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"Libri nel borgo antico", il prof. Moschetta e il sottosegretario Gemmato sul palco di Bisceglie. Foto Anna Dicorato
Cultura

"Libri nel Borgo Antico", il prof. Moschetta e il sottosegretario Gemmato sul palco di Bisceglie

Si è parlato di divulgazione e consapevolezza dello stato di salute. «Il nostro sistema sanitario deve essere un sistema che non guarda alla cura, ma alla prevenzione»

La serata di ieri della sedicesima edizione del festival Libri nel Borgo Antico ha visto i numerosissimi e solerti volontari riallestire le piazze dei vari appuntamenti dopo la pioggia per accogliere ospiti e autori. Confermato quindi l'evento e altissima la presenza di lettori e curiosi in città.

Il festival ha avuto inizio nella suggestiva location di Piazza Castello, ai piedi del Castello Svevo Angioino di Bisceglie, con due professionisti della salute e del dialogo: Antonio Moschetta e Marcello Gemmato.

Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato al Ministero della salute nel governo Meloni e farmacista: "Sono in primis orgoglioso di essere farmacista e poi ho l'onore di rappresentare il popolo italiano". Spiega che uno dei temi caldi dell'Italia è - da sempre, ma soprattutto ultimamente - il sistema sanitario nazione pubblico, nel quale il 95% dei fondi viene investito in cure e solo il 5% prevenzione: "Non ce lo possiamo permettere! Siamo il secondo Paese più longevo al mondo ma spesso la vecchiaia si vive in pluripatologia".

Prosegue il sottosegretario Gemmato: "L'Italia ha il quarto miglior sistema sanitario pubblico al mondo, grazie alle leggi e ai nostri professionisti, e per cambiare i dati c'è bisogno che i professionisti istruiscano la cittadinanza: 'Parliamo di pancia' è un tentativo riuscito di scienza declinata in maniera pop (alla portata del popolo). Vogliamo aiutare le persone che spesso anche con sintomi evidenti, evitano di darsi spiegazioni, non approfondiscono e non si fanno domande, per paura o per superficialità."

In questo modo Gemmato ha introdotto il libro "Parliamo di pancia" (Mondadori, 2025) di Antonio Moschetta, Professore Ordinario di Medicina Interna dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" e Direttore UOC Medicina Interna "C. Frugoni" del Policlinico di Bari.
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"Libri nel Borgo Antico", il prof. Moschetta e il sottosegretario Gemmato sul palco di Bisceglie"Libri nel Borgo Antico", il prof. Moschetta e il sottosegretario Gemmato sul palco di Bisceglie"Libri nel Borgo Antico", il prof. Moschetta e il sottosegretario Gemmato sul palco di Bisceglie"Libri nel Borgo Antico", il prof. Moschetta e il sottosegretario Gemmato sul palco di Bisceglie"Libri nel Borgo Antico", il prof. Moschetta e il sottosegretario Gemmato sul palco di Bisceglie"Libri nel Borgo Antico", il prof. Moschetta e il sottosegretario Gemmato sul palco di Bisceglie
Il Dott. Moschetta si annuncia onorato di parlare al pubblico: "Finalmente la politica si coniuga con chi è presente nelle piazze" e poi riferendosi al suo lavoro e al suo libro, prosegue: "Quando c'è un sintomo, è il nostro organismo che ci sta parlando e noi dobbiamo ascoltarlo e capirlo: nel libro c'è una conversazione con la pancia" .

Grazie ai suoi studi basati da sempre sul metabolismo ha compreso che la longevità è anche la capacità di interagire con il cibo al meglio, soprattutto ai carboidrati producendo insulina. È necessario comprendere i meccanismi fisiologici che caratterizzano il sistema gastrointestinale e gli stili di vita che permettono di prendersene cura nel modo giusto.

Moschetta ha spiegato: "Tante volte ci vediamo la pancia gonfia in vari momenti della giornata o in maniera perpetua ma sappiamo perché? È gas? È grasso viscerale? È grasso addominale? Raramente lo sappiamo e abbiamo le informazioni per capirlo: sono dei meccanismi di protezione, sono dei sintomi che allertano il cervello per provare a prevenire e tornare indietro! Si può tornare indietro e si può guarire!".

Nel nostro corpo abbiamo già chi fa tanto lavoro per migliorare questi aspetti, degli ospiti spesso sottovalutati: i batteri dell'intestino aiutano a fermentare il cibo, ma spesso le infiammazioni comportano sbilanciamento del microbiota intestinale.

"È impossibile essere consapevoli al 100% di cosa stiamo introducendo nel nostro organismo e questo libro vuole essere un manuale di istruzioni per la prevenzione e conoscenza per arrivare alla consapevolezza. Ogni organismo è diverso dall'altro, anche l'organismo di una stessa persona risponde in maniera diversa durante la giornata oltre che nelle varie fasi di vita" aggiunge Moschetta.

Troppo spesso per cercare un miglioramento, arrivati all'esasperazioni dei sintomi, si ricorre al pronto soccorso: "L' emergenza, il pronto soccorso è il fallimento del sistema sanitario, non bisogna arrivare a quel punto! Bisogna prevenire e insegnare a prevenire!".

Gemmato, concorde con Moschetta in tema prevenzione, afferma che il ministero si permette di prendere le migliori personalità della comunità scientifica per investire nell'importantissimo campo della prevenzione, partendo da un'educazione alimentare sin dall'infanzia. Basti pensare che nel meridione il tasso di obesità infantile è più alto rispetto a quello del resto dell'Italia, solo in Campania più del 40% di bambini e bambine sono in sovrappeso.

Un altro importante sistema di prevenzione, raccolta dati e aggiornamento è il fascicolo sanitario elettronico. Così, la prevenzione passa anche attraverso la tecnologia. Il fascicolo sanitario elettronico, dice il politico, è fondamentale anche per il cittadino oltre che per il sistema sanitario, i quali hanno modo di tenere conto delle risposte alle cure delle persone, il numero di persone in cura, vari dati su malattie, ecc. Sempre grazie alla tecnologia, il cittadino, in maniera più semplice e mirata può fare un personale diario alimentare sul proprio cellulare.

"Il nostro sistema sanitario deve essere un sistema che non guarda alla cura, ma alla prevenzione" conclude il sottosegretario Gemmato.
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