
Attualità
Revocata l'ordinanza di chiusura delle Grotte di Santa Croce
L'area sarà presto riaperta al pubblico
Bisceglie - venerdì 18 marzo 2022
11.40
È stata finalmente revocata, quasi dieci anni dopo, l'ordinanza sindacale n° 159 del 19 luglio 2012 con la quale era imposto l'immediato sgombero dell'intera area individuata in corrispondenza delle Grotte di Santa Croce a Bisceglie. Lo ha comunicato il Sindaco Angelantonio Angarano.
«Dal 2018, in linea con l'indirizzo dell'amministrazione Angarano, il Comune di Bisceglie ha agito in qualità di soggetto capofila ed aggregatore dei soggetti coinvolti per gli aspetti geomorfologici, ingegneristici e di pubblica sicurezza, coordinando e conferendo un'accelerazione decisiva al lungo e complesso iter burocratico-amministrativo che ha visto operare sia i tecnici incaricati dall'associazione proprietaria della cavità naturale sia enti pubblici quali l'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale, la Soprintendenza della Bat e la sezione di Protezione Civile della Regione Puglia» hanno spiegato da Palazzo San Domenico. Un lavoro meticoloso culminato con l'esecuzione di interventi di consolidamento statico effettuati nell'autunno 2021 dai proprietari del sito e regolarmente collaudati da un tecnico terzo che ne ha verificato la regolarità.
È venuta meno quindi ogni ragione che giustifichi la necessità di interdire l'uso dell'area in corrispondenza delle Grotte di Santa Croce in quanto studi di dettaglio, progettazioni, lavori di consolidamento statico e conseguente collaudo confermano l'assoluta sicurezza del sito. Con l'ordinanza si stabilisce la decorrenza della fruizione al pubblico dal 1° aprile 2022 al fine di consentire ai soggetti competenti l'espletamento dei preliminari interventi di manutenzione straordinaria necessari a garantire la corretta fruizione. L'atto dispone inoltre che la Ripartizione pianificazione, programmi e infrastrutture proceda a valutare periodicamente lo stato dei luoghi al fine di verificare/garantire nel tempo il mantenimento delle condizioni di sicurezza.
«Ho firmato questa storica ordinanza con immensa gioia e grande emozione» ha sottolineato il Sindaco Angelantonio Angarano. «Le Grotte di Santa Croce, insediamento dell'uomo dal Neolitico al Paleolitico, sono una gemma preziosissima del nostro patrimonio storico e archeologico, un sito di valenza internazionale come dimostra lo straordinario ritrovamento di un femore di un Uomo di Neanderthal avvenuto nel 1955, di una stuoia in fibra vegetale risalente al Neolitico antico e di altri importanti reperti. Il triste oblio forzato durato ben dieci anni, in cui non è stato possibile ammirare la magnifica bellezza delle Grotte, meta di tantissimi turisti da ogni parte d'Italia e scolaresche (centinaia di pullman all'anno), ha rappresentato un danno incalcolabile per la nostra comunità. Ora finalmente, con un lavoro paziente e scrupoloso degli uffici che ringrazio per l'impegno profuso, le Grotte potranno riaprire. Un traguardo che mi sento di condividere con Mimmo Rana, presidente del Gruppo Scout Bisceglie, che tanto ha fatto per la valorizzazione delle grotte con un lavoro instancabile e che in questi anni ha resistito con tenacia».
Il primo cittadino ha evidenziato: «La riapertura delle Grotte è un preciso impegno che oggi rispettiamo, rispondendo come sempre con i fatti alle polemiche da campagna elettorale. Continua così l'opera coordinata di rilancio e promozione turistica di Bisceglie sul panorama nazionale e internazionale, anche grazie a potentissimi strumenti di promozione, come la bandiera blu, riottenuta dopo 15 anni. Un riconoscimento prestigioso dietro il quale c'è un lavoro enorme e sapiente, durato anni, che dimostra la lungimiranza e la capacità di programmare della nostra Amministrazione. Idem dicasi per l'iter che potrà consentire la riapertura delle Grotte di Santa Croce, che consentirà di aumentare le possibilità di destagionalizzazione e di creare un itinerario che metta in rete anche i Dolmen e il museo archeologico. Abbiamo inoltre chiesto alla Regione Puglia l'inserimento di Parco Lama Santa Croce nelle aree naturali protette regionali. Tutte tessere di uno stesso mosaico che mira a rendere Bisceglie sempre più bella e competitiva sui circuiti turistici, con indiscussi benefici sull'economia e l'occupazione».
