
Cortellino: «La Diaz è una famiglia. Così siamo arrivati tra le grandi del futsal»
Dalla programmazione alla famiglia: il presidente racconta il progetto Diaz tra ambizioni, valori e sacrifici
Bisceglie - giovedì 10 luglio 2025
9.49
Due stagioni da protagonista, due finali di Coppa Italia raggiunte e una promozione sfiorata ai playoff: la Diaz si è ormai affermata come una delle realtà più solide e ambiziose della Serie B di futsal. Alla guida del club c'è Giuseppe Cortellino, presidente pragmatico e appassionato, che ha costruito – anno dopo anno – una squadra competitiva partendo da una visione chiara e valori forti.
Presidente, da due anni la Diaz è stabilmente ai vertici della Serie B. Qual è il segreto di questa continuità?
«Tutto parte da una programmazione attenta. In questi otto anni di Serie B abbiamo fatto esperienza e oggi sappiamo come allestire la squadra, puntando sui giocatori giusti per i ruoli che cerca il mister Di Chiano. Questo ci ha permesso di stare sempre nelle prime posizioni fin dall'inizio dei campionati»
Negli ultimi due anni siete arrivati molto vicini alla promozione e avete centrato due finali di Coppa Italia. Cosa significano per voi questi traguardi?
«Per noi la Final Eight di Coppa Italia è un obiettivo fisso. È un'esperienza bellissima, che ci ripaga di tutti i sacrifici. Sono tre giorni intensi, ma anche molto belli perché li viviamo tutti insieme: dirigenti, famiglie, squadra. Per quanto riguarda i playoff, sono un altro campionato: servono energie fisiche e mentali che spesso si esauriscono durante la stagione. Noi puntiamo sempre a vincere il campionato, per questo arriviamo un po' scarichi ai playoff»
Che obiettivi vi siete posti per la prossima stagione?
«Vogliamo ripeterci: arrivare ancora una volta alla Final Eight e lottare per il campionato fino alla fine. Sarà ancora più dura, perché tutte le squadre si stanno rinforzando, ma anche questo fa parte del gioco. Speriamo di qualificarci in Coppa per il terzo anno consecutivo: sarebbe un record per noi»
Cosa distingue la Diaz dalle altre squadre?
«La Diaz è una famiglia. Dal primo all'ultimo giocatore, dirigente e tifoso: tutti fanno parte dello stesso gruppo. Questo spirito ci aiuta ad ottenere risultati, anche se non abbiamo nulla di speciale rispetto agli altri. È solo il clima familiare che si respira ogni giorno»
Quali sono le principali difficoltà nel gestire una società di futsal come la vostra?
«Le difficoltà sono soprattutto economiche. Ogni anno diventa più dura, ma fortunatamente abbiamo sponsor che credono in noi e ci sostengono da tanto tempo. Dove non si arriva, ci pensa il presidente, come sempre, con il solito sacrificio. Ma lo facciamo per passione»
Presidente, da due anni la Diaz è stabilmente ai vertici della Serie B. Qual è il segreto di questa continuità?
«Tutto parte da una programmazione attenta. In questi otto anni di Serie B abbiamo fatto esperienza e oggi sappiamo come allestire la squadra, puntando sui giocatori giusti per i ruoli che cerca il mister Di Chiano. Questo ci ha permesso di stare sempre nelle prime posizioni fin dall'inizio dei campionati»
Negli ultimi due anni siete arrivati molto vicini alla promozione e avete centrato due finali di Coppa Italia. Cosa significano per voi questi traguardi?
«Per noi la Final Eight di Coppa Italia è un obiettivo fisso. È un'esperienza bellissima, che ci ripaga di tutti i sacrifici. Sono tre giorni intensi, ma anche molto belli perché li viviamo tutti insieme: dirigenti, famiglie, squadra. Per quanto riguarda i playoff, sono un altro campionato: servono energie fisiche e mentali che spesso si esauriscono durante la stagione. Noi puntiamo sempre a vincere il campionato, per questo arriviamo un po' scarichi ai playoff»
Che obiettivi vi siete posti per la prossima stagione?
«Vogliamo ripeterci: arrivare ancora una volta alla Final Eight e lottare per il campionato fino alla fine. Sarà ancora più dura, perché tutte le squadre si stanno rinforzando, ma anche questo fa parte del gioco. Speriamo di qualificarci in Coppa per il terzo anno consecutivo: sarebbe un record per noi»
Cosa distingue la Diaz dalle altre squadre?
«La Diaz è una famiglia. Dal primo all'ultimo giocatore, dirigente e tifoso: tutti fanno parte dello stesso gruppo. Questo spirito ci aiuta ad ottenere risultati, anche se non abbiamo nulla di speciale rispetto agli altri. È solo il clima familiare che si respira ogni giorno»
Quali sono le principali difficoltà nel gestire una società di futsal come la vostra?
«Le difficoltà sono soprattutto economiche. Ogni anno diventa più dura, ma fortunatamente abbiamo sponsor che credono in noi e ci sostengono da tanto tempo. Dove non si arriva, ci pensa il presidente, come sempre, con il solito sacrificio. Ma lo facciamo per passione»