
Cronaca
Truffa e riciclaggio, 7 arresti: prelievi anche negli uffici postali di Bisceglie
Sequestrati 14.000 euro, 3 autovetture, gioielli e numerose carte di credito
Bisceglie - mercoledì 3 dicembre 2025
14.54 Comunicato Stampa
A seguito dell'attività della Polizia di Stato, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, accogliendo la richiesta della Procura di Trani, ha emesso un'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 7 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa aggravata e riciclaggio. La richiesta si fonda sull'esito delle indagini della stessa Procura di Trani, svolte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica (C.O.S.C.) – Polizia Postale di Bari.
L'operazione trae origine dalla denuncia presentata da un cittadino barese vittima di sofisticato attacco di phishing. Attraverso un SMS apparentemente inviato dalla banca, la vittima veniva avvisata di un presunto movimento sospetto sul suo conto corrente e veniva invitata a compilare un modulo online. A seguire, riceveva una telefonata da un'utenza che sembrava riconducibile al proprio istituto di credito, nella quale veniva preannunciata una successiva chiamata da parte dei Carabinieri.
Nel corso di quest'ultima telefonata, l'interlocutore si qualificava falsamente come Maresciallo dell'Arma e, sostenendo che fossero in corso attività investigative su un'operazione fraudolenta in atto, riusciva a convincere la vittima ad effettuare un bonifico istantaneo di 47.500 euro.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani avvalendosi della collaborazione del Centro di Monitoraggio di Poste Italiane di Torino, hanno consentito di identificare un gruppo composto da 7 soggetti, attivi nelle due distinte fasi dell'azione criminosa: alcuni impegnati nella truffa e sostituzione di persona, altri nel successivo riciclaggio delle somme fraudolentemente ottenute.
Nella prima fase, i malviventi, mediante la tecnica del cli-spoofing, facevano comparire sul telefono della vittima numerazioni appositamente selezionate per risultare credibili, tra cui quelle riconducibili alla banca e a una locale caserma dell'Arma dei Carabinieri.
Nella seconda fase, provvedevano a monetizzare l'importo oggetto di truffa, frammentando le somme e prelevando denaro contante presso uffici postali nei comuni di Trani, Bisceglie e Molfetta.
Nel corso dell'operazione sono stati complessivamente sequestrati 14.000 euro tra denaro contante e disponibilità su conti correnti, oltre a 3 autovetture, gioielli e numerose carte di credito.
La Polizia di Stato invita i cittadini a diffidare da comunicazioni, ricevute via e-mail o SMS, che, con vari pretesti (aggiornamento dei propri dati, segnalazioni di accessi anomali, richieste di sicurezza), inducono a cliccare su link o a fornire informazioni riservate, e a prestare attenzione anche alle telefonate che sembrano provenire da numeri di istituti bancari. Si ricorda che le forze dell'ordine non richiedono mai, per alcun motivo, di effettuare pagamenti o condividere dati sensibili telefonicamente.
L'operazione trae origine dalla denuncia presentata da un cittadino barese vittima di sofisticato attacco di phishing. Attraverso un SMS apparentemente inviato dalla banca, la vittima veniva avvisata di un presunto movimento sospetto sul suo conto corrente e veniva invitata a compilare un modulo online. A seguire, riceveva una telefonata da un'utenza che sembrava riconducibile al proprio istituto di credito, nella quale veniva preannunciata una successiva chiamata da parte dei Carabinieri.
Nel corso di quest'ultima telefonata, l'interlocutore si qualificava falsamente come Maresciallo dell'Arma e, sostenendo che fossero in corso attività investigative su un'operazione fraudolenta in atto, riusciva a convincere la vittima ad effettuare un bonifico istantaneo di 47.500 euro.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani avvalendosi della collaborazione del Centro di Monitoraggio di Poste Italiane di Torino, hanno consentito di identificare un gruppo composto da 7 soggetti, attivi nelle due distinte fasi dell'azione criminosa: alcuni impegnati nella truffa e sostituzione di persona, altri nel successivo riciclaggio delle somme fraudolentemente ottenute.
Nella prima fase, i malviventi, mediante la tecnica del cli-spoofing, facevano comparire sul telefono della vittima numerazioni appositamente selezionate per risultare credibili, tra cui quelle riconducibili alla banca e a una locale caserma dell'Arma dei Carabinieri.
Nella seconda fase, provvedevano a monetizzare l'importo oggetto di truffa, frammentando le somme e prelevando denaro contante presso uffici postali nei comuni di Trani, Bisceglie e Molfetta.
Nel corso dell'operazione sono stati complessivamente sequestrati 14.000 euro tra denaro contante e disponibilità su conti correnti, oltre a 3 autovetture, gioielli e numerose carte di credito.
La Polizia di Stato invita i cittadini a diffidare da comunicazioni, ricevute via e-mail o SMS, che, con vari pretesti (aggiornamento dei propri dati, segnalazioni di accessi anomali, richieste di sicurezza), inducono a cliccare su link o a fornire informazioni riservate, e a prestare attenzione anche alle telefonate che sembrano provenire da numeri di istituti bancari. Si ricorda che le forze dell'ordine non richiedono mai, per alcun motivo, di effettuare pagamenti o condividere dati sensibili telefonicamente.

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