
Calcio
Antonio Stefanini, cuore e continuità: il capitano resta al Bisceglie per la quarta stagione
Il centrocampista classe ’91 rinnova: una conferma che parla di identità, leadership e di un discorso ancora da chiudere
Bisceglie - domenica 20 luglio 2025
In un'estate segnata dalla continuità e dalla costruzione consapevole, il Bisceglie Calcio aggiunge un altro tassello fondamentale alla sua identità. Il club nerazzurro ha ufficializzato il rinnovo di Antonio Stefanini, che vestirà la maglia stellata per la quarta stagione consecutiva. Una conferma che va oltre l'aspetto tecnico: è un segnale chiaro di fiducia, coerenza e appartenenza.
Classe 1991, Stefanini è stato il capitano della squadra nella scorsa stagione, e punto di riferimento silenzioso ma decisivo in mezzo al campo. La sua crescita sotto la gestione Di Meo – tornato in panchina a stagione in corso – è stata evidente: impiegato con continuità davanti alla difesa, ha garantito ordine, letture tattiche, spirito di sacrificio e, quando necessario, personalità nei momenti chiave. Celebre il suo rigore all'ultimo respiro contro l'Atletico Acquaviva, che valse tre punti fondamentali nel girone d'andata. Purtroppo, il suo percorso si è interrotto bruscamente lo scorso 19 gennaio, a causa di un infortunio rimediato nella sfida contro il Corato. Da quel momento Stefanini è stato fuori dai giochi, ma mai lontano dalla squadra: presenza costante, voce nello spogliatoio, esempio anche fuori dal campo.
Il rinnovo è dunque il naturale proseguimento di un "discorso non chiuso", come trapela dagli ambienti societari. Una decisione condivisa, maturata sulla base della volontà del giocatore e della direzione tecnica, che ne riconosce il valore umano e sportivo.
In un contesto dove la parola chiave è identità, la conferma di Stefanini rappresenta la scelta di dare continuità a una struttura solida. Una leadership non imposta, ma riconosciuta. E in una squadra che punterà su equilibrio e consapevolezza, avere un profilo così affidabile nel cuore del campo è un'arma fondamentale. Dopo gli ingaggi di Giuseppe Lopez in attacco e gli imminenti arrivi, già confermati dal direttore generale Ferrulli, di Alessandro Amoroso e Christian Lavopa (QUI LA NOSTRA INTERVISTA), la conferma del capitano completa un altro passaggio centrale nella costruzione di una squadra ambiziosa ma radicata, competitiva ma riconoscibile.
Classe 1991, Stefanini è stato il capitano della squadra nella scorsa stagione, e punto di riferimento silenzioso ma decisivo in mezzo al campo. La sua crescita sotto la gestione Di Meo – tornato in panchina a stagione in corso – è stata evidente: impiegato con continuità davanti alla difesa, ha garantito ordine, letture tattiche, spirito di sacrificio e, quando necessario, personalità nei momenti chiave. Celebre il suo rigore all'ultimo respiro contro l'Atletico Acquaviva, che valse tre punti fondamentali nel girone d'andata. Purtroppo, il suo percorso si è interrotto bruscamente lo scorso 19 gennaio, a causa di un infortunio rimediato nella sfida contro il Corato. Da quel momento Stefanini è stato fuori dai giochi, ma mai lontano dalla squadra: presenza costante, voce nello spogliatoio, esempio anche fuori dal campo.
Il rinnovo è dunque il naturale proseguimento di un "discorso non chiuso", come trapela dagli ambienti societari. Una decisione condivisa, maturata sulla base della volontà del giocatore e della direzione tecnica, che ne riconosce il valore umano e sportivo.
In un contesto dove la parola chiave è identità, la conferma di Stefanini rappresenta la scelta di dare continuità a una struttura solida. Una leadership non imposta, ma riconosciuta. E in una squadra che punterà su equilibrio e consapevolezza, avere un profilo così affidabile nel cuore del campo è un'arma fondamentale. Dopo gli ingaggi di Giuseppe Lopez in attacco e gli imminenti arrivi, già confermati dal direttore generale Ferrulli, di Alessandro Amoroso e Christian Lavopa (QUI LA NOSTRA INTERVISTA), la conferma del capitano completa un altro passaggio centrale nella costruzione di una squadra ambiziosa ma radicata, competitiva ma riconoscibile.