maestri e margherite
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Cultura

Teatro Garibaldi, prologo alla Stagione in scena da giovedì

Quattro giorni di eventi in salsa pugliese per tutte le età

Torna Maestri e Margherite, prologo alla stagione di prosa del Teatro Garibaldi dedicato alle eccellenze regionali.
Le tre realtà più "istituzionali" del panorama produttivo regionale (I cantieri teatrali Koreja, il teatro Abeliano di Bari, Armamaxa teatro), che attraverso residenze artistiche promuovono la creatività e l'innovazione pugliese, saranno messe a confronto con alcune produzioni indipendenti che hanno saputo svincolarsi dal provincialismo, anche attraverso faticosi percorsi migratori, guadagnando in mare aperto quei riconoscimenti che ne fanno rappresentanze esemplari della nostra vitalità teatrale.
Complementare, un tavolo di lavoro aperto al pubblico, che si propone d'incrociare il punto di vista di artisti, organizzatori e amministratori pubblici, per affrontare proprio il difficile rapporto che "slega" produzione e distribuzione, spettacolo e spettatore.
Agli spettacoli in programma nel complesso di Santa Croce, al Garibaldi e alle Vecchie Segherie Mastrototaro, faranno da cornice una mostra fotografica, la presentazione dell'ultima pubblicazione di Franco Arminio a cura del Presidio del Libro - Circolo dei Lettori.

IL PROGRAMMA/dettaglio

giovedì 16 novembre 2017

ore 17,00 VECCHIE SEGHERIE/conversazioni
Circolo dei lettori/Presidio del Libro
FRANCO ARMINIO Cedi la strada agli alberi
dialoga con Giuseppe Semeraro

Cedi la strada agli alberi è una raccolta di pensieri e poesie sull'amore e sul paesaggio. Versi semplici e diretti in cui l'azione cruciale è quella del guardare. Esattamente quanto ci sarà necessario esercitare per compiere il nostro viaggio teatrale. Versi diretti, senza aloni: serena obiezione alla scrittura come gioco linguistico, forma di attenzione a quello che c'è fuori, a partire dal corpo dell'autore, osservato come se fosse un corpo estraneo, come straniero a se stesso è il corpo di un attore sulla scena.

ore 19,00 COMPLESSO DI SANTA CROCE/prosa
Compagnia Frosini Timpano
ALDO MORTO tragedia
testo, regia e interpretazione Daniele Timpano
collaborazione artistica Elvira Frosini

luci Dario Aggioli e Marco Fumarola
produzione Accademia degli Artefatti, Kataklisma teatro
con il sostegno di Area 06
in collaborazione con Cité Internationale des Arts, Comune di Parigi. Premio RETE CRITICA 2012
 - Segnalazione speciale IN - BOX 2012
- finalista Premio Ubu 2012 Premio Nico Garrone 2013

"Desolato, io non c'ero quando è morto Moro. Aldo è morto senza il mio conforto. Era il 9 maggio 1978. Non avevo ancora quattro anni. Ma dov'ero io quel 9 maggio? E cosa facevo? A che pensavo? E soprattutto a voi che ve ne importa? È una cosa importante cosa facevo e che pensavo io a tre anni e mezzo? Aldo è morto, poveraccio. Aldo Moro, lo statista. Cose che capitavano negli anni '70. Bisognava fare la rivoluzione. Chi? Brigate rosse. Brigate rosse, sì. Ma rosse in che senso?"
Partendo dal tragico sequestro di Aldo Moro, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica, Daniele Timpano si confronta con l'impatto che questo evento ha avuto nell'immaginario collettivo. In scena, assieme al suo corpo e a pochi oggetti, solo la volontà di affondare fino al collo in una materia spinosa e delicata senza alcuna retorica o pietismo.

ore 21,00 TEATRO GARIBALDI/prosa
Cantieri Teatrali Koreja
FRAME
ideazione, regia, scene, costumi e luci Alessandro Serra

con Francesco Cortese, Riccardo Lanzarone, Maria Rosaria Ponzetta,
Emanuela Pisicchio, Giuseppe Semeraro.

collaborazione ai movimenti di scena Chiara Michelini

co-produzione Compagnia Teatropersona
Frame, diretto da Alessandro Serra, s'ispira all'universo pittorico di Edward Hopper. 
Ogni sua opera è stata trattata come il frammento di un racconto.
Una novella visiva che di Hopper tenta di evocare quella capacità d'imprimere sulla tela l'esperienza interiore: la capacità di rendere straordinario l'ordinario, rivelandone l'essenza misteriosa senza alcuna intenzione morale o psicologica. Figure sempre ai margini di una soglia: una finestra, la vetrina di un bar, l'uscita di sicurezza di un teatro, una porta socchiusa.
In cerca di luce. Mentre fuori la vita, ferma, incombe.
Deserte le strade, quieti gli oceani.
E gli alberi, accesi dal sole, fanno schiera e creano sentieri bui. Ritroverete ancora il nome di Serra quest'anno nel cartellone del Garibaldi. Riconoscendone originalità e valore, gli dedichiamo uno specifico focus.

