Scuola media Monterisi
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Gli insegnanti della "Monterisi": «Impossibile andare avanti così»

Lettera a Michele Emiliano: «Didattica digitale integrata lesiva del diritto allo studio»

Una situazione insostenibile. È quanto rilevano gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado "Riccardo Monterisi" di Bisceglie rispetto al protrarsi della didattica a distanza. I docenti dell'istituto biscegliese hanno sottoscrito un documento attraverso il quale intendono manifestare l'impossibilità - dal loro punto di vista - di continuare nella didattica digitale integrata (ovvero parte degli alunni in presenza e parte degli alunni in collegamento) perché lesiva del diritto allo studio e della qualità del processo di insegnamento-apprendimento.

La lettera aperta è indirizzata, in particolare, al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano la cui recente ordinanza, a giudizio degli insegnanti della "Monterisi", «dispone nei punti 1-2-3-4 la riapertura delle scuole in termini contraddittori e conflittuali».

Il testo della lettera

Vista la situazione complessa e la scarsa considerazione dei reali problemi della scuola italiana, i docenti firmatari del collegio sentono il dovere di esprimere il proprio dissenso a riguardo della modalità scelta per il prosieguo, anche se breve, delle attività scolastiche.

Per tutto il periodo estivo la Dirigente, lo staff dei docenti collaboratori e il personale Ata. hanno messo in campo tutte le risorse per progettare orari, calendari, misurare spazi, spostare banchi, disporre piani di entrata e uscita differenziati, ubicare dispositivi di sanificazione e tutto quanto potesse essere utile ad una riapertura in sicurezza, introducendo il calendario di alternanza Ddi. Chiara e manifesta è l'intenzione di rientrare e di rimanere nella scuola in presenza, fermamente convinti dell'importanza della relazione e della fisicità, dell'incontro e della comunicazione verbale visiva e della empatia della presenza.
Ma la pandemia ha risposto in modo negativo a queste incontrovertibili priorità scolastiche e si è subito compreso come la forza del virus stesse mettendo a dura prova tutti i sistemi di contenimento disposti dalla scuola.
Pertanto, fatte salve queste considerazioni, i docenti firmatari ritengono necessario e doveroso da parte di tutte le Istituzioni Governative (Stato e Regione) un ripensamento sulla modalità di riapertura delle scuole per garantire l'offerta didattica in modo omogeneo a tutti gli alunni.

Preso atto che i sistemi di contenimento della pandemia non hanno dato i risultati sperati e che siamo in piena seconda ondata, i docenti firmatari chiedono una riflessione più approfondita sulla questione scuola.
Se esistono le condizioni perché si ritorni in sicurezza in classe, se si è in grado di tracciare, prevenire e contenere il contagio in modo efficace, non c'è motivo di ricorrere alla mortificante e penalizzante didattica digitale integrata con la relativa opzione ai genitori di richiedere la frequenza o la didattica a distanza.

Se invece la situazione epidemiologica è tale da non garantire il rispetto della salute di tutti, docenti, alunni, personale Ata e relative famiglie, se non hanno funzionato i sistemi di tracciamento, se le condizioni di una riapertura in presenza non garantiscono il diritto alla salute in generale occorre ripensare alla Dad come unica soluzione possibile per un sereno prosieguo delle attività didattiche.

Nell'attuale situazione d'emergenza la Ddi, decisamente peggiorativa rispetto alla Dad è lesiva del principio costituzionale dell'uguaglianza nel diritto allo studio degli studenti, oltre che essere causa di una condizione professionalmente mortificante e improduttiva per la classe docente. La modalità a distanza si basa su principi metodologici e didattici differenti rispetto alla didattica in presenza. Pertanto è impossibile prevedere una didattica che compendi le due modalità senza penalizzare l'una a discapito dell'altra.

Pertanto, visto che la campagna vaccinale per il personale scolastico è prevista per la primavera inoltrata, sarebbe opportuno restare in Dad al 100% per un periodo lungo e significativo, evitando in questo modo l' instabile e inaccettabile balletto di dichiarazioni di principio che non hanno sostanziale applicazione nella pratica.

Si fa presente, inoltre, che è inaccettabile che le famiglie possano scegliere il tipo di offerta didattica, nonché palesemente lesivo della dignità stessa dell'istituzione Scuola.
I docenti firmatari chiedono con veemenza che Stato, Regione e sindacati difendano la scuola con provvedimenti seri e qualificanti, nel pieno rispetto del ruolo che la scuola ha nella formazione del cittadino.

I docenti firmatari si associano ai colleghi del liceo "Tasso" di Roma e del liceo "Salvemini" di Bari in queste richieste:
1. Richiesta di anticipo della campagna vaccinale del personale della scuola, essendo questo il comparto che ha più sofferto le conseguenze della situazione pandemica.
2. Richiesta di una pianificazione a medio termine di tempi certi entro i quali procedere ancora con una didattica a distanza, ed oltre i quali procedere finalmente con una didattica in presenza al 100%.
3. Richiesta di coordinamento dei docenti delle scuole di Bari, Bisceglie e province Bat e Bari.
4.Richiesta di un documento ufficiale che ponga l'attenzione sul disagio professionale che queste modalità miste producono, riducendo gli insegnanti a semplici esecutori di attività di intrattenimento, e sulla assoluta contrarietà degli scriventi ad ogni forma di libertà di scelta da parte delle famiglie sulle modalità didattiche.
5) Conoscere lo stato dell'arte del "piano speciale per i trasporti scolastici in Puglia" entro tempi certi.

I sottoscrittori
Cecilia Gigante, Francesca Di Gioia, Rosangela Mastromarino, Valerio De Pinto, Pasqua Caccialupi, Anna Maria Giangaspero, Riccardo Gervasio, Giuseppe Lofrese, Giulia Baldini, Paola Di Cintio, Maria Rosa De Palo, Rossella Ingravalle, Lucrezia Pappagallo, Anna Cinzia Sciancalepore, Immacolata Roggio, Luciana Palumbo, Giovanni Orsini, Loredana Paparella, Domenico Ceci, Elisabetta Mastrototaro, Marina Provino, Vincenzo Mastropirro, Maria Liuzzi, Clelia Sguera, Antonio Cavallo, Mauro Altamura, Gaetana Silvana Lanzafame, Simonetta Montinaro, Filippo Asciano, Gabriella Milanese,Rossella Folco, Teresa Angarano, Salvatore Barile, Claudia Triglione, Giulio Terrone,Vito Mitoli, Antonio Cucumazzo, Anna Santilli, Nunzia Maria Cappelletti, Mariangela Dell'Orco, Valeria Sollecito, Stefania Magarelli, Romina Poli, Natalizia de Ruvo, Maria Rosaria Rutigliani, Valentina Lamanuzzi, Michela Annese, Saverio Milillo, Liliana La Forgia, Marina Provino, Luciana Maria Teresa D'Addato, Aurelia Daniela Rana, Anna Antonacci, Francesca Landriscina, Marianna de Gennaro, Domenico Bruno, Bartolomeo Damato, Rosa Naglieri, Cassiana De Candia, Anna Maria Crocetta, Vincenzo Todisco, Caterina Rigante, Daniela Catalano, Silvia Maenza, Margherita Di Vittorio, Lucrezia Laganara, Anna Maria Messina, Addolorata Bianco, Maria Grazia Ventrelli, Rosa di Benedetto Di Gioia, Maria Pia Facchini, Lucrezia Bombini, Giuseppina Farallo, Anna Lucia Terlizzi, Stefania Magarelli, Lucia Binetti, Germinario Lucrezia, Teodosio Preziosa.

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