cambio soggiorni gratuiti, imbarcazioni a prezzi di saldo e trattamenti di favore da parte dei dirigenti della Asl nella prenotazione di visite mediche, nella prenotazione di interventi per familiari, nelle visite a proprie amiche e così via».
È finito in carcere, oltre Arnesano, anche il dirigente dell'Asl Lecce Carlo Siciliano mentre sono stati posti ai domiciliari Giorgio Trianni e Giuseppe Rollo, rispettivamente primari dei reparti di neurologia e ortopedia dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, oltre a Narracci e all'avvocato Benedetta Martina. I provvedimenti sono stati eseguiti giovedì mattina dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce.
 
                    

 
                             
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                             Ricevi aggiornamenti e contenuti da Bisceglie
        
        Ricevi aggiornamenti e contenuti da Bisceglie 

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