Un'azione del match Bisceglie-Viterbese. <span>Foto Sara Angiolino</span>
Un'azione del match Bisceglie-Viterbese. Foto Sara Angiolino
Calcio

Il Bisceglie cala nella ripresa, la Viterbese lo punisce

I nerazzurri incassano un gol evitabile a dieci minuti dal termine

Una batosta, sul piano psicologico. Il Bisceglie ha perso una partita che non avrebbe meritato di vincere ma di pareggiare sì, specie in considerazione della prestazione tutt'altro che irresistibile della Viterbese sul rettangolo del "Gustavo Ventura" appesantito dal fango. Lo scontro salvezza è stato deciso da un episodio, pagato a carissimo prezzo dal collettivo guidato da Rodolfo Vanoli. Le ripercussioni del tredicesimo stop in 22 incontri di campionato sono pesantissime: gli stellati sono sempre terzultimi ma a -4 dalle altre dirette concorrenti nella lotta per evitare i playout.

Lo 0-0 sarebbe stato il giusto epilogo di una partita poco gradevole, attraverso la quale le due avversarie hanno dimostrato per quali ragioni la loro situazione di classifica sia deficitaria. Meglio, specie nella ripresa, la formazione del presidente Camilli, affidata da alcuni giorni all'ex trainer della Virtus Francavilla Antonio Calabro, che avrà da lavorare eccome per tirare fuori dai guai una squadra composta da calciatori la cui poca dimestichezza con le abitudini e le vicende della bassa graduatoria è emersa in tutta la sua evidenza.

Il cantiere Bisceglie, messo nelle mani di un nuovo capomastro, è purtroppo lontano dal collocamento di quelle basi necessarie per correre verso una tranquilla salvezza. La squadra del patron Nicola Canonico dovrà lottare fino in fondo per mantenersi nella categoria. Le vicissitudini societarie del Matera potrebbero fornire un assist provvidenziale alle aspirazioni di salvezza del cast stellato.

L'esclusione di Ernesto Starita dall'undici iniziale ha costituito la novità più rilevante nel team di casa, disposto dal suo allenatore col 3-5-2. Debutto fra i pali per il giovane Cerofolini (uno dei migliori in campo); difesa con, da sinistra, Maestrelli, Zigrossi e Markic; Giacomarro mediano e reparto di centrocampo schierato con Giron e Risolo a sinistra, Parlati e Calandra a destra; coppia d'attacco formata dal talentuoso Cuppone e dal "cavallo di ritorno" Ivan Jovanovic. Viterbese col 4-4-2: assenze pesanti, nel pacchetto avanzato, quelle dello squalificato Pacilli e dell'influenzato Vandeputte. Pochissima gente sugli spalti di un "Gustavo Ventura" desolatamente vuoto.

La girata di Jovanovic (9°) e l'insidioso tirocross di Calandra (10°), sul quale proprio il serbo ha mancato di un soffio l'aggancio, le prime opportunità del confronto. I viaggianti hanno eseguito il piano partita tenendo il baricentro basso in un primo tempo di attesa, rischiando peraltro molto poco: bello ma impreciso il destro di controbalzo di Cuppone (alto, 23°), debole il rasoterra di Jovanovic (25°). Il sinistro senza pretese di Baldassin (27°) ha preceduto due uscite dell'estremo di casa su Saraniti (37°) e in mischia (39°), cartine tornasole di una certa difficoltà del Bisceglie nel tenere la linea per mettere gli attaccanti della Viterbese in fuorigioco come nel lavoro sulle palle inattive. Acuto stellato con l'incornata di Markic su cross di Giron da calcio piazzato (40°). Bravo Sini (subentrato a De Vito) nel chiudere su Cuppone lanciato a rete, di lievissima entità il contatto in area fra un calciatore di casa e Polidori (l'arbitro ha lasciato proseguire il gioco senza indugi).

Ripresa quasi del tutto priva di sussulti: tutto facile per Cerofolini sulla girata dell'ex Lecce Tsonev (56°), fuori bersaglio il colpo di testa di Polidori su cross di Mignanelli (57°). Il Bisceglie ha smesso di proporsi nonostante il passaggio al 3-4-3 a seguito dell'ingresso di Starita per Risolo: stellati troppo lunghi e reparti scollegati.

Solo un episodio avrebbe potuto schiodare una situazione cristallizzata e avviata a portare le due squadre sul pari a reti bianche fino al triplice fischio. Ripartenza della Viterbese sull'out sinistro e traversone basso intercettato con un braccio dal già ammonito Zigrossi: secondo giallo ed espulsione inevitabile. Bisceglie in dieci al 79° e calcio di punizione dal limite per i gialloblu: palla dentro per l'indisturbato Atanasov che ha preso il tempo giusto e per colpire di testa da pochi passi e trafiggere l'incolpevole portiere nerazzurro.

Il gol ha mandato in tilt un Bisceglie caratterialmente fragile: solo il talento di Cerofolini ha impedito agli ospiti di prendere il largo. Il numero uno nerazzurro ha risposto alla grande sulla botta di Palermo dai venti metri e si è opposto ai tentativi di Rinaldi e Ngissah sul susseguente tiro dalla bandierina. Clamoroso quanto sciupato dalla Viterbese in pieno recupero: Ngissah e Mignanelli hanno centrato la traversa nella stessa azione, il primo con un'incornata, il secondo con un destro a colpo sicuro. Ma lo 0-2 sarebbe stato davvero troppo ingiusto.

BISCEGLIE-VITERBESE 0-1

Bisceglie (3-5-2): 1 Cerofolini, 2 Calandra, 5 Markic, 8 Parlati, 11 Cuppone (dall'85° 9 Zohoki), 13 Maestrelli, 19 Risolo (dal 62° 10 Starita), 20 Jovanovic (dal 79° 6 Maccarrone), 23 Giacomarro, 26 Zigrossi, 28 Giron. Allenatore: Rodolfo Vanoli. A disposizione: 22 Vassallo, 3 Mastrilli, 4 Bottalico, 7 Dellino, 14 Camporeale, 18 Messina, 25 Casella, 27 Nidiaye, 29 Mosti.
Viterbese (4-4-2): 1 Thiam, 2 De Giorgi (dal 76° 17 Zerbin), 3 Atanasov, 5 Rinaldi, 9 Saraniti (dal 51° 7 Ngissah), 10 Palermo, 14 Baldassin, 18 Polidori, 19 Mignanelli, 27 De Vito (dal 39° 23 Sini), 32 Tsonev (dal 76° 4 Cenciarelli). Allenatore: Antonio Calabro. A disposizione: 12 Schaeprr, 22 Forte, 13 Milillo, 15 Messina, 16 Svidercoski, 24 Artioli, 25 Molinaro, 30 Damiani.
Arbitro: Mario Vigile di Cosenza.
Assistenti: Alessandro Lombardi di Castellammare di Stabia, Fernando Cantafio di Lamezia Terme.
Reti: 80° Atanasov.
Note: spettatori e incasso non comunicati. Ammoniti: 11° Zigrossi, 12° Palermo, 17° De Vito, 65° Atanasov, 86° Ngissah. Espulso Zigrossi al 77° per doppia ammonizione. Calci d'angolo: 3-4. Il tecnico del Bisceglie Vanoli è stato allontanato al 39° per proteste.
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