Abbracci fra i calciatori del Bisceglie. <span>Foto Emmanuele Mastrodonato</span>
Abbracci fra i calciatori del Bisceglie. Foto Emmanuele Mastrodonato
Calcio

Cuore e personalità, il Bisceglie respira

Mansour regala tre punti fondamentali al rientrante Bucaro

Non lo sapeva Giovanni Bucaro che il pomeriggio dell'undici aprile sarebbe stato quello fondamentale per gridare la sua presenza in questo campionato di serie C. Appena reinsediatosi sulla panchina nerazzurra dopo l'esonero, con polemiche al seguito, di Aldo Papagni il trainer ex Monopoli ha dato nuova linfa alla propria squadra mostrando così un nuovo volto. Caduta sotto i colpi stellati una Virtus Francavilla già salva e appagata ma da cui ci si attendeva davvero un qualcosa di più.

Bisceglie schierato dal tecnico siciliano con il 4-4-2 con Spurio tra i pali davanti ai centrali Hassan e Vona e ai laterali Priola e Giron. Sartore e Mansour esterni di centrocampo con Romizi e Maimone a fungere da carrillero nei confronti del traino offensivo Makota-Rocco. Gli ospiti del tecnico monzese Alberto Colombo con il 3-5-2 grazie al tandem offensivo Vaquez-Adorante; Caporale dopo due anni e mezzo ha saltato una sfida dal primo minuto finendo in panchina per dare spazio a chi ha giocato di meno e pertanto spazio a Castorani.

Inizio promettente dei nerazzurri con un maggior possesso palla e maggiori idee in fase conclusiva, ancora leggermente confuse ma spesso ci si è rivolti alla porta di Costa; ed è stata al quarto giro di lancette la prima palla gol con l'avvitamento di Rocco dagli sviluppi di un calcio d'angolo dalla destra spentosi sul fondo. All'undicesimo la prima palla gol dei messapici con Mastropietro che approfittando di una respinta corta su punizione ha ribadito verso la porta difesa da Spurio con un tiro da fuori area impreciso.

Il primo quarto d'ora è andato via senza squilli e ritmi bassi fino al diciannovesimo con la mancata rovesciata di Makota sul tiro dalla bandierina di Giron che ha poi attraversato tutta l'area; reazione viva dei francavillesi con il mancino di Vazquez un minuto dopo in piena area che ha testato i riflessi di Spurio abile a parare a terra.

Ma è al ventisettesimo che gli sforzi dei padroni di casa sono stati premiati con la botta al volo di Mohammed Mansour che ha trafitto Costa su prezioso cross dalla destra; difesa biancoceleste da registrare meglio in tal senso ma senza nulla togliere alla perla dell'italo-marocchino.

Solo due giri di lancette e i biscegliesi, rinfrancati dal gol, hanno sfiorato il raddoppio con la progressione di Makota ed il cross non recepito dall'autore del gol, nell'occasione la sbandata di Pambianchi ha permesso il recupero del cuoio in contropiede. Il team di mister Colombo si è fatto trovare pronto dalle parti di Spurio con Vazquez, ancora pungente con un colpo di testa su azione corale avviata dalla trequarti e conclusa con il cross di Castorani.

Al quarantesimo si è interrotta la buona prova di Makota e Bucaro è stato costretto ad esaurire il primo gettone delle sostituzioni con Giacomo Cecconi senza variare nulla allo spartito. Fortunata infine la Virtus al quarantatreesimo con l'errato disimpegno dell'amatissimo ex Fabio Delvino sul quale Mansour distrattamente non ha approfittato a tu per tu con il portiere facendosi scivolare il pallone davanti. Prima frazione che si è chiusa con la sterile reazione dei viaggianti ed una granitica difesa stellata che non ha dato ampi spazi alla manovra avversaria.

Nella ripresa la prima brutta notizia per i nerazzurri è l'ammonizione di Romizi che, atterrando un avversario a centrocampo, costringerà il tecnico siculo a fare a meno di lui per la prossima sfida del "Bonolis" di Teramo. La Virtus ne ha approfittato al decimo della ripresa con l'incornata pericolosa di Adorante ma l'attaccante di sostegno ospite non trova l'angolino più lontano con un Andrea Spurio superlativo; la successiva punizione di Giron invece, sul capovolgimento di fronte, non ha creato particolari grattacapi al baluardo avversario.

