
Attualità
Olimpiadi si scaglia contro l'amministrazione comunale
Solidarietà al club dal consigliere di opposizione Francesco Spina
Bisceglie - venerdì 2 novembre 2018
9.55
Sono apparsi nelle ultime ore, sulle apposite plance, decine di manifesti realizzati dal Centro Sportivo Olimpiadi con l'obiettivo di rendere pubblica la posizione di totale contrarietà dell'associazione alle scelte compiute dall'amministrazione comunale di Bisceglie riguardo i criteri di assegnazione degli spazi presso gli impianti sportivi di competenza.
«I bambini non si toccano mai perché non hanno colore politico» ha rimarcato Olimpiadi, pur senza specificare nel concreto il merito della questione. La società, che dispone da decenni di impianti sportivi di proprietà, avrebbe richiesto la concessione di spazi presso strutture comunali senza ricevere - si ha ragione di credere - un trattamento soddisfacente.
Gli attacchi rivolti da «presidente, dirigenti, tecnici e genitori» dell'associazione al sindaco Angelantonio Angarano (pesantemente contestato e più volte evocato nel manifesto) e all'assessore allo sport Vittoria Sasso sono evidenti: il testo ha tirato in ballo anche «qualche consigliere» che «non usa il buon senso».
Sul tema è intervenuto, dall'opposizione, l'ex sindaco Francesco Spina: «La gestione delle strutture sportive è diventata una questione da affrontare con molta attenzione, anche in sedi di altre autorità istituzionali. Ormai sono molte le associazioni sportive che denunciano pubblicamente abusi, ingiustizie disparità di trattamento e, addirittura, "sassolini" dalle scarpe tolti da qualche assessore. Il campo è ormai quello della magistratura» ha dichiarato in una nota.
Spina è tornato sulla questione dell'impianto di via Ugo La Malfa, chiuso nei giorni scorsi in attesa - secondo quanto emerso da fonti vicine all'amministrazione - di un nuovo bando di assegnazione. «I documenti del rilascio dell'immobile, da noi richiesti al sindaco e al segretario comunale nuovo, non sono messi a disposizione dei consiglieri e non vengono date risposte» ha sottolineato l'ex primo cittadino. «Il rispetto delle regole e della trasparenza è il presupposto indispensabile per l'agibilità democratica di un'istituzione e per i servizi da erogare ai cittadini. Sono lontani i tempi in cui se mancava una virgola insorgeva l'attenzione dei leoni da tastiera. Oggi manca tutto e l'illegalità è diventata la regola di vita amministrativa. In questo momento, non vi è un procedimento amministrativo, dall'igiene alla gestione del porto alle strutture sportive, rispettoso di quelle che sono chiare norme di legge» ha aggiunto.
La valutazione di Francesco Spina è severa: «Tutti danno la colpa all'incompetenza di questa amministrazione; però, siccome sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, presto capiremo se la causa di questo disastro amministravo sia da affrontare sul piano della tecnica amministrativa o dell'etica di chi governa».
«I bambini non si toccano mai perché non hanno colore politico» ha rimarcato Olimpiadi, pur senza specificare nel concreto il merito della questione. La società, che dispone da decenni di impianti sportivi di proprietà, avrebbe richiesto la concessione di spazi presso strutture comunali senza ricevere - si ha ragione di credere - un trattamento soddisfacente.
Gli attacchi rivolti da «presidente, dirigenti, tecnici e genitori» dell'associazione al sindaco Angelantonio Angarano (pesantemente contestato e più volte evocato nel manifesto) e all'assessore allo sport Vittoria Sasso sono evidenti: il testo ha tirato in ballo anche «qualche consigliere» che «non usa il buon senso».
Sul tema è intervenuto, dall'opposizione, l'ex sindaco Francesco Spina: «La gestione delle strutture sportive è diventata una questione da affrontare con molta attenzione, anche in sedi di altre autorità istituzionali. Ormai sono molte le associazioni sportive che denunciano pubblicamente abusi, ingiustizie disparità di trattamento e, addirittura, "sassolini" dalle scarpe tolti da qualche assessore. Il campo è ormai quello della magistratura» ha dichiarato in una nota.
Spina è tornato sulla questione dell'impianto di via Ugo La Malfa, chiuso nei giorni scorsi in attesa - secondo quanto emerso da fonti vicine all'amministrazione - di un nuovo bando di assegnazione. «I documenti del rilascio dell'immobile, da noi richiesti al sindaco e al segretario comunale nuovo, non sono messi a disposizione dei consiglieri e non vengono date risposte» ha sottolineato l'ex primo cittadino. «Il rispetto delle regole e della trasparenza è il presupposto indispensabile per l'agibilità democratica di un'istituzione e per i servizi da erogare ai cittadini. Sono lontani i tempi in cui se mancava una virgola insorgeva l'attenzione dei leoni da tastiera. Oggi manca tutto e l'illegalità è diventata la regola di vita amministrativa. In questo momento, non vi è un procedimento amministrativo, dall'igiene alla gestione del porto alle strutture sportive, rispettoso di quelle che sono chiare norme di legge» ha aggiunto.
La valutazione di Francesco Spina è severa: «Tutti danno la colpa all'incompetenza di questa amministrazione; però, siccome sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, presto capiremo se la causa di questo disastro amministravo sia da affrontare sul piano della tecnica amministrativa o dell'etica di chi governa».