U2 - Bad
È proprio vero che ogni forma di amore non può comprendere una conoscenza assoluta dell'amato. Ci sfuggirà sempre qualcosa, restringeremo il campo alle sole cose bellissime che hanno avuto un impatto con la nostra esistenza.
Tutto questo pippone di premessa per dire che nonostante io ami gli U2, praticamente non conoscevo una delle canzoni cardine di "The unforgettable fire", il loro quarto album uscito nel 1984. La canzone è "Bad". È vero, è difficile da credere, ma è così.
L'ho scoperta grazie ad una recensione dell'album letta per caso in rete e scritta non da un musicologo o critico di professione, ma da un semplice appassionato.
Invoco il perdono al dio del rock e provo ad ascoltarla su Youtube. È un capolavoro, uno dei tanti gioielli della band irlandese. Mi godo la scoperta. Non avevo considerato però che:
- sto a Bisceglie
- sono appena le 10 di una sera d'estate e le finestre sono aperte
- rumori molesti esterni anche in vie secondarie della città possono improvvisamente rovinare ogni gradevole sensazione.
Non avevo calcolato che come lo squalo di Spielberg con la pinna in superficie, si sarebbe sempre più avvicinato l'esemplare di una specie con cui tanti hanno dovuto rivedere il concetto di quiete pubblica in questa città: il giovane che spara canzoni neomelodiche napoletane nell'auto con volume a palla.
E allora l'incanto davanti alla potenza musicale di The Edge, Bono e gli altri e a un testo che dice:
«If I could throw this lifeless lifeline to the wind
Leave this heart of clay
See you walk, walk away
Into the night
And through the rain
Into the half-light
And through the flame»
va a confondersi con una simpatica canzoncina che dice:
«Perché mi hai rotto il cuore, pover' a me
La fine di un bicchiere, gli' fatto fa'
E tutti i pezzi fra le mani, devo tene'
Cattiva come sei, nel mare li butterai»
È vero, la musica da fuori sarebbe stata molesta anche se si fosse trattato di un brano dei King Crimson, ma certi accostamenti musicali rispetto al disturbo della quiete pubblica sembrano quasi automatici.
Le canzoni neomelodiche napoletane personalmente le trovo gustose e divertenti, ma santocielo caro giovanotto che spari in tarda serata le canzoni neomelodiche ad alto volume in macchina, stavo rimediando a una iniziazione giovanile mancata, stavo rivivendo quell'attraversamento della linea d'ombra di Conrad verso la consapevolezza e la maturità, lo capisci?
(Silenzio)
Vabbè lasciamo perdere. il gusto della scoperta è andato a farsi benedire. L'ho riascoltata decine di volte e comunque "Bad" degli U2 rimane splendida e immortale.
L'appassionato recensore, sul suo blog conclude il post dedicato a "The unforgettable fire" così: «È allora che arriva un pensiero doloroso, che dà le vertigini: un ventiquattrenne di oggi, cosa può trovare di altrettanto trascinante? Di altrettanto dirompente e inestinguibile?».
Rispondo con lo stesso aplomb del giovanotto fan del neomelodico e in perfetto gaelico antico, per onorare gli U2, dico: «Nu cazz».
Tutto questo pippone di premessa per dire che nonostante io ami gli U2, praticamente non conoscevo una delle canzoni cardine di "The unforgettable fire", il loro quarto album uscito nel 1984. La canzone è "Bad". È vero, è difficile da credere, ma è così.
L'ho scoperta grazie ad una recensione dell'album letta per caso in rete e scritta non da un musicologo o critico di professione, ma da un semplice appassionato.
Invoco il perdono al dio del rock e provo ad ascoltarla su Youtube. È un capolavoro, uno dei tanti gioielli della band irlandese. Mi godo la scoperta. Non avevo considerato però che:
- sto a Bisceglie
- sono appena le 10 di una sera d'estate e le finestre sono aperte
- rumori molesti esterni anche in vie secondarie della città possono improvvisamente rovinare ogni gradevole sensazione.
Non avevo calcolato che come lo squalo di Spielberg con la pinna in superficie, si sarebbe sempre più avvicinato l'esemplare di una specie con cui tanti hanno dovuto rivedere il concetto di quiete pubblica in questa città: il giovane che spara canzoni neomelodiche napoletane nell'auto con volume a palla.
E allora l'incanto davanti alla potenza musicale di The Edge, Bono e gli altri e a un testo che dice:
«If I could throw this lifeless lifeline to the wind
Leave this heart of clay
See you walk, walk away
Into the night
And through the rain
Into the half-light
And through the flame»
va a confondersi con una simpatica canzoncina che dice:
«Perché mi hai rotto il cuore, pover' a me
La fine di un bicchiere, gli' fatto fa'
E tutti i pezzi fra le mani, devo tene'
Cattiva come sei, nel mare li butterai»
È vero, la musica da fuori sarebbe stata molesta anche se si fosse trattato di un brano dei King Crimson, ma certi accostamenti musicali rispetto al disturbo della quiete pubblica sembrano quasi automatici.
Le canzoni neomelodiche napoletane personalmente le trovo gustose e divertenti, ma santocielo caro giovanotto che spari in tarda serata le canzoni neomelodiche ad alto volume in macchina, stavo rimediando a una iniziazione giovanile mancata, stavo rivivendo quell'attraversamento della linea d'ombra di Conrad verso la consapevolezza e la maturità, lo capisci?
(Silenzio)
Vabbè lasciamo perdere. il gusto della scoperta è andato a farsi benedire. L'ho riascoltata decine di volte e comunque "Bad" degli U2 rimane splendida e immortale.
L'appassionato recensore, sul suo blog conclude il post dedicato a "The unforgettable fire" così: «È allora che arriva un pensiero doloroso, che dà le vertigini: un ventiquattrenne di oggi, cosa può trovare di altrettanto trascinante? Di altrettanto dirompente e inestinguibile?».
Rispondo con lo stesso aplomb del giovanotto fan del neomelodico e in perfetto gaelico antico, per onorare gli U2, dico: «Nu cazz».