
Attualità
Buoni spesa, Roberta Rigante: «Pronti a partire con le prime erogazioni»
L'assessore a Speciale BisceglieViva: «Esaminate già 300 domande sulle 1200 pervenute»
Bisceglie - giovedì 9 aprile 2020
«Sono già arrivate circa 1200 domande, che saranno tutte scaricate e protocollate. Ne sono state esaminate al momento più di 300. Coloro che hanno mandato le prime richieste in ordine cronologico riceveranno un messaggio riguardo l'addebito del credito oppure il respingimento dell'istanza. La somma, una volta caricata, sarà attiva sulla tessera sanitaria personale: non c'è alcun bisogno di presentarsi agli uffici comunali e, soprattutto, non c'è un termine ultimo per le domande». Roberta Rigante, assessore ai servizi sociali, ha tracciato così il quadro della situazione rispetto alla gestione delle domande per l'accesso ai buoni spesa.
Ospite di Speciale BisceglieViva nella puntata di mercoledì 8 aprile, la rappresentante dell'amministrazione comunale è intervenuta su diversi temi, primo fra tutti quello dell'emergenza sociale, che si è sovrapposta a quella sanitaria: «Abbiamo attivato diverse reti di protezione sociale, con un dispiego notevole di risorse, grazie all'apporto di tanti volontari, che ringrazio. In questo momento siamo tutti in difficoltà e ciascuno, secondo le proprie disponibilità, deve dare una mano per quelle che sono le sue possibilità».
Le problematiche sociali s'intrecciano con le limitazioni alla vita di tutti i giorni: «Si pensi alla didattica a distanza, che ha creato difficoltà di natura tecnologica a diverse famiglie, alle prese con questo nuovo metodo educativo, talvolta prive dei mezzi tecnici necessari» ha rilevato l'assessore.
«Molte attività commerciali sono state costrette a chiudere temporaneamente dallo scorso 8 marzo e questo ha costretto molte persone, abituate a una certa indipendenza, a chiedere solidarietà per comprare beni alimentari e ad affacciarsi alla Caritas cittadina.
Coi buoni spesa, noi vogliamo arrivare a quelle famiglie che non hanno un reddito e sono in grosse difficoltà per continuare a vivere in questa emergenza. Sono proprio queste persone, che forse - in un sussulto di dignità e di orgoglio - non sentono nemmeno il bisogno di chiedere aiuto, quelle da raggiungere e da aiutare. Con questo contributo da parte del governo ai comuni, noi non vogliamo lasciare indietro nessuno e vogliamo arrivare a tutti ed ecco perché, per esempio, chi riceve già il reddito di cittadinanza superiore a 250 euro, non può accedere a questi buoni» ha sottolineato Roberta Rigante.
Sulle risorse in arrivo dalla regione: «Confidiamo di garantire i nuclei familiari che hanno presentato domanda, per esempio, per la cassa di integrazione o le partite Iva, che abbiamo ritenuto di escludere dalla possibilità di accedere ai buoni spesa considerando la sussistenza delle misure disposte per loro dal governo. In ogni caso, il nostro obiettivo è cercare di porre per tutti delle basi dalle quali ripartire».
Ospite di Speciale BisceglieViva nella puntata di mercoledì 8 aprile, la rappresentante dell'amministrazione comunale è intervenuta su diversi temi, primo fra tutti quello dell'emergenza sociale, che si è sovrapposta a quella sanitaria: «Abbiamo attivato diverse reti di protezione sociale, con un dispiego notevole di risorse, grazie all'apporto di tanti volontari, che ringrazio. In questo momento siamo tutti in difficoltà e ciascuno, secondo le proprie disponibilità, deve dare una mano per quelle che sono le sue possibilità».
Le problematiche sociali s'intrecciano con le limitazioni alla vita di tutti i giorni: «Si pensi alla didattica a distanza, che ha creato difficoltà di natura tecnologica a diverse famiglie, alle prese con questo nuovo metodo educativo, talvolta prive dei mezzi tecnici necessari» ha rilevato l'assessore.
«Molte attività commerciali sono state costrette a chiudere temporaneamente dallo scorso 8 marzo e questo ha costretto molte persone, abituate a una certa indipendenza, a chiedere solidarietà per comprare beni alimentari e ad affacciarsi alla Caritas cittadina.
Coi buoni spesa, noi vogliamo arrivare a quelle famiglie che non hanno un reddito e sono in grosse difficoltà per continuare a vivere in questa emergenza. Sono proprio queste persone, che forse - in un sussulto di dignità e di orgoglio - non sentono nemmeno il bisogno di chiedere aiuto, quelle da raggiungere e da aiutare. Con questo contributo da parte del governo ai comuni, noi non vogliamo lasciare indietro nessuno e vogliamo arrivare a tutti ed ecco perché, per esempio, chi riceve già il reddito di cittadinanza superiore a 250 euro, non può accedere a questi buoni» ha sottolineato Roberta Rigante.
Sulle risorse in arrivo dalla regione: «Confidiamo di garantire i nuclei familiari che hanno presentato domanda, per esempio, per la cassa di integrazione o le partite Iva, che abbiamo ritenuto di escludere dalla possibilità di accedere ai buoni spesa considerando la sussistenza delle misure disposte per loro dal governo. In ogni caso, il nostro obiettivo è cercare di porre per tutti delle basi dalle quali ripartire».