
Attualità
Il Club per l'UNESCO di Bisceglie celebra la Giornata mondiale della radio
Intervento nel corso della trasmissione "Cosa succede in città" venerdì nel tardo pomeriggio
Bisceglie - giovedì 14 febbraio 2019
12.50
Uno speciale dedicato alla Giornata mondiale della radio promossa dall'UNESCO. Venerdì 15 febbraio, dalle 19:30 alle 21:00, il presidente del Club per l'UNESCO Bisceglie Pina Catino, il dirigente scolastico del secondo circolo didattico "Caputi" professor Giuseppe Tedeschi e l'insegnante responsabile del progetto UNESCO Agata Angelico interverranno nel corso della trasmissione "Cosa succede in città", condotta da Francesco Brescia e Maristella Lupone, in onda sui 93.100 in fm.
Tema della giornata 2019 "Dialogo, tolleranza e pace". «La radio ci informa: è il mezzo perfetto per contrastare la violenza, la diffusione del conflitto, specialmente nelle regioni potenzialmente più esposte a tali realtà» ha affermato Pina Catino.
«Siamo lusingati di poter celebrare anche quest'anno, nella nostra trasmissione, la Giornata mondiale di tutte le radio e di tutti gli speaker del mondo radiofonico: una ricorrenza assolutamente rilevante sia per chi fa radio che per chi l'ascolta» hanno aggiunto Francesco Brescia e Maristella Lupone.
«Questo giorno segna un momento in cui le persone in tutto il mondo celebrano la radio e come essa modella le nostre vite. La radio ci informa, ci trasforma e ci unisce. Mette insieme persone e comunità di ogni provenienza per favorire un dialogo positivo per il cambiamento. Più specificamente, la radio è il mezzo perfetto per contrastare gli appelli alla violenza e alla diffusione del conflitto, specialmente nelle regioni potenzialmente più esposte a tali realtà» ha scritto nel suo messaggio il Segretario generale dell'ONU Antonio Guterres.
La Giornata mondiale della radio è stata istituita dall'UNESCO nel 2012 per ricordare l'anniversario della prima trasmissione radio delle Nazioni Unite, avvenuta il 13 febbraio del 1946. Tale evento costituiva l'inizio di una nuova era nel campo delle comunicazioni di massa e, soprattutto, ricorda ai popoli più fortunati che, per quelli più poveri, l'esistenza della radio è fondamentale perché diviene garanzia per la libertà di espressione.
«Dalla sua invenzione, la radio ha scatenato nuove conversazioni e trasmesso nuove idee nelle case, nei villaggi, nelle università, negli ospedali e nei luoghi di lavoro della gente. Fino ad oggi, il dialogo attraverso le onde radio può offrire un antidoto alla negatività che a volte sembra predominare online, motivo per cui l'UNESCO lavora in tutto il mondo per migliorare la pluralità e la diversità delle stazioni radio» ha dichiarato madame Audrey Azoulay, Direttore Generale UNESCO.
Tema della giornata 2019 "Dialogo, tolleranza e pace". «La radio ci informa: è il mezzo perfetto per contrastare la violenza, la diffusione del conflitto, specialmente nelle regioni potenzialmente più esposte a tali realtà» ha affermato Pina Catino.
«Siamo lusingati di poter celebrare anche quest'anno, nella nostra trasmissione, la Giornata mondiale di tutte le radio e di tutti gli speaker del mondo radiofonico: una ricorrenza assolutamente rilevante sia per chi fa radio che per chi l'ascolta» hanno aggiunto Francesco Brescia e Maristella Lupone.
«Questo giorno segna un momento in cui le persone in tutto il mondo celebrano la radio e come essa modella le nostre vite. La radio ci informa, ci trasforma e ci unisce. Mette insieme persone e comunità di ogni provenienza per favorire un dialogo positivo per il cambiamento. Più specificamente, la radio è il mezzo perfetto per contrastare gli appelli alla violenza e alla diffusione del conflitto, specialmente nelle regioni potenzialmente più esposte a tali realtà» ha scritto nel suo messaggio il Segretario generale dell'ONU Antonio Guterres.
La Giornata mondiale della radio è stata istituita dall'UNESCO nel 2012 per ricordare l'anniversario della prima trasmissione radio delle Nazioni Unite, avvenuta il 13 febbraio del 1946. Tale evento costituiva l'inizio di una nuova era nel campo delle comunicazioni di massa e, soprattutto, ricorda ai popoli più fortunati che, per quelli più poveri, l'esistenza della radio è fondamentale perché diviene garanzia per la libertà di espressione.
«Dalla sua invenzione, la radio ha scatenato nuove conversazioni e trasmesso nuove idee nelle case, nei villaggi, nelle università, negli ospedali e nei luoghi di lavoro della gente. Fino ad oggi, il dialogo attraverso le onde radio può offrire un antidoto alla negatività che a volte sembra predominare online, motivo per cui l'UNESCO lavora in tutto il mondo per migliorare la pluralità e la diversità delle stazioni radio» ha dichiarato madame Audrey Azoulay, Direttore Generale UNESCO.