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Cronaca
Anestesista torna in libertà: revocati i domiciliari
Il professionista era stato coinvolto in un'indagine per presunto assenteismo all'ospedale di Bisceglie
Bisceglie - domenica 6 luglio 2025
13.14
È tornato in libertà Sante Alessandro Baccaro, 51 anni, anestesista in servizio presso l'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, che nei giorni scorsi era finito agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta su presunti episodi di assenteismo.
La giudice per le indagini preliminari ha ritenuto che, pur rimanendo invariato il quadro indiziario a suo carico, siano venute meno le esigenze cautelari che avevano motivato la misura restrittiva. Secondo quanto emerso dalle attività investigative condotte dalla polizia, il medico avrebbe in diverse occasioni attestato la propria presenza in servizio per poi allontanarsi, soprattutto nei turni pomeridiani e notturni. Al momento dell'esecuzione della misura, sarebbe stato trovato nella propria abitazione, pur risultando in turno. Baccaro, ascoltato dalle autorità, si sarebbe assunto la piena responsabilità del gesto compiuto, portando la gip a sospendere il provvedimento attuato il 25 giugno.
Nel corso delle indagini, il professionista avrebbe manifestato consapevolezza rispetto alla vicenda e si sarebbe dichiarato disponibile a risarcire l'eventuale danno patrimoniale arrecato. L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Trani, resta aperta per ulteriori accertamenti.
La giudice per le indagini preliminari ha ritenuto che, pur rimanendo invariato il quadro indiziario a suo carico, siano venute meno le esigenze cautelari che avevano motivato la misura restrittiva. Secondo quanto emerso dalle attività investigative condotte dalla polizia, il medico avrebbe in diverse occasioni attestato la propria presenza in servizio per poi allontanarsi, soprattutto nei turni pomeridiani e notturni. Al momento dell'esecuzione della misura, sarebbe stato trovato nella propria abitazione, pur risultando in turno. Baccaro, ascoltato dalle autorità, si sarebbe assunto la piena responsabilità del gesto compiuto, portando la gip a sospendere il provvedimento attuato il 25 giugno.
Nel corso delle indagini, il professionista avrebbe manifestato consapevolezza rispetto alla vicenda e si sarebbe dichiarato disponibile a risarcire l'eventuale danno patrimoniale arrecato. L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Trani, resta aperta per ulteriori accertamenti.