Gianfranco Mancini. <span>Foto Emmanuele Mastrodonato</span>
Gianfranco Mancini. Foto Emmanuele Mastrodonato
Calcio

Bisceglie, è sempre più complicato

Il gol di Santaniello permette al Picerno di vincere lo scontro diretto e allungare a +10 sui nerazzurri, ora terzultimi da soli

Dieci punti sul 16° posto e dodici sul 15° con undici partite ancora da giocare: questo lo scarto fra il Bisceglie e le posizioni che, con ogni probabilità, metterebbero in salvo nel gruppo C del terzo torneo professionistico. Uno score aggiornato all'incrocio del "Viviani" col Picerno, che ha rivelato, ancora una volta, tutte le debolezze di una squadra costruita male in estate e sistemata peggio, con interventi tutt'altro che risolutivi, in un mercato nel quale si è riparato ben poco. Lo dimostrano l'incapacità di segnare (quattro gol in otto gare del girone di ritorno) e le difficoltà nella costruzione del gioco da parte di una formazione nella quale, dopo 27 giornate, non si comprende ancora chi dovrebbe fare cosa, tranne che il portiere. E l'ottimo Angelo Casadei - quando lo si lascia giocare tra un calcolo dei minutaggi degli under e l'altro - non può mica parare tutto...

La sconfitta di misura di Potenza, nel match col Picerno, è l'ennesima della serie di opportunità mancate per fare bottino. Magari non pieno, considerate le prestazioni davvero spente di alcuni centrocampisti e la scarsità di palloni giocabili riservati agli attaccanti; un pari, comunque, avrebbe lasciato invariate le distanze e tenuta aperta una strada, per quanto non facilmente percorribile. Il Bisceglie, a questo punto, dovrà guardarsi le spalle e cercare di acchiappare la Sicula Leonzio, per mettersela dietro. I bianconeri del tecnico molfettese Vito Grieco si sono ripetuti al "Veneziani", battendo anche il Monopoli - sempre con un gol decisivo di Facundo Lescano - e lanciando un segnale tutt'altro che confortante per il collettivo di Nicola Canonico. E meno male che il Rende ha perso in casa con l'Avellino...

Evitare il kappaò con la formazione di Mimmo Giacomarro (parsa sottotono) sarebbe stato possibile con un pizzico di attenzione e di malizia in più. L'azione della rete siglata da Santaniello tradisce anche una scarsa o scorretta comunicazione fra i calciatori nerazzurri in fase di non possesso. Ingenuità che in C, di norma, si pagano.

Primo tempo equilibrato, nel corso del quale i rossoblu non hanno mai dato l'impressione di poter cingere d'assedio il team biscegliese. La conclusione dell'ex Mario Vrdoljak al 5° da oltre venti metri si è spenta di poco sul fondo. Pericolo corso dai viaggianti al 18°, quando Pitarresi (fra i migliori) ha cercato la testa di Esposito che, da pochi passi, è riuscito a colpire il pallone chiamando Casadei a un intervento di notevole difficoltà. Decisivo il riflesso dell'estremo nerazzurro, che ha respinto di piede e salvato il risultato. Il croato Vrdoljak (30 presenze nel Bisceglie senza mai andare a segno) ha sfiorato la prodezza al 41° con un destro dalla distanza che ha centrato in pieno l'incrocio dei pali. Unico spunto stellato in chiusura di frazione con Trovade con un sinistro, molto insidioso, terminato fuori di poco.

Malgrado l'incomprensibile arretramento di baricentro a inizio ripresa, il Bisceglie ha avuto una buona chance al 52°: piattone di Zibert dal limite, col destro e pallone a lato al termine di un'azione confusa ma tenace degli ospiti. Improvvisa, come una fiammata, la rete che ha deciso la contesa, per giunta in un momento nel quale i nerazzurri erano parsi molto a loro agio nella gestione dei ritmi. Kosovan, colpevolmente lasciato libero di avanzare palla al piede e aprire il campo verso l'esterno, ha innescato Melli, che ha goduto della libertà necessaria per far partire un cross sul quale Santaniello si è avventato, anticipando tutti e infilando l'incolpevole Casadei da meno di un metro di distanza. Insomma, la mamma dei gol evitabili.

L'episodio ha spaccato la partita e influito sulla condizione psicologica del collettivo pugliese, costretto a imbastire le trame necessarie per tentare di riequilibrare il risultato. Il bulgaro Hristov, dopo un'apprezzabile sortita individuale sull'out destro, ha scaricato sui piedi di Trovade il cui sinistro a giro si è rivelato impreciso (67°).

Gli ingressi di Longo (per un abulico Mastrippolito), Ungaro al posto di Gatto e Rafetraniaina in luogo di Zibert non hanno sortito gli effetti sperati. Un tirocross di Diallo da 40 metri l'unico grattacapo creato a Cavaganaro, portiere di riserva del Picerno subentrato a Pane (noie muscolari). Nei cinque minuti di recupero concessi dall'arbitro è accaduto poco o niente, se si eccettua qualche scaramuccia tra calciatori e componenti delle panchine delle contendenti con uno strascico, leggero, al triplice fischio.

Mercoledì (al "Ventura" salvo diverse indicazioni, non si sa ancora se con o senza Hristov) sfida alla Viterbese. Il Bisceglie, adesso, deve scampare ai tentativi di rimonta del Rende.

PICERNO-BISCEGLIE 1-0

Picerno (3-5-2): 22 Pane (dal 56° 12 Cavagnaro), 5 Pitarresi, 6 Ferrani, 9 Santaniello (dall'80° 18 Cecconi), 10 Kosovan, 11 Esposito (dall'80° 17 Nappello), 15 Lorenzini, 24 Melli (dall'80° 3 Vanacore), 25 Guerra, 26 Priola, 27 Vrdoljak. Allenatore: Domenico Giacomarro. A disposizione: 2 Mancini, 4 Fontana, 13 Zaffagnini, 14 Ruggieri, 16 Donnarumma, 28 Romizi, 32 Brumat, 33 Squillace.
Bisceglie (3-4-1-2): 1 Casadei, 2 Diallo, 4 Nacci, 6 Mastrippolito (dal 77° 17 Longo), 10 Gatto (dal 77° 24 Ungaro), 13 Ebagua (dal 69° 9 Montero), 20 Joao Silva, 25 Hristov, 29 Trovade, 30 Zibert (dal 77° 11 Rafetraniaina), 31 Petris. Allenatore: Gianfranco Mancini. A disposizione: 12 Messina, 8 Armeno, 14 Camporeale, 16 Abonckelet, 21 Turi, 23 Sierra, 27 Ferrante, 28 Tessadri.
Arbitro: Davide Moriconi di Roma.
Assistenti: Alessandro Maninetti di Lovere e Maicol Ferrari di Rovereto.
Rete: 63° Santaniello.
Note: spettatori 426 (22 ospiti), incasso non comunicato. Ammoniti: Mastrippolito (60°) per gioco scorretto, Nacci (93°) per gioco scorretto, Vanacore (95°) per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo: 6-1. Recupero: primo tempo un minuto; secondo tempo cinque minuti.
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