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Attualità
Infanzia tra social e lockdown, gli psicologi: «Genitori hanno un ruolo fondamentale»
Il presidente Gesualdo: «Presidi ancora insufficienti sul territorio»
Puglia - martedì 23 novembre 2021
L'ordine pugliese degli psicologi è tornato ad affrontare il tema del benessere e dei diritti dell'infanzia attraverso una nota, anche in occasione della giornata internazionale. Il presidente Vincenzo Gesualdo ha posto l'attenzione su come i minori sono stati i più provati dallo scorso lockdown, il cui «impatto sulla salute mentale non è da escludere che possa durare per anni». Secondo un rapporto Unicef bambini e adolescenti portavano il peso di questo tipo di problematiche prima dell'inizio della pandemia. «Sono dati gravi che danno la percezione del rischio a cui sono esposti i nostri ragazzi» ha affermato in merito.
«Fondamentale assicurare ai giovani l'accesso a un ambiente on line sicuro, contrastando i rischi connessi a un utilizzo non consapevole della rete, tra cui il cyberbullismo e gli abusi sessuali. I bambini non hanno assolutamente gli strumenti adatti per capire i pericoli e le trappole che si nascondono dietro pagine e social famosi nella loro cerchia di amici. È nostro compito instaurare una cultura di dialogo. I figli trovino nei genitori le risposte che, altrimenti, troverebbero sul web» ha aggiunto.
Poi ha rimarcato la necessità di investire sul benessere: «I presìdi sono ancora insufficienti sul nostro territorio. Occorre estendere e far radicare l'importanza del sostegno psicologico, partendo dalle istituzioni pubbliche e scolastiche. Bisogna assicurare i diritti fondamentali alle persone e rispondere ai loro bisogni, ancor più quando si parla di infanzia e adolescenza».«Fondamentale assicurare ai giovani l'accesso a un ambiente on line sicuro, contrastando i rischi connessi a un utilizzo non consapevole della rete, tra cui il cyberbullismo e gli abusi sessuali. I bambini non hanno assolutamente gli strumenti adatti per capire i pericoli e le trappole che si nascondono dietro pagine e social famosi nella loro cerchia di amici. È nostro compito instaurare una cultura di dialogo. I figli trovino nei genitori le risposte che, altrimenti, troverebbero sul web» ha aggiunto.