
Attualità
Carriera: «Ripensare gli stili di vita, altrimenti finiremo nel baratro»
Il presidente di Confcommercio manifesta a BisceglieViva tutte le sue preoccupazioni per la grave situazione economica
Bisceglie - martedì 11 ottobre 2022
8.16
Il caro bollette è una "spada di Damocle" che pende sulla testa di imprese e famiglie biscegliesi. Lo sa benissimo Leo Carriera, esponente di lungo corso della Confcommercio: il contatto diretto con la gente è una caratteristica del suo operato quotidiano, che gli consente di "tastare il polso" al tessuto socioeconomico. L'esito, purtroppo, è parecchio allarmante: «Di questo passo in tanti potrebbero decidere di chiudere i battenti il 31 dicembre» ha spiegato a BisceglieViva.
«I costi per l'energia risultano in alcuni casi quintuplicati e il conto è in arrivo proprio in queste settimane. Le speculazioni geopolitiche fanno il resto. Abbiamo bisogno di un intervento urgente, netto e risolutivo: se immaginare una riduzione degli orari di apertura delle attività può essere considerata una sconfitta, la loro definitiva interruzione assumerebbe i connotati del disastro» ha aggiunto.
Carriera ha rimarcato la capacità di resistenza dei commercianti e dei piccoli e medi imprenditori: «Hanno passato le forche caudine dell'emergenza Covid e adesso si ritrovano con le spese fisse spaventosamente incrementate, in un quadro generale nel quale gli aumenti gravano sulle famiglie e riducono ulteriormente i consumi. Una situazione incresciosa». Eppure ci sarebbe una via d'uscita: «Una data fondamentale è quella del 20 ottobre, quando l'Unione Europea discuterà finalmente dei costi dell'energia schizzati alle stelle. Non possiamo che augurarci soluzioni immediate e concrete».
Ridurre gli spechi, in tutti i sensi, è il leit motiv del momento: «I suggerimenti che Confcommercio ha sempre fornito nel corso degli anni al fine di ottimizzare i consumi, migliorare la capacità delle imprese di "fare magazzino" e compiere scelte funzionali alle esigenze del loro business si riveleranno preziosi in questa fase. Penso alle campagne lanciate per incentivare all'utilizzo della tecnologia led a basso consumo per l'illuminazione delle vetrine e delle attività. Gli operatori della ristorazione dovranno fare molta attenzione modulando i tempi di accensione delle apparecchiature e selezionando gli acquisti: buttare qualcosa sta diventando un "lusso"» ha evidenziato Carriera.
La stretta riguarderà anche il Natale: «Purtroppo ritengo sia necessario fare un passo indietro e tenere a bada le spese per l'energia elettrica. Rischiamo seriamente il baratro economico, è difficile restare ottimisti ma in questo momento non possiamo che sperare nell'intervento a più alti livelli del nuovo Governo, una volta insediatosi, e delle autorità europee» ha concluso.
«I costi per l'energia risultano in alcuni casi quintuplicati e il conto è in arrivo proprio in queste settimane. Le speculazioni geopolitiche fanno il resto. Abbiamo bisogno di un intervento urgente, netto e risolutivo: se immaginare una riduzione degli orari di apertura delle attività può essere considerata una sconfitta, la loro definitiva interruzione assumerebbe i connotati del disastro» ha aggiunto.
Carriera ha rimarcato la capacità di resistenza dei commercianti e dei piccoli e medi imprenditori: «Hanno passato le forche caudine dell'emergenza Covid e adesso si ritrovano con le spese fisse spaventosamente incrementate, in un quadro generale nel quale gli aumenti gravano sulle famiglie e riducono ulteriormente i consumi. Una situazione incresciosa». Eppure ci sarebbe una via d'uscita: «Una data fondamentale è quella del 20 ottobre, quando l'Unione Europea discuterà finalmente dei costi dell'energia schizzati alle stelle. Non possiamo che augurarci soluzioni immediate e concrete».
Ridurre gli spechi, in tutti i sensi, è il leit motiv del momento: «I suggerimenti che Confcommercio ha sempre fornito nel corso degli anni al fine di ottimizzare i consumi, migliorare la capacità delle imprese di "fare magazzino" e compiere scelte funzionali alle esigenze del loro business si riveleranno preziosi in questa fase. Penso alle campagne lanciate per incentivare all'utilizzo della tecnologia led a basso consumo per l'illuminazione delle vetrine e delle attività. Gli operatori della ristorazione dovranno fare molta attenzione modulando i tempi di accensione delle apparecchiature e selezionando gli acquisti: buttare qualcosa sta diventando un "lusso"» ha evidenziato Carriera.
La stretta riguarderà anche il Natale: «Purtroppo ritengo sia necessario fare un passo indietro e tenere a bada le spese per l'energia elettrica. Rischiamo seriamente il baratro economico, è difficile restare ottimisti ma in questo momento non possiamo che sperare nell'intervento a più alti livelli del nuovo Governo, una volta insediatosi, e delle autorità europee» ha concluso.