Nell'ultimo decennio il dibattito su
pensioni e pensionati ha rappresentato uno dei principali temi di discussione in
Italia. La questione ha animato l'agenda politica e le rimostranze dell'opinione pubblica evidenziando le difficoltà oggettive di un'intera categoria che fa i conti, quotidianamente, con le difficoltà imposte dalla situazione economica nazionale. Se da un lato i pensionati continuano a navigare in una situazione difficile e complicata, dall'altro si sono attivate delle politiche per facilitare l'
accesso al credito. L'
erogazione di prestiti per pensionati inps, oggigiorno, è più semplice che in passato. Lo stesso
Istituto di Previdenza si è attivato con convezioni con istituti di credito ed altri enti per favorire l'accesso al credito e disciplinare i tassi di interessi e le condizioni di prestito. Questi prestiti, conosciuti come
cessione del quinto, possono essere erogati con una certa rapidità e facilità grazie alle garanzie che i pensionati possono garantire.
Cos'è la cessione del quinto
La cessione del quinto dello stipendio è una forma di prestito, non finalizzato, istituita in Italia nel secondo dopoguerra e che ha avuto una rapida diffusione nel corso degli ultimi 15 anni. Ai pensionati viene riconosciuta la possibilità di accedere alla cessione del quinto con la circolare 91 del 2007. Questo tipo di prestito può essere richiesto da
dipendenti pubblici e
privati, nonché
pensionati, attraverso le garanzie che lo stipendio stesso ed il datore di lavoro danno all'ente erogatore. Il massimo importo erogabile, 50 mila euro, è strettamente legato alla pensione che si percepisce ed al
TFR maturato. Le modalità di rimborso sono determinate della cessione della quinta parte della pensione che l'INPS si impegna a versare automaticamente a copertura delle rate mensili.
I requisiti per accedere alla cessione del quinto
Nel corso degli anni i requisiti di accesso sono rimasti pressoché invariati sebbene siano state introdotte numerose tutele nei confronti dei pensionati. Per richiedere un prestito con la formula della cessione del quinto
non si deve aver superato i 79 anni. Oltre all'età è previsto un
limite minimo mensile di 500 euro al di sotto del quale non è possibile richiedere questo tipo di prestazione. La restituzione del prestito
non può superare i 120 mesi ed essere inferiore ai 24 con una rata fissa e costante nel tempo. Possono richiedere la cessione del quinto anche coloro i quali sono iscritti nelle liste dei
cattivi pagatori poiché il pagamento delle rate è effettuato direttamente dall'INPS.
I documenti necessari
Per quanto riguarda la modulistica i pensionati, che intendono presentare domanda, devono munirsi di
documento di riconoscimento in corso di validità e
codice fiscale o tessera sanitaria. A questi va aggiunto il
cedolino pensione che, oltre ad attestare il percepito netto, serve a fornire una panoramica dettagliata della posizione del richiedente. Di estrema importanza la dichiarazione di
quota cedibile pensionati che serve ad attestare la porzione di pensione che può essere impiegata nella richiesta della cessione del quinto. Il documento è rilasciato direttamente dall'INPS a fronte della richiesta del diretto interessato.
Conviene la cessione del quinto?
Quando si richiede la cessione del quinto bisogna considerare attentamente le credenziali dell'istituto erogatore per non incorrere in problemi in un secondo momento. Il primo aspetto da considerare è se esiste una convenzione tra l'istituto di credito e l'INPS. La convenzione è importante per ottenere tassi di interesse e condizioni generali che tutelino il pensionato oltre ad avere la sicurezza di rimanere al riparo dalle frodi. Sono soprattutto queste garanzie, insieme alla facilità di accesso, a determinare la validità e la convenienza della cessione del quinto rispetto ad altre forme di finanziamento.