
Attualità
Trasporti, Bisceglie nell'elenco dei comuni fruitori di servizi minimi
Lo ha stabilito una delibera di giunta regionale
Puglia - lunedì 16 dicembre 2019
07.00
Il comune di Bisceglie è stato inserito nell'elenco dei fruitori dei servizi minimi di trasporto pubblico locale compilato dalla regione Puglia.
Il presidente Emiliano e l'assessore ai trasporti Giovanni Giannini hanno presentato la delibera di giunta che definisce, per i futuri affidamenti, i nuovi livelli di servizio minimo per il trasporto ferroviario, marittimo ed automobilistico urbano ed extraurbano. Pur in presenza di un sostanziale aumento dei chilometri delle linee (da 90 a 97 milioni), i costi per l'utenza non aumenteranno.
I servizi pubblici di trasporto minimi sono necessari per soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini (pendolarismo scolastico, lavorativo, sanitario e finalizzato all'accessibilità dei servizi pubblici) che lo Stato concorre a finanziare attraverso il Fondo Nazionale Trasporto secondo criteri di ripartizione.
Le province e i comuni possono però istituire, d'intesa con la regione, servizi di trasporto aggiuntivi rispetto ai minimi, con oneri a carico dei bilanci degli stessi. Per il decongestionamento dei centri urbani e la salvaguardia dei livelli occupazionali, a fianco dei servizi minimi, il nuovo piano finanzia anche circa 3,1 milioni di bus.km aggiuntivi, portando, il complesso dei servizi per i prossimi affidamenti a 97.286.022 bus-km con un incremento di quasi l'8% rispetto al 2010.
I comuni ai quali sono stati riconosciuti i servizi minimi salgono da 53 a 56, con le new entry di Bisceglie, Noicattaro e Triggiano.
Il presidente Emiliano e l'assessore ai trasporti Giovanni Giannini hanno presentato la delibera di giunta che definisce, per i futuri affidamenti, i nuovi livelli di servizio minimo per il trasporto ferroviario, marittimo ed automobilistico urbano ed extraurbano. Pur in presenza di un sostanziale aumento dei chilometri delle linee (da 90 a 97 milioni), i costi per l'utenza non aumenteranno.
I servizi pubblici di trasporto minimi sono necessari per soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini (pendolarismo scolastico, lavorativo, sanitario e finalizzato all'accessibilità dei servizi pubblici) che lo Stato concorre a finanziare attraverso il Fondo Nazionale Trasporto secondo criteri di ripartizione.
Le province e i comuni possono però istituire, d'intesa con la regione, servizi di trasporto aggiuntivi rispetto ai minimi, con oneri a carico dei bilanci degli stessi. Per il decongestionamento dei centri urbani e la salvaguardia dei livelli occupazionali, a fianco dei servizi minimi, il nuovo piano finanzia anche circa 3,1 milioni di bus.km aggiuntivi, portando, il complesso dei servizi per i prossimi affidamenti a 97.286.022 bus-km con un incremento di quasi l'8% rispetto al 2010.
I comuni ai quali sono stati riconosciuti i servizi minimi salgono da 53 a 56, con le new entry di Bisceglie, Noicattaro e Triggiano.