
Attualità
Gli anziani del centro diurno "Lasciati raccontare" in visita alla scuola dell’infanzia Don Pierino Arcieri
«Quello che abbiamo vissuto è una vera alchimia: due generazioni che si incontrano»
Bisceglie - lunedì 15 dicembre 2025
È stato un incontro che ha toccato il cuore quello vissuto alla scuola dell'infanzia Don Pierino Arcieri venerdì mattina, dove gli anziani del centro diurno per persone non autosufficienti "Lasciati raccontare" sono arrivati per trascorrere una mattinata speciale accanto ai più piccoli. Un ingresso emozionante: i bambini con gli occhi curiosi e gli anziani con un sorriso timido ma colmo di attesa.
Due mondi lontani soltanto in apparenza si sono ritrovati così, uno di fronte all'altro, pronti a condividere canzoni, musica, ricordi e stupore. I piccoli hanno accolto i loro ospiti con canti natalizi che hanno riempito l'aula come una carezza sonora, mentre gli anziani, seduti accanto a loro, hanno accompagnato le melodie con piccoli strumenti musicali, muovendosi a ritmo con un entusiasmo che ha commosso tutti i presenti.
«Quello che abbiamo vissuto è una vera alchimia: due generazioni che si incontrano e si riconoscono», ha raccontato la referente della struttura, Nicoletta Ieva, osservando la naturalezza con cui bambini e "nonnini" si sono avvicinati, come se tra loro non ci fosse alcuna distanza, se non quella colmata dall'affetto. Un momento prezioso anche per le docenti della scuola, che hanno visto nei gesti dei bambini e negli sguardi degli anziani un simbolo potente.
«Oggi abbiamo osservato il ciclo della vita compiersi davanti ai nostri occhi», hanno spiegato. «I bambini rappresentano l'inizio, la promessa. Gli anziani portano con sé il tempo vissuto, la memoria. Insieme creano un cerchio perfetto, dove ogni fase dell'esistenza trova il suo significato più profondo.»
La dirigente scolastica, Dott.ssa Marlisa Di Liddo, da sempre attenta a promuovere collaborazioni con le realtà del territorio, ha espresso grande soddisfazione nel vedere questo progetto raggiungere il suo terzo anno consecutivo. Un'iniziativa che, soprattutto a ridosso del Natale, riempie di valore il concetto di solidarietà e offre ai bambini esperienze emotive che resteranno dentro di loro per molto tempo.
E così, tra risate, musica e racconti, la scuola si è trasformata in un luogo dove il tempo ha smesso di correre: giovani e anziani si sono incontrati nel mezzo del cammino, ricordando a tutti che la vita è un viaggio da condividere, passo dopo passo, mano nella mano.
Due mondi lontani soltanto in apparenza si sono ritrovati così, uno di fronte all'altro, pronti a condividere canzoni, musica, ricordi e stupore. I piccoli hanno accolto i loro ospiti con canti natalizi che hanno riempito l'aula come una carezza sonora, mentre gli anziani, seduti accanto a loro, hanno accompagnato le melodie con piccoli strumenti musicali, muovendosi a ritmo con un entusiasmo che ha commosso tutti i presenti.
«Quello che abbiamo vissuto è una vera alchimia: due generazioni che si incontrano e si riconoscono», ha raccontato la referente della struttura, Nicoletta Ieva, osservando la naturalezza con cui bambini e "nonnini" si sono avvicinati, come se tra loro non ci fosse alcuna distanza, se non quella colmata dall'affetto. Un momento prezioso anche per le docenti della scuola, che hanno visto nei gesti dei bambini e negli sguardi degli anziani un simbolo potente.
«Oggi abbiamo osservato il ciclo della vita compiersi davanti ai nostri occhi», hanno spiegato. «I bambini rappresentano l'inizio, la promessa. Gli anziani portano con sé il tempo vissuto, la memoria. Insieme creano un cerchio perfetto, dove ogni fase dell'esistenza trova il suo significato più profondo.»
La dirigente scolastica, Dott.ssa Marlisa Di Liddo, da sempre attenta a promuovere collaborazioni con le realtà del territorio, ha espresso grande soddisfazione nel vedere questo progetto raggiungere il suo terzo anno consecutivo. Un'iniziativa che, soprattutto a ridosso del Natale, riempie di valore il concetto di solidarietà e offre ai bambini esperienze emotive che resteranno dentro di loro per molto tempo.
E così, tra risate, musica e racconti, la scuola si è trasformata in un luogo dove il tempo ha smesso di correre: giovani e anziani si sono incontrati nel mezzo del cammino, ricordando a tutti che la vita è un viaggio da condividere, passo dopo passo, mano nella mano.


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