
Attualità
La marineria biscegliese protesta contro norme Ue e caro gasolio
Manifestazione davanti alla Prefettura di Bari
Puglia - mercoledì 30 gennaio 2019
11.08
Una protesta pacifica e risoluta. La marineria di Bisceglie non ci sta e ha deciso di fare sentire la sua voce nella mattinata di mercoledì 30 gennaio, con una manifestazione che si è svolta davanti alla Prefettura di Bari.
I pescatori biscegliesi, insieme ai colleghi di Manfredonia, si sono presentati in piazza per protestare contro alcune normative europee - su tutte quella inerente le dimensioni delle maglie delle reti - che penalizzano esclusivamente i pescherecci italiani nell'Adriatico meridionale, popolato da specie di pesce azzurro la cui pezzatura è tale da sfuggire a maglie più larghe. La netta contrarietà alle disposizioni attuali riguardo il sistema di controllo satellitare Blue Box (non più gratuito per le imprese) e la sottolineatura del caro gasolio (che incide sempre più sui costi) costituiscono gli ulteriori segnali di un malessere crescente nella categoria.
Nei giorni scorsi un pattugliatore della Capitaneria di Porto ha effettuato controlli a raffica emettendo sanzioni amministrative piuttosto pesanti per le già fragili economie degli imprenditori del settore.
I rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori del comparto pesca sono stati ricevuti dal Prefetto di Bari intorno alle ore 11:00. La protesta - hanno fatto sapere i responsabili - proseguirà a oltranza fino a quando non saranno presi provvedimenti concreti.
I pescatori biscegliesi, insieme ai colleghi di Manfredonia, si sono presentati in piazza per protestare contro alcune normative europee - su tutte quella inerente le dimensioni delle maglie delle reti - che penalizzano esclusivamente i pescherecci italiani nell'Adriatico meridionale, popolato da specie di pesce azzurro la cui pezzatura è tale da sfuggire a maglie più larghe. La netta contrarietà alle disposizioni attuali riguardo il sistema di controllo satellitare Blue Box (non più gratuito per le imprese) e la sottolineatura del caro gasolio (che incide sempre più sui costi) costituiscono gli ulteriori segnali di un malessere crescente nella categoria.
Nei giorni scorsi un pattugliatore della Capitaneria di Porto ha effettuato controlli a raffica emettendo sanzioni amministrative piuttosto pesanti per le già fragili economie degli imprenditori del settore.
I rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori del comparto pesca sono stati ricevuti dal Prefetto di Bari intorno alle ore 11:00. La protesta - hanno fatto sapere i responsabili - proseguirà a oltranza fino a quando non saranno presi provvedimenti concreti.