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Come automatizzare l'impianto d'irrigazione con le elettrovalvole

Irrigare un giardino a mano è un compito lungo e noioso, che comporta una perdita di tempo notevole e un elevato spreco d'acqua. Per questo motivo è importante installare un impianto d'irrigazione automatizzato, una soluzione pratica ed efficiente per garantire il corretto innaffiamento delle piante e del prato, con cui ottimizzare le risorse idriche e partire per le vacanze senza preoccupazioni.

Questi sistemi sono composti da una serie di componenti, tra cui la centralina elettronica di gestione, gli irrigatori a scomparsa, i tubi e tutta la raccorderia necessaria. Tuttavia l'elemento più importante sono senza dubbio le elettrovalvole, dispositivi idraulici azionati da una corrente elettrica a bassa tensione. Ecco alcune informazioni utili sul funzionamento delle elettrovalvole e quali aspetti valutare per scegliere quelle giuste.

Caratteristiche principali delle elettrovalvole per l'irrigazione del giardino

Le elettrovalvole pneumatiche sono delle componenti indispensabili per gli impianti automatizzati d'irrigazione, in quanto permettono di gestire il flusso d'acqua nei vari settori e consentono di controllare il meccanismo di apertura e chiusura azionato dalla centralina. Questi dispositivi sono composti da una struttura rigida, realizzata solitamente in pvc o nylon, mentre alcuni modelli professionali di alta qualità presentano un corpo in acciaio inossidabile o in ottone, oppure soltanto dei rinforzi in fibra di vetro.

Le due estremità sono filettate, con predisposizione per l'attacco di tipo maschio o femmina, con diametro da mezzo pollice, 3/4 o un pollice, a seconda se si tratta di prodotti per un piccolo giardino, un grande terreno oppure per un campo sportivo. Nella parte superiore dell'elettrovalvola si trova il meccanismo pneumatico all'interno del quale c'è una membrana, il cui sollevamento consente all'acqua di fuoriuscire dal dispositivo. Quest'ultima è azionata dal solenoide, un interruttore elettrico gestito dalla centralina, con un perno che fisicamente tira su o spinge in basso la membrana.

Altri elementi delle elettrovalvole servono principalmente per la sua manutenzione, tra cui la vite di spurgo per rimuovere eventuali detriti presenti nella struttura interna. Infine al di sopra del corpo c'è anche una chiavetta, conosciuta come regolatore di flusso, una rondella di piccole dimensioni che può essere girata per aumentare o diminuire la quantità d'acqua in uscita. Naturalmente non tutti i modelli di elettrovalvole in commercio sono uguali, a seconda del tipo di applicazione per la quale sono state progettate, tuttavia la struttura di base rimane pressoché molto simile, se non identica, rispetto a quella indicata.

Come funzionano le elettrovalvole degli impianti d'irrigazione

Il funzionamento delle elettrovalvole è piuttosto semplice, sebbene a una persona non esperta del settore possa sembrare abbastanza complicato. Questi dispositivi servono per gestire il flusso d'acqua all'interno dell'impianto di irrigazione, infatti funzionano come dei rubinetti per aprire e chiudere il circuito. Quando la centralina comanda l'attivazione, in base alla data e all'orario programmato, il segnale elettrico arriva attraverso il filo di corrente fino al solenoide, il quale si comporta come un interruttore e tira verso l'alto un piccolo perno interno, solleva la membrana e lascia che l'acqua fuoriesca proseguendo il suo percorso fino agli irrigatori.

Una volta terminato il ciclo d'innaffiamento la centralina invia il comando opposto di chiusura, quindi il solenoide spinge verso il basso il perno e chiude la membrana, con la successiva interruzione del flusso d'acqua nelle tubature. Le elettrovalvole servono per controllare l'azionamento del sistema, inoltre sono utili per suddividere l'impianto in diverse zone, in questo modo è possibile assicurare ad ogni circuito la giusta pressione, in base al numero di irrigatori da attivare e alla distanza da percorrere. Se per un piccolo giardino bastano uno o due settori, per superfici più estese si possono installare anche 20 o più elettrovalvole.

Come scegliere l'elettrovalvola giusta per l'irrigazione del giardino

Quando si automatizza l'innaffiamento, installando un impianto d'irrigazione per il giardino, bisogna effettuare uno studio e capire come progettare il sistema, affinché ogni zona riceva una quantità d'acqua sufficiente e la pressione sia adeguata per supportare il circuito. In particolare è necessario un corretto dimensionamento di tutto l'impianto, per scegliere ogni componente a seconda delle specifiche tecniche richieste, dal diametro dei tubi ai settori della centralina, fino al numero e modello di elettrovalvole più indicate per un risultato ottimale ed efficiente.

Le valvole elettroidrauliche, nello specifico, devono essere scelte in base alla pressione di esercizio massima, al range di temperatura al quale devono lavorare, al tipo di applicazione e alle dimensioni dei tubi. Ad esempio è possibile optare per un modello semplice in pvc, con uscita ed entrata da mezzo pollice, per un piccolo giardino, altrimenti con estremità di almeno 3/4 o 1 pollice e una struttura più robusta in ottone o acciaio inossidabile, per garantire prestazioni e una resistenza adeguate.
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