venerdì 17 novembre 2017

ore 16,00 VECCHIE SEGHERIE/conversazioni
NEMO PROFETA IN PATRIA
un tavolo di lavoro custodito da Nicola Delnero (critico), Vittorio Continelli (attore).
animato da rappresentanti delle istituzioni e delle principali realtà produttive regionali.
Per quanto il sistema distributivo pugliese si distingua come uno dei più ampi e attivi, la produzione regionale stenta a trovarvi degna accoglienza. Laddove per degna s'intende non solo la disponibilità delle "piazze", già rare, quanto anche la presenza di un pubblico interessato ad un'offerta che non sia immediatamente riconoscibile per titolo o per fama televisiva degli interpreti. Rinunciamo alle premesse, saltando rivendicazioni e giustificazioni, per entrare concretamente nel merito di un'ipotesi di lavoro comune che affronti questa distonia nella comune consapevolezza del suo oneroso peso.

ore 19,00 COMPLESSO DI SANTA CROCE/prosa
La Ballata dei Lenna
CANTARE ALL'AMORE
di e con Nicola Di Chio, Paola Di Mitri, Miriam Fieno
Produzione Bottega degli Apocrifi. Premio E45 Napoli Fringe Festival
- selezione In-Box 2014

Una compagnia dalla poetica originale e contagiosa che ospitiamo in dittico. Una storia tristallegra dei giorni nostri che intreccia, tra candore privo di speranza e arrivismo sgangherato, tre vite senza coraggio: quella di due sorelle, una di bellezza vincente prossima a un matrimonio d'interesse, l'altra una poltiglia di difetti, scarica di aspirazioni, e quella di un sarto, campione della razza dei falliti, chiamato dalla bella a riparare l'abito da sposa usato. Il ritmo nevrotico della vicenda dettato dall'imminente cerimonia trova una quiete sorridente nell'universo condiviso d'imbarazzi, inciampi, brividi e controattese. Ma quando le casse della felicità sembrano poter urlare al massimo volume, arriva quella paura che spegne ogni fracasso. Scenario di delusioni che, con tocchi di bislacca comicità, lascia solo al corpo l'esultanza: un'esultanza violenta che squarcia l'innocenza.

ore 21,00 TEATRO GARIBALDI/prosa
Teatri di Bari/Abeliano
BLUE BIRD BUKOWSKI
drammaturgia Riccardo Spagnulo
con Vito Signorile e Sara Bevilacqua
regia e spazio Licia Lanera
luci Vincent Longuemare

E' un piacere vedere un attore di consolidata e apprezzata esperienza come Vito Signorile, sfidare le sue consuetudini, affidarsi alla regia di un'estremista come Licia Lanera e affrontare la trasgressiva voce di Bukowski, con quel suo mondo che non c'è più. Ma è proprio vero che di quel '900 ci siamo liberati? C'è un'anima blues e jazz che ancora persiste, che chiama all'idea di viaggio, all'idea di sfida. C'è ancora un odore di cantina e di vino e di poesia nei sogni di un'intera generazione, desiderio e nostalgia di perdersi in una straziante voglia di vita. E Vito Signorile, attore, regista e uomo di "ordinaria follia", che in oltre quaranta anni di palcoscenico ha attraversato classici del teatro, drammaturgia contemporanea, teatro popolare, poesia e musica, vi s'immerge con giovanissimo entusiasmo. Ancora in viaggio.

ore 23,00 COMPLESSO DI SANTA CROCE/prosa
Armamaxa Teatro/Pagine Bianche
ICARO CADUTO studio
scritto e interpretato da Gaetano Colella
regia Enrico Messina

Ospitiamo il primo studio di un lavoro coltivato da due artisti che stimiamo. La storia è nota. Meno i fatti che seguirono la funesta caduta. Qui Icaro, dopo lo schianto, non muore. Precipitato nel mare profondo ritorna a galla privo di sensi. Un pescatore lo raccoglie e lo porta a casa da sua moglie. Insieme si prendono cura di lui, del piccolo 'angelo' cascato dal cielo, che sulle spalle ancora ha le penne traditrici e in petto una rabbia che cova. Il corpo deforme, i segni dello schianto, la memoria di una madre che ogni giorno, alle porte del labirinto, pregava Minosse per riavere suo figlio e quella di un padre dedito alle sue invenzioni piuttosto che a lui. Un testo che mescola diversi linguaggi: un dialetto italianizzato e una lingua pulita, in endecasillabi a rima alternata, che richiama il mito senza tradirlo.

