
Viaggio nell'Infinita Bellezza
Chopin il vate del romanticismo
Rubrica di musica classica a cura di Antonio Marzano
venerdì 25 luglio 2025
La sera del 19 luglio, presso la sala congressi "La Terrazza" di Barletta, il Piano Festival del Maestro Pasquale Iannone ha ospitato il pianista Gianluca Luisi nel suo recital di piano solo.
Non avevo mai avuto l'occasione di ascoltare il Maestro dal vivo. Possiedo solo un suo CD, acquistato parecchi anni fa. Intrigato dal programma interamente dedicato a Chopin – scelta rara nei recital odierni, dove spesso si spazia tra più autori – sono partito per Barletta, curioso di ascoltare il suo modo di "sentire" ed "esprimere" la musica del grande compositore polacco.
La sala era gremita da spettatori attenti e appassionati della musica classica pianistica.
Durante la sua introduzione, il Maestro Luisi ha ricordato come Chopin abbia rivoluzionato il pianismo con le sue composizioni e con il suo modo unico di suonare. Ha sottolineato che per interpretare Chopin non basta amarlo: occorre imparare a conoscerlo, studiare la postura, la tecnica, il movimento delle mani, fino al virtuosismo travolgente che emerge, ad esempio, negli "Studi".
Amore, eroismo e patriottismo sono i sentimenti che ispirano le sue quattro Ballate.
La Prima Ballata è espressione dell'amore. Un amore travolgente, ispirato – si dice – da un'ignota amante, figura mai confermata da Chopin, sempre riservato sui suoi sentimenti. Il Maestro Luisi ha regalato un'interpretazione straordinaria, per la purezza del tocco, la precisione dell'esecuzione e il coinvolgimento emotivo che ha saputo evocare nel pubblico.
Quanti anni sono trascorsi dalla composizione di questo brano? Quante volte è stato eseguito, da quanti pianisti? Eppure, continua a toccare le corde più intime di ogni donna e ogni uomo, perché è un'opera d'arte del genio umano – e per questo eterna.
La Seconda Ballata rappresenta l'eroismo. Dopo un'introduzione apparentemente soffice e romantica, esplode una musicalità violenta e potente, che richiama un'idea di eroismo non riferita a un episodio specifico, ma come qualità insita nella natura di alcuni uomini.
La Terza Ballata racconta la forza d'animo e la sofferenza del popolo polacco durante l'ennesima invasione dell'esercito russo. Un dolore che Chopin conosceva bene, e che purtroppo trova risonanza anche nel presente, sebbene oggi riguardi – per ora – l'Ucraina. Questa ballata esprime con forza e profondità una sofferenza collettiva e storica.
La Quarta Ballata è una sorta di summa emotiva. Racchiude in sé le anime più autentiche della vita: l'amore, il coraggio, la sofferenza, la speranza. Un brano che accarezza l'animo umano con la grazia e la potenza della vera arte.
Il recital è poi proseguito con lo Scherzo n. 1, lo Scherzo n. 4, e si è concluso con la Sonata "Eroica". Come bis, il Maestro ci ha donato un Valzer.
Per me – e non solo per me – è stata un'ora di vera commozione.
Grazie, Maestro.
Non avevo mai avuto l'occasione di ascoltare il Maestro dal vivo. Possiedo solo un suo CD, acquistato parecchi anni fa. Intrigato dal programma interamente dedicato a Chopin – scelta rara nei recital odierni, dove spesso si spazia tra più autori – sono partito per Barletta, curioso di ascoltare il suo modo di "sentire" ed "esprimere" la musica del grande compositore polacco.
La sala era gremita da spettatori attenti e appassionati della musica classica pianistica.
Durante la sua introduzione, il Maestro Luisi ha ricordato come Chopin abbia rivoluzionato il pianismo con le sue composizioni e con il suo modo unico di suonare. Ha sottolineato che per interpretare Chopin non basta amarlo: occorre imparare a conoscerlo, studiare la postura, la tecnica, il movimento delle mani, fino al virtuosismo travolgente che emerge, ad esempio, negli "Studi".
Amore, eroismo e patriottismo sono i sentimenti che ispirano le sue quattro Ballate.
La Prima Ballata è espressione dell'amore. Un amore travolgente, ispirato – si dice – da un'ignota amante, figura mai confermata da Chopin, sempre riservato sui suoi sentimenti. Il Maestro Luisi ha regalato un'interpretazione straordinaria, per la purezza del tocco, la precisione dell'esecuzione e il coinvolgimento emotivo che ha saputo evocare nel pubblico.
Quanti anni sono trascorsi dalla composizione di questo brano? Quante volte è stato eseguito, da quanti pianisti? Eppure, continua a toccare le corde più intime di ogni donna e ogni uomo, perché è un'opera d'arte del genio umano – e per questo eterna.
La Seconda Ballata rappresenta l'eroismo. Dopo un'introduzione apparentemente soffice e romantica, esplode una musicalità violenta e potente, che richiama un'idea di eroismo non riferita a un episodio specifico, ma come qualità insita nella natura di alcuni uomini.
La Terza Ballata racconta la forza d'animo e la sofferenza del popolo polacco durante l'ennesima invasione dell'esercito russo. Un dolore che Chopin conosceva bene, e che purtroppo trova risonanza anche nel presente, sebbene oggi riguardi – per ora – l'Ucraina. Questa ballata esprime con forza e profondità una sofferenza collettiva e storica.
La Quarta Ballata è una sorta di summa emotiva. Racchiude in sé le anime più autentiche della vita: l'amore, il coraggio, la sofferenza, la speranza. Un brano che accarezza l'animo umano con la grazia e la potenza della vera arte.
Il recital è poi proseguito con lo Scherzo n. 1, lo Scherzo n. 4, e si è concluso con la Sonata "Eroica". Come bis, il Maestro ci ha donato un Valzer.
Per me – e non solo per me – è stata un'ora di vera commozione.
Grazie, Maestro.