
Attualità
Il mare di Bisceglie conquista due vele nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano
Il comprensorio Costa della Puglia Imperiale è però sceso nella valutazione rispetto al 2017 e al 2018
Puglia - giovedì 13 giugno 2019
Località turistiche attente all'ambiente, dove trascorrere una vacanza all'insegna di natura e acqua pulita, ma anche eccellenze enogastronomiche, itinerari luoghi d'arte. Tutto questo è raccontato ne Il mare più bello 2018, la Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano. Bisceglie, che fa parte del comprensorio Costa della Puglia Imperiale ed è già entrata nel 2017 - quando ottenne tre vele su un massimo di cinque - è scesa di una vela anche rispetto al 2018.
La Puglia si è confermata, per numero di vele, al terzo posto nella classifica delle regioni alle spalle di Sardegna e Sicilia. Il nuovo comprensorio turistico dell'Alto Salento Jonico composto dai comuni di Nardò, Gallipoli, Porto Cesareo e Racale è stato premiato per la prima volta con le 5 vele. Riconfermati i due comprensori turistici dell'Alto Salento Adriatico, in cui ricadono i comuni di Otranto, Melendugno e Vernole e della Costa del Parco Agrario degli Ulivi Secolari, che comprende Polignano a Mare, Fasano, Monopoli, Ostuni e Carovigno.
Sono dodici in totale i comprensori pugliesi inclusi nella Guida Blu 2019: oltre a quelli premiati con le 5 vele, ce ne sono quattro a 4 vele, Basso Salento Adriatico (che comprende Castro, Andrano, Diso, Tricase e Santa Cesarea Terme), Gargano Sud (Mattinata, Vieste, Monte Sant'Angelo), Litorale Tarantino Orientale (Manduria, Maruggio e Pulsano), Isole Tremiti; quattro a 3 vele, ovvero Basso Salento Ionico (Salve, Ugento), Capo di Leuca (Patù, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo), Gargano Nord (Chieuti, Lesina, Peschici, Sannicandro Garganico, Ischitella, Rodi Garganico, Vico del Gargano) e Golfo di Taranto (Ginosa e Castellaneta); uno a 2 vele, ovvero Costa della Puglia Imperiale che comprende Margherita di Savoia, Trani, Bisceglie e Giovinazzo.
I dati sono stati presentati in conferenza stampa mercoledì mattina a Bari da Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, alla presenza di Loredana Capone, assessore al turismo della regione Puglia, Domenico Vitto, presidente Anci Puglia e dei sindaci dei cvomuni ricadenti nei comprensori turistici premiati con le 5 vele.
«La Guida Blu premia il lavoro delle amministrazioni che hanno saputo valorizzare il nostro mare più bello, accanto a paesaggi incantevoli pregni di storia e cultura che rispondono a un turismo esperienziale fatto di scoperte del territorio e sempre meno stanziale» ha commentato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia. «La nostra regione continua ad andare a gonfie vele, terza dopo Sardegna e Sicilia. In questa edizione salgono a tre i comprensori turistici premiati, e a 42 le località costiere raccontate grazie alle new entry di Pulsano e Vernole».
I comprensori turistici riportati nella guida Il mare più bello 2019, 97 marini e 40 lacustri, sono stati individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche delle qualità ambientali e di quelle dei servizi ricettivi: uso del suolo, degrado del paesaggio e biodiversità, attività turistiche, stato delle aree costiere, mobilità, energia, acqua e depurazione, rifiuti, iniziative per la sostenibilità, sicurezza alimentare e produzioni tipiche, mare, spiagge ed entroterra, struttura sociale e sanitaria. E quest'anno entra nella Guida il nuovo simbolo dei comuni plastic free, che indica quelle amministrazioni che hanno adottato misure per ridurre l'uso della plastica monouso nel proprio territorio. A tal proposito si ricorda l'iniziativa della regione Puglia che bandisce la plastica monouso su tutti i suoi lidi.
La Puglia si è confermata, per numero di vele, al terzo posto nella classifica delle regioni alle spalle di Sardegna e Sicilia. Il nuovo comprensorio turistico dell'Alto Salento Jonico composto dai comuni di Nardò, Gallipoli, Porto Cesareo e Racale è stato premiato per la prima volta con le 5 vele. Riconfermati i due comprensori turistici dell'Alto Salento Adriatico, in cui ricadono i comuni di Otranto, Melendugno e Vernole e della Costa del Parco Agrario degli Ulivi Secolari, che comprende Polignano a Mare, Fasano, Monopoli, Ostuni e Carovigno.
Sono dodici in totale i comprensori pugliesi inclusi nella Guida Blu 2019: oltre a quelli premiati con le 5 vele, ce ne sono quattro a 4 vele, Basso Salento Adriatico (che comprende Castro, Andrano, Diso, Tricase e Santa Cesarea Terme), Gargano Sud (Mattinata, Vieste, Monte Sant'Angelo), Litorale Tarantino Orientale (Manduria, Maruggio e Pulsano), Isole Tremiti; quattro a 3 vele, ovvero Basso Salento Ionico (Salve, Ugento), Capo di Leuca (Patù, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo), Gargano Nord (Chieuti, Lesina, Peschici, Sannicandro Garganico, Ischitella, Rodi Garganico, Vico del Gargano) e Golfo di Taranto (Ginosa e Castellaneta); uno a 2 vele, ovvero Costa della Puglia Imperiale che comprende Margherita di Savoia, Trani, Bisceglie e Giovinazzo.
I dati sono stati presentati in conferenza stampa mercoledì mattina a Bari da Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, alla presenza di Loredana Capone, assessore al turismo della regione Puglia, Domenico Vitto, presidente Anci Puglia e dei sindaci dei cvomuni ricadenti nei comprensori turistici premiati con le 5 vele.
«La Guida Blu premia il lavoro delle amministrazioni che hanno saputo valorizzare il nostro mare più bello, accanto a paesaggi incantevoli pregni di storia e cultura che rispondono a un turismo esperienziale fatto di scoperte del territorio e sempre meno stanziale» ha commentato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia. «La nostra regione continua ad andare a gonfie vele, terza dopo Sardegna e Sicilia. In questa edizione salgono a tre i comprensori turistici premiati, e a 42 le località costiere raccontate grazie alle new entry di Pulsano e Vernole».
I comprensori turistici riportati nella guida Il mare più bello 2019, 97 marini e 40 lacustri, sono stati individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche delle qualità ambientali e di quelle dei servizi ricettivi: uso del suolo, degrado del paesaggio e biodiversità, attività turistiche, stato delle aree costiere, mobilità, energia, acqua e depurazione, rifiuti, iniziative per la sostenibilità, sicurezza alimentare e produzioni tipiche, mare, spiagge ed entroterra, struttura sociale e sanitaria. E quest'anno entra nella Guida il nuovo simbolo dei comuni plastic free, che indica quelle amministrazioni che hanno adottato misure per ridurre l'uso della plastica monouso nel proprio territorio. A tal proposito si ricorda l'iniziativa della regione Puglia che bandisce la plastica monouso su tutti i suoi lidi.