L'esultanza dei calciatori nerazzurri. <span>Foto Sara Angiolino</span>
L'esultanza dei calciatori nerazzurri. Foto Sara Angiolino
Calcio

Il Bisceglie alza la testa, pari meritato al cospetto di un ottimo Avellino

Prestazione tonica e intelligente del team nerazzurro, rinfrancato dalla tempra di Aldo Papagni

C'è già l'impronta, specie sotto il profilo psicologico, di Aldo Papagni sul Bisceglie che ha meritato il pari casalingo al cospetto di un Avellino molto ben organizzato. Un punto che vale molto, soprattutto in prospettiva, alla luce del tenore della prestazione sfoderata dal gruppo a 48 ore dal cambio alla guida tecnica e in occasione del ritorno sulla panchina nerazzurra del tecnico biscegliese purosangue a distanza di quasi 23 anni (Bisceglie-Cavese 2-1, era il 17 maggio 1998).

La prima formazione scelta ha rispecchiato l'abituale vestito tattico del nuovo trainer stellato: terzetto difensivo formato da Vona, Altobello e De Marino; centrocampo folto con Maimone, Cittadino e Romizi a fare densità, Giron a sinistra e Tazza a destra; Sartore a supporto della punta avanzata Cecconi. 3-5-2 anche per Piero Braglia: esclusioni eccellenti quelle di Fella e Maniero, cui l'esperto tecnico toscano ha preferito la coppia d'attacco Santaniello-Bernardotto.

Le danze le ha aperte Bernardotto al 6° con un destro dalla distanza terminato sul fondo. Meglio i viaggianti nello scorcio iniziale del confronto, con Carriero molto dinamico sul versante offensivo destro. Una sua botta da fuori, deviata da De Marino, si è spenta a lato di un soffio. L'Avellino si è impadronito del campo nella fase centrale del primo tempo e agli stellati non è rimasto che proporsi con sortite di rimessa, come al 26° col sinistro di Cittadino fuori bersaglio a chiusura dell'uno-due con Sartore. Improvvisa, al 34°, la fiammata del Bisceglie: Romizi ha guadagnato un calcio d'angolo e sullo spiovente di Cittadino dalla bandierina Giacomo Ceccconi si è coordinato colpendo di testa; nulla da fare per il portiere irpino.

Reazione veemente degli ospiti: ci è voluto un ottimo Russo per disinnescare un'inzuccata di Bernardotto (37°). Gli stellati hanno mostrato personalità e retto l'urto, sfiorando anzi il clamoroso raddoppio con un'intuizione di Cecconi, il cui sinistro da 45 metri destinato all'incrocio ha chiamato Forte - sorpreso leggermente fuori dai pali - a un autentico colpo di reni. Un destro dall'interno dell'area di Adamo in pieno recupero ha costretto invece l'estremo stellato a una respinta di piede.

Due sostituzioni e passaggio al 4-4-2 a inizio ripresa per il collettivo campano, che ha trovato subito il pari grazie a un tocco ravvicinato di Bernardotto su assist da destra di Adamo, servito a sua volta dall'ottimo Carriero. Papagni non ha esitato a modificare gli interpreti (ma non il modulo) puntando presto sulle forze fresche di Priola, Musso e Rocco allo scopo di fronteggiare avversari decisi a mettere le mani sulla contesa. Contromossa tattica irpina col passaggio al 3-5-2. La supremazia territoriale del cast biancoverde non ha prodotto pericoli mentre al contrario il Bisceglie è andato vicinissimo al vantaggio a dieci minuti dal termine con un magistrale calcio piazzato di Cittadino dal limite che ha sbattuto contro il palo con una traiettoria sulla quale Forte non avrebbe potuto far nulla. Alto di un soffio, sul versante opposto, il colpo di testa di Dossena su corner calciato da Tito (87°). Un pareggio giusto, che certifica al tempo stesso la maturità di un Avellino pronto a dare l'assalto al secondo posto e l'orgoglio del Bisceglie, già temprato dalle prime cure di Aldo Papagni.

BISCEGLIE-AVELLINO 1-1

Bisceglie (3-5-2): 1 Russo, 3 Giron, 4 De Marino, 6 Vona, 8 Cittadino, 9 Cecconi (dal 61° 18 Musso), 20 Romizi, 23 Maimone (dall'82° 13 Zagaria), 24 Sartore (dal 69° 11 Rocco), 25 Tazza (dal 61° 5 Priola), 26 Altobello. Allenatore: Aldo Papagni. A disposizione: 22 Spurio, 7 Mansour, 10 Padulano, 14 Makota, 15 Ferrante, 19 Vitale, 21 Casella, 27 Bassano.
Avellino (3-5-2; dal 46° 4-4-2; dal 72° 3-5-2): 22 Forte, 7 Bernardotto, 9 Santaniello (dal 72° 11 Fella), 10 De Francesco, 13 Dossena, 17 Adamo (dal 72° 15 Rocchi), 21 Carriero (dal 65° 4 Aloi), 23 Ciancio, 27 D'Angelo (dal 46° 33 Baraye), 28 Luigi Silvestri, 31 Illanes (dal 46° 3 Tito). Allenatore: Braglia. A disposizione: 1 Pane, 2 Rizzo, 8 Marco Silvestri, 19 Maniero.
Arbitro: Francesco Luciani di Roma.
Assistenti: Francesco Cortese di Palermo, Lorenzo Poma di Trapani.
Quarto ufficiale: Mattia Pascarella di Nocera Inferiore (Salerno).
Rete: 34° Cecconi, 50° Bernardotto.
Note: gara a porte chiuse. Calci d'angolo: 3-7. Ammoniti: Illanes (36°) per gioco scorretto, Rocchi (73°) per gioco scorretto, Di Simone (viceallenatore Bisceglie, 78°) per proteste, Dossena (80°) per gioco scorretto, SIlvestri (82°) per fallo tattico. Recupero: primo tempo 4 minuti, secondo tempo 4 minuti.
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