«Dal 2018, in linea con l'indirizzo dell'amministrazione Angarano, il Comune di Bisceglie ha agito in qualità di soggetto capofila ed aggregatore dei soggetti coinvolti per gli aspetti geomorfologici, ingegneristici e di pubblica sicurezza, coordinando e conferendo un'accelerazione decisiva al lungo e complesso iter burocratico-amministrativo che ha visto operare sia i tecnici incaricati dall'associazione proprietaria della cavità naturale sia enti pubblici quali l'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale, la Soprintendenza della Bat e la sezione di Protezione Civile della Regione Puglia» hanno spiegato da Palazzo San Domenico. Un lavoro meticoloso culminato con l'esecuzione di interventi di consolidamento statico effettuati nell'autunno 2021 dai proprietari del sito e regolarmente collaudati da un tecnico terzo che ne ha verificato la regolarità.
È venuta meno quindi ogni ragione che giustifichi la necessità di interdire l'uso dell'area in corrispondenza delle Grotte di Santa Croce in quanto studi di dettaglio, progettazioni, lavori di consolidamento statico e conseguente collaudo confermano l'assoluta sicurezza del sito. Con l'ordinanza si stabilisce la decorrenza della fruizione al pubblico dal 1° aprile 2022 al fine di consentire ai soggetti competenti l'espletamento dei preliminari interventi di manutenzione straordinaria necessari a garantire la corretta fruizione. L'atto dispone inoltre che la Ripartizione pianificazione, programmi e infrastrutture proceda a valutare periodicamente lo stato dei luoghi al fine di verificare/garantire nel tempo il mantenimento delle condizioni di sicurezza.
«Ho firmato questa storica ordinanza con immensa gioia e grande emozione» ha sottolineato il Sindaco Angelantonio Angarano. «Le Grotte di Santa Croce, insediamento dell'uomo dal Neolitico al Paleolitico, sono una gemma preziosissima del nostro patrimonio storico e archeologico, un sito di valenza internazionale come dimostra lo straordinario ritrovamento di un femore di un Uomo di Neanderthal avvenuto nel 1955, di una stuoia in fibra vegetale risalente al Neolitico antico e di altri importanti reperti. Il triste oblio forzato durato ben dieci anni, in cui non è stato possibile ammirare la magnifica bellezza delle Grotte, meta di tantissimi turisti da ogni parte d'Italia e scolaresche (centinaia di pullman all'anno), ha rappresentato un danno incalcolabile per la nostra comunità. Ora finalmente, con un lavoro paziente e scrupoloso degli uffici che ringrazio per l'impegno profuso, le Grotte potranno riaprire. Un traguardo che mi sento di condividere con Mimmo Rana, presidente del Gruppo Scout Bisceglie, che tanto ha fatto per la valorizzazione delle grotte con un lavoro instancabile e che in questi anni ha resistito con tenacia».
Il primo cittadino ha evidenziato: «La riapertura delle Grotte è un preciso impegno che oggi rispettiamo, rispondendo come sempre con i fatti alle polemiche da campagna elettorale. Continua così l'opera coordinata di rilancio e promozione turistica di Bisceglie sul panorama nazionale e internazionale, anche grazie a potentissimi strumenti di promozione, come la bandiera blu, riottenuta dopo 15 anni. Un riconoscimento prestigioso dietro il quale c'è un lavoro enorme e sapiente, durato anni, che dimostra la lungimiranza e la capacità di programmare della nostra Amministrazione. Idem dicasi per l'iter che potrà consentire la riapertura delle Grotte di Santa Croce, che consentirà di aumentare le possibilità di destagionalizzazione e di creare un itinerario che metta in rete anche i Dolmen e il museo archeologico. Abbiamo inoltre chiesto alla Regione Puglia l'inserimento di Parco Lama Santa Croce nelle aree naturali protette regionali. Tutte tessere di uno stesso mosaico che mira a rendere Bisceglie sempre più bella e competitiva sui circuiti turistici, con indiscussi benefici sull'economia e l'occupazione».