
Attualità
Coldiretti: «Oltre il 40% dei pugliesi in sovrappeso»
Lo smart working, la maggiore tendenza a dedicarsi alla cucina e la riduzione del tempo medio di attività fisica alla base dell'incremento
Puglia - giovedì 4 marzo 2021
15.02
Oltre 4 pugliesi su 10 sarebbero in sovrappeso. Queste le conseguenze indirette di un anno di pandemia tra smart working, limitazioni imposte dal lockdown e una maggiore diffusione della tendenza a dedicarsi alla cucina secondo l'analisi condotta da Coldiretti Puglia nella rete di fattorie e mercati di Campagna amica e resa nota in occasione del World obesity day, la Giornata mondiale dell'obesita che si celebra il 4 marzo.
L'organizzazione rimarca perciò il ruolo centrale a sostegno dei consumatori della dieta mediterranea, iscritta nel patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco nel novembre 2010. Non è un caso che all'estero, in netta controtendenza col crollo degli scambi commerciali, cresce la domanda dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy nel mondo: le esportazioni hanno registrato un incremento medio del 9% in base alle elaborazioni di Coldiretti su dati Istat relativi ai primi dieci mesi del 2020 sul 2019.
L'emergenza epidemiologica ha imposto un cambiamento radicale delle abitudini di vita e di consumo che ha assunto effetti anche sulla bilancia: la tendenza a mangiare di più, spinta dal maggior tempo trascorso fra le mura di casa, non è stata compensata da una adeguata attività fisica.
La situazione peggiorerebbe per le persone obese, soprattutto per quelle collocate in smart working e in cassa integrazione. Per una ricerca della Fondazione Adi dell'associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, nel 54% dei casi si sarebbero registrati incrementi medi di peso di ben 4 kg.
L'organizzazione rimarca perciò il ruolo centrale a sostegno dei consumatori della dieta mediterranea, iscritta nel patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco nel novembre 2010. Non è un caso che all'estero, in netta controtendenza col crollo degli scambi commerciali, cresce la domanda dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy nel mondo: le esportazioni hanno registrato un incremento medio del 9% in base alle elaborazioni di Coldiretti su dati Istat relativi ai primi dieci mesi del 2020 sul 2019.
L'emergenza epidemiologica ha imposto un cambiamento radicale delle abitudini di vita e di consumo che ha assunto effetti anche sulla bilancia: la tendenza a mangiare di più, spinta dal maggior tempo trascorso fra le mura di casa, non è stata compensata da una adeguata attività fisica.
La situazione peggiorerebbe per le persone obese, soprattutto per quelle collocate in smart working e in cassa integrazione. Per una ricerca della Fondazione Adi dell'associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, nel 54% dei casi si sarebbero registrati incrementi medi di peso di ben 4 kg.