
Politica
«Siamo a ottobre e il bilancio preventivo 2020 non è stato ancora approvato»
Spina: «Dovremo ricorrere alla presidenza della repubblica?»
Bisceglie - giovedì 1 ottobre 2020
8.47
«Il 2020 è quasi terminato ma a Bisceglie non esiste il bilancio preventivo, né il programma delle opere pubbliche! Non era mai acccaduto nella storia della città e, forse, nella storia amministrativa italiana». Lo ha rilevato il consigliere comunale di opposizione Francesco Spina.
«Il 1 ottobre non è ancora stato approvato il bilancio preventivo annuale 2020 (il termine ultimo, previsto a pena di scioglimento del consiglio comunale, dopo ben 5 proroghe legislative, è comunque scaduto il 30 settembre).
Ciononostante l'amministrazione Angarano, impunemente, ha effettuato assunzioni calpestando le pronunce della Corte dei Conti pugliese. Ha gestito il bilancio in esercizio provvisorio effettuando variazioni per conferire incarichi e adottando atti gestionali come se ci fosse un bilancio approvato, facendosi beffe del testo unico enti locali. Di più, ha anche approvato le tasse e tariffe locali senza prima approvare il Dup (documento unico di programmazione) finalizzato a dare i preliminari indirizzi consiliari (dal 31 luglio 2019 è stato approvato con enorme ritardo solo il 28 settembre 2020 senza discussione delle proposte consiliari) per le entrate e gli obiettivi, che i dirigenti avrebbero dovuto poi trasformare in uno schema di bilancio» ha rimarcato l'ex primo cittadino.
«Tutto era già scritto e confezionato in altre sedi e il consiglio comunale è stato spodestato di ogni potere; anche il tentativo delle opposizioni di proporre emendamenti al Dup è stato dichiarato inammissibile con un semplice parere del segretario, senza neanche consentire al consiglio di pronunciarsi sulla presunta inammissibilità, come prevede la legge.
Anche per gli appalti pubblici il codice è' stato "stracciato". Infatti, quest'anno affidamenti e gare sono tutte illegittime per l'assenza del programma annuale delle opere pubbliche che, ormai a fine anno, non è stato approvato né reso pubblico come prevede la legge per le eventuali osservazioni e per gli obblighi di trasparenza imposti dalla legge» ha aggiunto.
«L'opposizione dovrà fare ancora scelte eclatanti, come quando fu costretta a rivolgersi al Prefetto per il mancato suo coinvolgimento nel bilancio 2019 sanzionato dal Tar, che causò per tutto l'anno l'assenza di bilancio 2019 e del relativo piano annuale opere pubbliche? Dovremo ricorrere alla presidenza della repubblica per chiedere che ai biscegliesi vengano garantiti gli stessi diritti di legalità, trasparenza e di equa imposizione tributaria delle altre città italiane?
Il 25 novembre prossimo è già prevista una decisione fondamentale del Tar Puglia per gli atti del 2019, adottati tra mille pasticci e "deroghe" elasticamente concesse circa i termini di approvazione degli atti 2019. L'auspicio è che questo far west amministrativo biscegliese, nel 2020, veda le autorità preposte intervenire presto per garantire il rispetto della legge e della disciplina stabilita per la gestione delle risorse dei cittadini e per la trasparenza della gestione degli appalti sui lavori pubblici comunali, nonché della disciplina per la corretta partecipazione dei consiglieri comunali alle decisioni di insopprimibile competenza consiliare. I danni per i cittadini possono diventare non solo ingenti, come sta avvenendo, ma irreversibili per le future generazioni. Le autorità competenti intervengano come obbliga la legge per evitare che il film già visto per il 2019 (che ha ancora i suoi strascichi) si ripeta nei prossimi mesi!» ha concluso Francesco Spina.
«Il 1 ottobre non è ancora stato approvato il bilancio preventivo annuale 2020 (il termine ultimo, previsto a pena di scioglimento del consiglio comunale, dopo ben 5 proroghe legislative, è comunque scaduto il 30 settembre).
Ciononostante l'amministrazione Angarano, impunemente, ha effettuato assunzioni calpestando le pronunce della Corte dei Conti pugliese. Ha gestito il bilancio in esercizio provvisorio effettuando variazioni per conferire incarichi e adottando atti gestionali come se ci fosse un bilancio approvato, facendosi beffe del testo unico enti locali. Di più, ha anche approvato le tasse e tariffe locali senza prima approvare il Dup (documento unico di programmazione) finalizzato a dare i preliminari indirizzi consiliari (dal 31 luglio 2019 è stato approvato con enorme ritardo solo il 28 settembre 2020 senza discussione delle proposte consiliari) per le entrate e gli obiettivi, che i dirigenti avrebbero dovuto poi trasformare in uno schema di bilancio» ha rimarcato l'ex primo cittadino.
«Tutto era già scritto e confezionato in altre sedi e il consiglio comunale è stato spodestato di ogni potere; anche il tentativo delle opposizioni di proporre emendamenti al Dup è stato dichiarato inammissibile con un semplice parere del segretario, senza neanche consentire al consiglio di pronunciarsi sulla presunta inammissibilità, come prevede la legge.
Anche per gli appalti pubblici il codice è' stato "stracciato". Infatti, quest'anno affidamenti e gare sono tutte illegittime per l'assenza del programma annuale delle opere pubbliche che, ormai a fine anno, non è stato approvato né reso pubblico come prevede la legge per le eventuali osservazioni e per gli obblighi di trasparenza imposti dalla legge» ha aggiunto.
«L'opposizione dovrà fare ancora scelte eclatanti, come quando fu costretta a rivolgersi al Prefetto per il mancato suo coinvolgimento nel bilancio 2019 sanzionato dal Tar, che causò per tutto l'anno l'assenza di bilancio 2019 e del relativo piano annuale opere pubbliche? Dovremo ricorrere alla presidenza della repubblica per chiedere che ai biscegliesi vengano garantiti gli stessi diritti di legalità, trasparenza e di equa imposizione tributaria delle altre città italiane?
Il 25 novembre prossimo è già prevista una decisione fondamentale del Tar Puglia per gli atti del 2019, adottati tra mille pasticci e "deroghe" elasticamente concesse circa i termini di approvazione degli atti 2019. L'auspicio è che questo far west amministrativo biscegliese, nel 2020, veda le autorità preposte intervenire presto per garantire il rispetto della legge e della disciplina stabilita per la gestione delle risorse dei cittadini e per la trasparenza della gestione degli appalti sui lavori pubblici comunali, nonché della disciplina per la corretta partecipazione dei consiglieri comunali alle decisioni di insopprimibile competenza consiliare. I danni per i cittadini possono diventare non solo ingenti, come sta avvenendo, ma irreversibili per le future generazioni. Le autorità competenti intervengano come obbliga la legge per evitare che il film già visto per il 2019 (che ha ancora i suoi strascichi) si ripeta nei prossimi mesi!» ha concluso Francesco Spina.