sabato 18 novembre 2017

ore 19,00 COMPLESSO DI SANTA CROCE/prosa
Teatrificio 22
RICCARDO E LUCIA
scritto e diretto da Claudia Lerro
con Ivana Lotito e Pio Stellaccio
liberamente ispirato al diario privato di Riccardo Lerro
Al funerale di Lucia, avvenuto poco tempo fa, mentre il carro passava sul corso del paese, i vecchietti seduti sulle panchine si sono alzati tutti e togliendosi il cappello, hanno salutato la sua partenza. Quel rispetto, quella celebrazione della vita nella sua dolorosa e felice semplicità è il canto di partenza di questo testo.
Un uomo, una donna e il loro amore eterno quanto imperfetto. Poeta e attivista politico il primo, donna semplice la seconda, i due si ritrovano naufraghi (sia pure in modo diverso) dello stesso fascismo.
Ispirata al diario privato di Riccardo Lerro, una storia vera che, riconoscendo nel passato le difficoltà e le contraddizioni del nostro presente, affronta temi eterni quali l'amore, l'assenza, la forza di credere ancora in un'ideale e di non tradirlo mai per restare fedeli a se stessi e grazie a questo, essere felici.

ore 21,00 TEATRO GARIBALDI di sopra/prosa
Piccola Compagnia Dammacco
ESILIO
con Serena Balivo e Mariano Dammacco
ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco
con la collaborazione di Serena Balivo
cura dell'allestimento Stella Monesi
luci Marco Oliani
con il sostegno di Campsirago Residenza, la collaborazione di L'arboreto Teatro Dimora di Mondaino
Premio Last seen 2016; Premio Museo Cervi - Teatro della Memoria 2017;
finalista Premio Rete Critica 2016; finalista al Premio Cassino OFF 2017;
Selezione In box 2017; finalista al Premio Ubu 2016 per Serena Balivo.
Si racconta la storia di un uomo che ha perso il suo lavoro. Ad interpretarlo Serena Balivo: strepitosa. Opera che attinge al grottesco per riflettere un presente assolutamente vero, capace di demolire l'identità di ciascuno senza offrirgli alcuna spiegazione. Dialogando con se stesso, con la propria coscienza, la propria anima o anche soltanto con le proprie ossessioni, quest'omino dipinge uno scenario che riconosciamo - terribilmente - evocando una nostalgia verso qualcosa che naturalmente non abbiamo mai vissuto. Rigoroso ed emozionante, questo spettacolo conferma il prezioso lavoro drammaturgico di Mariano Dammacco, emigrato al nord per non smettere di raccontarci. Una dedica lo accompagna: in memoria di Paolo Ambrosino. La condividiamo con affetto e gratitudine.

domenica 19 novembre 2017

ore 18,00 IL GARIBALDI DEI RAGAZZI
Crest
BIANCANEVE la vera storia
scene luci testo e regia Michelangelo Campanale
con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente
costumi Maria Pascale
assistente alla regia Serena Tondo
assistente di produzione Sandra Novellino
tecnici di scena Walter Mirabile e Carlo Quartararo
Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania, fra montagne innevate e miniere profonde. In questo bellissimo spettacolo, ce la fa conoscere a fondo l'ultimo dei sette nani, testimone della sfida lanciata a una matrigna che ne invidia la bellezza. Il Garibaldi dedica all'autore regista un focus in tre tappe che accompagnerà l'intero cartellone. Capace di animare un collettivo ampio di lavoro che supera i confini della compagnia, il teatro di Campanale testimonia le potenzialità di un lavoro di gruppo ormai in via di estinzione e alimenta quell'attitudine allo stupore che il mondo adulto tende a sopire. Qui, impegnato con il Crest, contribuisce a festeggiarne il quarantesimo anno di attività e a confermarne una vitalità encomiabile, anche perché capace di sfidare le contraddizioni di Taranto, all'ombra delle sue ciminiere.

ore 20,00 COMPLESSO DI SANTA CROCE/prosa
La Ballata dei Lenna
HUMAN ANIMAL
di Paola Di Mitri

regia e interpretazione Nicola Di Chio, Paola Di Mitri, Miriam Fieno

luci e visual concept Eleonora Diana

video e riprese Vieri Brini e Irene Dionisio

costumi Valentina Menegatti

produzione esecutiva ACTI Teatri Indipendenti

sostegno alla produzione Hangar Creatività, Zona K Milano, Factory Compagnia Transadriatica, Principio Attivo Teatro
in collaborazione con Scuola Holden


Lo spettacolo prende vita dalla lettura de Il re pallido, ultimo romanzo pubblicato postumo dell'americano David Foster Wallace, dedicato all'eroica quotidianità di un gruppo di funzionari dell'Agenzia delle Entrate di una cittadina di provincia negli USA, con l'intento di indagare la noia, e la capacità/incapacità dell'essere umano di saper sopravvivere alla burocrazia. DWF lascia incompiuto Il re pallido il 12 settembre del 2008, giorno in cui sceglie di uccidersi. Quello che ci arriva è un romanzo non finito nel quale possiamo scorgere sia le esistenze frammentate dei protagonisti e di rimando le fondamenta strutturali del romanzo, che respirare il tormento di Wallace nel tentare a tutti i costi di trovare un senso all'esistenza umana.

16/19 novembre 2017
COMPLESSO DI SANTA CROCE/fotografia
Fucina Domestica
OCCHINÈRI
istallazione e foto di Mirella Caldarone
Occhi infanti, capelli neri: un formicaio di riccioli. Rosso, rosso e terra. E lo sforzo per competere con il sole inclemente. Africa occidentale - Repubblica del Benin - marzo 2015

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