Bisceglie, borsino in crescita. Rufini medita in vista della trasferta di Nardò

Non ci sono altre formazioni, nel girone H di Serie D, con un numero di reti incassate inferiore a quello del Bisceglie. Non ci sono, però, altre squadre fra le 20 partecipanti al torneo ancora all'asciutto su azione: l'unico gol della Mariglianese, a differenza del rigore realizzato da La Piana a Casarano, non è giunto dal dischetto. Le cifre sostengono meglio di qualsiasi altra considerazione il momento dei nerazzurri di Danilo Rufini: a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, il gruppo appare sempre più coeso e calato nella realtà di un campionato complicatissimo; a cercare l'ago nel pagliaio, la sterilità offensiva potrebbe assumere contorni preoccupanti se dovesse persistere. La partita di domenica a Nardò fornirà ulteriori segnali: un altro confronto esterno con avversari pugliesi, un'opportunità per incrementare il bottino di punti raccolti, che al momento non è disprezzabile.

Il Bisceglie ha sette compagini alle spalle nell'attuale graduatoria del raggruppamento: chiunque, fra i componenti della dirigenza stellata, firmerebbe per uno scenario del genere anche al termine della stagione regolare. L'obiettivo della permanenza nella categoria è decisamente percorribile e questo costituisce già un motivo di conforto per l'ambiente. L'allenatore ha espresso soddisfazione per il rendimento in crescita del team e le buone risposte ricevute da alcuni giocatori impiegati mercoledì contro la Casertana in luogo di quelli più utilizzati nelle altre sfide. L'ottima prestazione di Farinola, in particolare, ha messo più di qualche pulce nell'orecchio di Rufini, che in vista della gara in terra salentina dovrà compiere valutazioni sempre più attente. Due i sicuri indisponibili: stagione compromessa per il centrocampista Clemente Crisci, operato al ginocchio e quindi fuori causa per diversi mesi; out ancora l'esterno sinistro Francesco Divittorio.