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La Zes e lo sviluppo della Bat: le opportunità dell’avviso regionale rivolto agli enti locali pugliesi

La nota del Partenariato economico sociale

Al Future Center di Barletta lunedì 2 settembre si è riunito il Partenariato economico e sociale (Pes) della Bat, comprendente le organizzazioni datoriali e sindacali della provincia, per approvare una nota riguardante la Zona economica speciale adriatica e il porto di Barletta, inviata alla provincia di Barletta-Andria-Trani, perché convochi un tavolo di lavoro coi comuni, la Prefettura e l'Autorità Portuale.

Le Zes sono zone in cui è possibile che le imprese facciano investimenti usufruendo di agevolazioni fiscali, al fine di aumentare sia le esportazioni che l'occupazione. Si tratta di aree economico funzionali legate ai porti, utilizzati come modalità rilevante per la mobilità delle merci. La Puglia è interessata da quella Adriatica, che coinvolge anche il Molise, e quella Ionica che comprende anche la Basilicata. Le organizzazioni aderenti al Pes Bat hanno messo a punto una nota che evidenzia alcuni limiti contenuti nel Piano strategico della Zes Adriatica, approvato dalle regioni Puglia e Molise e dal Governo nazionale, con riferimento al polo di Barletta.

L'organizzazione ha sollevato due questioni importanti: la prima riguardante un'insufficiente lettura del territorio della Bat contenuta nel Piano strategico della Zes Adriatica, che ha condotto a delimitare solo la zona industriale di Barletta insieme al porto di Barletta, tralasciando la programmazione contenuta nel Piano territoriale di coordinamento provinciale della Bat, che ha mappato 42 aree per insediamenti produttivi di cui dieci di valenza sovra locale e aventi le caratteristiche di aree retro portuali. La seconda questione riguarda il collegamento del Porto di Barletta con le aree interportuali di Foggia, tralasciando il polo logistico sorto sulla direttrice Barletta-Andria, per altro finanziato con fondi dell'Unione europea.

Per tali criticità il Pes Bat ha scritto al presidente della provincia e per conoscenza ai sindaci, al prefetto e al presidente dell'Autorità Portuale, per chiedere la convocazione urgente di un tavolo di lavoro per elaborare una proposta integrativa da candidare all'avviso regionale sulle Zes rivolto agli enti locali che scade il 23 ottobre prossimo per l'attribuzione di aree residue previste dalla Zes Adriatica.

«Questo avviso rappresenta un'occasione importante per correggere parzialmente le previsioni contenute nella Zes Adriatica per il polo di Barletta, allargando la perimetrazione ad altre aree della Bat aventi le caratteristiche di aree retroportuali, economicamente e funzionalmente collegate al porto di Barletta. Le aree candidate devono configurarsi come porto, area retro portuale anche di carattere produttivo ed aeroportuale, piattaforma logistica o interporto, escluse le aree residenziali» ha aggiunto il Partenariato economico sociale.

«La Zes può ricomprendere anche aree non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico funzionale con l'area portuale. Tale nesso può sussistere anche tra aree non territorialmente adiacenti, qualora vi sia la presenza, o il potenziale di sviluppo, di attività economico produttive, indicate nel Piano strategico o di adeguate infrastrutture di collegamento tra le aree interessate. E' altresì prevista la possibilità di presentare candidature come "Sistema retroportuale integrato"».

«Alla luce di tale previsioni, si ritiene che parte delle aree indicate alle 42 aree produttive della Bat, tra cui quelle classificate come sovralocali, possano essere candidate all'avviso, in particolare come aree appartenenti al "Sistema retroportuale integrato della Bat". La candidatura potrà rappresentare, per altro, un primo importante elemento per la definizione dei progetti strategici territoriali riguardanti il sistema delle aree produttive e il porto di Barletta e la retroportualità, previsti dal Piano territoriale di coordinamento provinciale della Bat, anche al fine di predisporre interventi da finanziare con la programmazione comunitaria e nazionale 2021-2027» hanno concluso i referenti del Partenariato economico e sociale.
  • Pes Bat
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