La squadra nerazzurra ha approfittato del ritmo di gioco degli ospiti al fine di poter riorganizzare assetto e manovra impensierendo di molto i rivali sulla zona di sinistra del campo in modo particolare all'ora di gioco con il tentativo lieve di Sartore che ha fatto scorrere il pallone sul palo: Costa ha accompagnato con lo sguardo il pallone fermamente convinto andasse fuori e sul prosieguo dell'azione viene salvato dalla propria retroguardia sul nuovo tentativo di Rocco.

L'ex trainer di Piacenza e Reggiana ha provveduto a mischiare le carte in tavola con un doppio avvicendamento (Maiorino e Tchetchoua per Mastropietro e Castorani, ndr) tale da trasformare la fisionomia della squadra in 3-4-1-2. Le variazioni non hanno sin da subito sortito gli effetti sperati con un Bisceglie più pimpante al minuto sessantacinque grazie al quinto calcio d'angolo ottenuto: alla ribattuta di Delvino ha risposto Sartore con un missile che ha sorvolato di poco il montante.

Brividi due giri di lancette seguenti per la difesa ospitante con la pennellata bassa e tesa di Maiorino a trovare la testa di Adorante, in ritardo sul pallone con il diretto marcatore ampiamente fuori dal suo controllo. Il collettivo nerazzurro ha così potuto fra quadrato in difesa, provando a mettere il cosiddetto autobus, senza farsi sorprendere dai lunghi lanci dalle vie centrali verso il terminale offensivo.

Particolare e curioso l'episodio dell'ammonizione revocata a Sartore al minuto settantadue, reo di essere entrato in campo per recuperare un pallone in contropiede senza essere stato autorizzato dal quarto d'uomo che, invece, ha ammesso successivamente le sue responsabilità poco dopo.

Ennesimo tentativo di mister Colombo nel variare l'assetto tattico passando ad un 4-2-4 con l'avvicendamento fra Ciccone e Sparandeo mentre Bucaro ha risposto con l'ingresso di Vitale per Sartore e di Zagaria in sostituzione di Romizi per poter gestire accademicamente il vantaggio.

Il Bisceglie ha invece fatto passi in avanti verso la porta per cercare il raddoppio cogliendo addirittura a proprio favore l'espulsione di Delvino per somma di ammonizioni a due minuti dal termine. Sulla conseguente punizione Giron ha bucato la barriera spiazzando Costa abile a salvare la proprio porta con i piedi.

Nei cinque minuti di recupero l'arrembaggio messapico non ha sortito gli effetti sperati e Bucaro ha potuto festeggiare il proprio riscatto personale con la piazza e con questo campionato sfortunato.

BISCEGLIE-VIRTUS FRANCAVILLA 1-0

Bisceglie (4-4-2): 22 Spurio; 3 Giron, 6 Vona, 5 Priola, 31 Hassan; 7 Mansour, 20 Romizi (82° 13 Zagaria), 23 Maimone, 24 Sartore (82° 19 Vitale); 14 Makota (41° 9 Cecconi), 11 Rocco (93° 26 Altobello). Allenatore: Bucaro. A disposizione: 1 Russo; 4 De Marino, 16 Gilli, 25 Tazza, 27 Bassano; 8 Cittadino, 10 Ibrahim, 15 Ferrante, 21 Casella, 30 Goffredo; 18 Musso, 19 Vitale.
Virtus Francavilla (3-5-2): 22 Costa; 3 Pambianchi, 19 Sparandeo (78° 29 Ciccone), 15 Delvino; 7 Giannotti (53° 8 Carella), 6 Castorani (61° 23 Tchetchoua), 16 Franco, 11 Mastropietro (61° 10 Maiorino), 21 Nunzella; 31 Adorante, 9 Vazquez. Allenatore: Colombo. A disposizione: 1 Cirpisono, 30 Negro; 5 Celli, 17 Caporale, 18 Marino, 25 Calcagno; 4 Zenuni, 27 Di Cosmo; 13 Miccoli.
Arbitro: Gino Garofalo di Torre del Greco (Napoli).
Assistenti: Veronica Martinelli di Seregno (Monza e Brianza), Antonio Piedipalumbo di Torre Annunziata (Napoli).
Quarto ufficiale: Matteo Centi di Viterbo.
Rete: 27° Mansour.
Note: gara a porte chiuse. Calci d'angolo: 6-1. Ammoniti: Romizi (46°) per gioco scorretto; Giannotti (5°) per gioco scorretto, Castorani (49°) per gioco scorretto, Delvino (65°) per gioco scorretto, Vitale (84°) per comportamento non regolamentare. Espulso Delvino (86°) per somma di ammonizioni. Recupero: primo tempo 3 minuti, secondo tempo 5 minuti.
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