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Attualità
Alessandro Ricchiuti: «Propongo di istituire un Comitato provinciale per lo sviluppo economico e industriale»
«Non vogliamo sostituirci alle istituzioni, ma sollecitarle, stimolarle, farle dialogare tra loro»
Bisceglie - martedì 28 ottobre 2025
19.07 Comunicato Stampa
«C'è un dato che oggi accomuna tutte le imprese della nostra provincia BAT: la crescente difficoltà di investire e innovare in un territorio dove le infrastrutture non tengono il passo dello sviluppo e dove la burocrazia continua a rallentare decisioni e cantieri e rappresenta un freno su chi ogni giorno crea lavoro, produce valore, rischia in prima persona» ha affermato in una nota Alessandro Ricchiuti, vice presidente di Confindustria Bari – Bat delegazione territoriale BAT
«La BAT è una provincia giovane, dinamica, con imprenditori che non hanno mai smesso di credere nelle proprie potenzialità ma che sconta un deficit strutturale anche a causa di uno scollamento dell'ente provincia con l'economia reale: manca una regia, un luogo dove chi ha la responsabilità di decidere sulle opere pubbliche possa finalmente parlarsi, confrontarsi e assumersi impegni misurabili» ha aggiunto.
Per questo, come Vice Presidente di Confindustria Bari – Bat delegazione territoriale BAT, propongo di istituire un Comitato provinciale per lo sviluppo economico e industriale, un organismo stabile, trasparente e operativo che possa diventare, per lo sviluppo economico, ciò che il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica è per la tutela del territorio. L'obbiettivo è mettere attorno allo stesso tavolo, con cadenza regolare, i Sindaci dei Comuni della BAT, il Presidente della Provincia, il Presidente della Regione Puglia, insieme ai dirigenti dei principali uffici tecnici che ogni giorno incidono, con le loro decisioni, sulla vita delle imprese e sulla creazione di infrastrutture» ha affermato Ricchiuti.
«Un luogo istituzionale e operativo dove si verifichino concretamente le opere in corso, i tempi di realizzazione, i colli di bottiglia amministrativi, e dove ogni seduta si concluda con impegni scritti e scadenze precise. Confindustria Bari – BAT sarebbe parte attiva, come rappresentanza delle imprese, ma soprattutto come pungolo costante verso la pubblica amministrazione. Non vogliamo sostituirci alle istituzioni, ma sollecitarle, stimolarle, farle dialogare tra loro, e soprattutto portare al tavolo la voce viva delle aziende che ogni giorno combattono contro lentezze e disfunzioni. Il Comitato per lo sviluppo economico non sarebbe l'ennesimo "tavolo di confronto", ma un vero luogo decisionale, dove il linguaggio è quello dei cronoprogrammi, dei cantieri aperti, dei KPI pubblici. Dove la trasparenza non è un annuncio ma un impegno: verbali disponibili, indicatori aggiornati, tempi sotto controllo e, soprattutto, risultati visibili, riunioni con cadenza mensile dove verificare lo stato di avanzamento dei lavori, la durata dei procedimenti, i tempi medi per gli allacci, per i collaudi, per le autorizzazioni edilizie o ambientali» ha commentato il delegato.
«Abbiamo esempi di buona amministrazione in molti territori italiani, ma credo che la BAT, se riuscirà ad avviare un simile organismo, potrà essere tra le prime province in Italia a sperimentare un modello ispirato all'efficienza della gestione dell'ordine pubblico, applicata però al governo dello sviluppo economico. Un passo avanti di civiltà amministrativa, che mette insieme responsabilità politiche, tecniche e produttive. È una necessità reale. Le imprese della BAT non chiedono privilegi, chiedono solo tempi certi e regole chiare. Chiedono di poter programmare gli investimenti senza la paura che un'autorizzazione o un allaccio ritardino tutto di mesi. Chiedono infrastrutture moderne, scuole sicure, connessioni digitali adeguate, aree industriali attrezzate» prosegue la nota.
«Per questo, come Confindustria, proponiamo di avviare subito un confronto con gli attori istituzionali, per coordinarsi quanto prima allo stesso tavolo per definire un piano dei primi 90 giorni, con obiettivi concreti: sblocco dei cantieri già finanziati, semplificazione delle procedure e apertura di uno sportello unico per le imprese capace di risolvere in tempo reale i casi più urgenti. Confindustria Bari – BAT vuole essere la casa degli imprenditori che credono nel futuro della BAT, ma anche il ponte tra chi produce e chi amministra. Vogliamo costruire un metodo di lavoro nuovo, basato sulla collaborazione e sulla responsabilità. Non è più tempo di analisi o convegni: è il momento della concretezza. Le imprese hanno già dimostrato di saper fare la loro parte. Ora tocca a noi, come comunità territoriale, creare le condizioni affinché possano correre» ha concluso Alessandro Ricchiuti
«La BAT è una provincia giovane, dinamica, con imprenditori che non hanno mai smesso di credere nelle proprie potenzialità ma che sconta un deficit strutturale anche a causa di uno scollamento dell'ente provincia con l'economia reale: manca una regia, un luogo dove chi ha la responsabilità di decidere sulle opere pubbliche possa finalmente parlarsi, confrontarsi e assumersi impegni misurabili» ha aggiunto.
Per questo, come Vice Presidente di Confindustria Bari – Bat delegazione territoriale BAT, propongo di istituire un Comitato provinciale per lo sviluppo economico e industriale, un organismo stabile, trasparente e operativo che possa diventare, per lo sviluppo economico, ciò che il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica è per la tutela del territorio. L'obbiettivo è mettere attorno allo stesso tavolo, con cadenza regolare, i Sindaci dei Comuni della BAT, il Presidente della Provincia, il Presidente della Regione Puglia, insieme ai dirigenti dei principali uffici tecnici che ogni giorno incidono, con le loro decisioni, sulla vita delle imprese e sulla creazione di infrastrutture» ha affermato Ricchiuti.
«Un luogo istituzionale e operativo dove si verifichino concretamente le opere in corso, i tempi di realizzazione, i colli di bottiglia amministrativi, e dove ogni seduta si concluda con impegni scritti e scadenze precise. Confindustria Bari – BAT sarebbe parte attiva, come rappresentanza delle imprese, ma soprattutto come pungolo costante verso la pubblica amministrazione. Non vogliamo sostituirci alle istituzioni, ma sollecitarle, stimolarle, farle dialogare tra loro, e soprattutto portare al tavolo la voce viva delle aziende che ogni giorno combattono contro lentezze e disfunzioni. Il Comitato per lo sviluppo economico non sarebbe l'ennesimo "tavolo di confronto", ma un vero luogo decisionale, dove il linguaggio è quello dei cronoprogrammi, dei cantieri aperti, dei KPI pubblici. Dove la trasparenza non è un annuncio ma un impegno: verbali disponibili, indicatori aggiornati, tempi sotto controllo e, soprattutto, risultati visibili, riunioni con cadenza mensile dove verificare lo stato di avanzamento dei lavori, la durata dei procedimenti, i tempi medi per gli allacci, per i collaudi, per le autorizzazioni edilizie o ambientali» ha commentato il delegato.
«Abbiamo esempi di buona amministrazione in molti territori italiani, ma credo che la BAT, se riuscirà ad avviare un simile organismo, potrà essere tra le prime province in Italia a sperimentare un modello ispirato all'efficienza della gestione dell'ordine pubblico, applicata però al governo dello sviluppo economico. Un passo avanti di civiltà amministrativa, che mette insieme responsabilità politiche, tecniche e produttive. È una necessità reale. Le imprese della BAT non chiedono privilegi, chiedono solo tempi certi e regole chiare. Chiedono di poter programmare gli investimenti senza la paura che un'autorizzazione o un allaccio ritardino tutto di mesi. Chiedono infrastrutture moderne, scuole sicure, connessioni digitali adeguate, aree industriali attrezzate» prosegue la nota.
«Per questo, come Confindustria, proponiamo di avviare subito un confronto con gli attori istituzionali, per coordinarsi quanto prima allo stesso tavolo per definire un piano dei primi 90 giorni, con obiettivi concreti: sblocco dei cantieri già finanziati, semplificazione delle procedure e apertura di uno sportello unico per le imprese capace di risolvere in tempo reale i casi più urgenti. Confindustria Bari – BAT vuole essere la casa degli imprenditori che credono nel futuro della BAT, ma anche il ponte tra chi produce e chi amministra. Vogliamo costruire un metodo di lavoro nuovo, basato sulla collaborazione e sulla responsabilità. Non è più tempo di analisi o convegni: è il momento della concretezza. Le imprese hanno già dimostrato di saper fare la loro parte. Ora tocca a noi, come comunità territoriale, creare le condizioni affinché possano correre» ha concluso Alessandro Ricchiuti


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