Peschereccio
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Economia e lavoro

Sospesi gli sgravi contributivi, operatori del settore pesca in rivolta

Disastrosa conseguenza dell'applicazione dei trattati europei

Tensioni e grandi preoccupazioni attanagliano da diversi giorni gli operatori del settore pesca su tutto il territorio nazionale. Le circolari recentemente emesse da Inps e Inail a seguito di una nota del ministero del lavoro hanno nei fatti sospeso l'applicazione, per gli anni 2017 e 2018, degli sgravi contributivi stabiliti in precedenza da normative italiane introdotte nel lontano 1997 e sempre confermate. Causa scatenante, com'era logico sospettare, la necessità di applicare alla lettera il Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea in materia di aiuti di stato.

Le imprese dovranno ora versare in misura intera i premi per l'autoliquidazione 2017/2018 entro venerdì 16 febbraio in unica soluzione oppure in quattro rate (16 febbraio, 16 maggio, 20 agosto e 16 novembre). Un esborso imprevisto di diverse migliaia di euro, in alcuni casi, per i datori di lavoro iscritti alla gestione Navigazione per l'assicurazione dei componenti degli equipaggi della categoria Naviglio 73 pesca costiera oltre che per i piccoli pescatori marittimi e delle acque interne e lagunari. Il provvedimento, davvero poco tempestivo, comporterà il pagamento della misura intera anche per il 2017, da regolare entro la scadenza del 16 febbraio.

Cura peggiore della malattia, secondo i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, sarebbe l'utilizzo della copertura del "de minimis", che potrebbe esporre le imprese della pesca industriale e le cooperative di armamento a pesantissimi aggravi. Le marinerie biscegliesi sono pronte ad azioni di protesta se la circolare Inail-Inps non dovesse essere ritirata.
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