L'emozionante momento della liberazione di una tartaruga nelle acque biscegliesi
L'emozionante momento della liberazione di una tartaruga nelle acque biscegliesi
Attualità

Cinque tartarughe marine liberate nelle acque biscegliesi

Fondamentale il lavoro del Centro di recupero tartarughe marine del Wwf guidato da Pasquale Salvemini

La Guardia di Finanza e intorno tanti volontari del Wwf Puglia e semplici sostenitori che hanno raggiunto il largo per accompagnare loro, cinque tartarughe marine, Bonefro, Carassai, Casacalenda, Duronia e Guglionesi (come i nomi di cinque comuni di Marche e Molise), rilasciate in mare aperto, a Bisceglie, nella prima domenica di novembre.

Appartenenti alla specie caretta caretta, la più diffusa nel Mediterraneo e in Adriatico ma ormai al limite dell'estinzione, gli esemplari recuperati dalle marinerie di Bisceglie e Trani - un maschio e quattro femmine (il più grande con un carapace di ben 75 centimetri) - sono stati liberati grazie alla collaborazione dei militari della Stazione Navale di Bari della Guardia di Finanza e dello staff di Bisceglie Approdi sotto l'occhio attento di Pasquale Salvemini e dei volontari del Centro di recupero tartarughe marine di Molfetta che negli ultimi mesi si sono presi cura di loro, curandole e rimettendole in salute dopo il loro ferimento.

Soltanto la professionalità dello staff del Wwf ha potuto fornire loro la necessaria assistenza nel delicato stadio del recupero e metterle poi in condizione di poter finalmente tornare a casa, tuffandosi nel blu: le tartarughe marine sono state imbarcate sulla motovedetta delle Fiamme Gialle e su altre due imbarcazioni per essere finalmente rilasciate in mare aperto, ad oltre un miglio dalla terraferma, in cui si superano i 20 metri di profondità. Numerosi i bambini e i curiosi di tutte le età accorsi per assistere all'evento e per guardare da vicino questi animali, fortemente minacciati - è la specie mediterranea più soggetta ad intrappolamento nelle reti da posta ed è anche una delle principali specie del Mediterraneo note per ingerire plastica - e ormai al limite dell'estinzione nelle acque territoriali italiane.

Questi momenti emozionanti sono resi possibili dalla collaborazione tra il Centro di recupero, le forze dell'ordine e i pescatori grazie ai quali è possibile salvare la vita a molti esemplari di tartarughe marine, un ottimo segnale che porterà sicuramente al salvataggio di un numero sempre crescente di esemplari. Le marinerie di Bisceglie e Trani sono da sempre impegnate nell'azione di salvaguardia delle tartarughe marine; ogni anno sono centinaia gli individui in difficoltà recuperati dai pescatori e consegnati alla struttura di Molfetta, che ormai funziona come un vero e proprio ospedale.
In una domenica così importante è stato centro l'obiettivo di continuare a sensibilizzare l'opinione pubblica affinché si adottino comportamenti sempre responsabili e finalizzati alla tutela della biodiversità dei nostri mari.
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  • Pasquale Salvemini
  • centro tartarughe marine WWF
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