
Attualità
Alga tossica in Puglia: bandiera gialla a Bisceglie
Nuovi dati diffusi da Arpa Puglia
Bisceglie - mercoledì 2 luglio 2025
13.52 Comunicato Stampa
L'Arpa ha pubblicato i nuovi dati sul monitoraggio delle acque lungo l'intera costa pugliese, segnalando che Bisceglie è classificata come "bandiera gialla" a causa della presenza di alghe tossiche. Una situazione non allarmante, ma da tenere sotto controllo per la sicurezza dei bagnanti.
Predilige acque calme, calde e bene illuminate
I fattori ambientali che facilitano la proliferazione sono: alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni.
Inoltre si sono riscontrati casi di malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell'aria).
Limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina
Cos'è l'alga tossica Ostreopsis ovata
È un'alga unicellulare del gruppo delle Dinoflagellate, dalle dimensioni comprese tra 30 e 60 micron (1 micron = millesimo di millimetro). Vive solitamente su alghe pluricellulari (macroalghe) e su fondali rocciosi.Predilige acque calme, calde e bene illuminate
Com'è arrivata sulle coste pugliesi e come si è adattata
Probabilmente introdotta accidentalmente in Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi, le prime segnalazioni lungo le coste pugliesi si sono verificate a partire dall'anno 2000/2001. La popolazione si sviluppa abbondantemente durante i mesi estivi.I fattori ambientali che facilitano la proliferazione sono: alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni.
Potenziali effetti sull'ambiente e sulla salute pubblica
Nella specie è stata individuata una tossina (Palitossina simile); si sono verificate morie e/o sofferenze di organismi marini (stelle di mare, ricci, granchi, molluschi cefalopodi, ecc.) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali.Inoltre si sono riscontrati casi di malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell'aria).
Come evitare gli eventuali effetti dannosi di Ostreopsis
nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate.Limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina