Bandiera della pace
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Politica

«Contro la guerra e sempre per la pace»

Intervento dell'ex assessore Pierino La Rossa, componente della direzione del Pd di Bisceglie

Pierino La Rossa, già assessore comunale alla pubblica istruzione e componente della direzione cittadina del Partito Democratico di Bisceglie, ha affidato alcune sue riflessioni personali ai lettori di BisceglieViva.

Il mondo, oggi, è attraversato da torbide tensioni e venti di guerra. Pensiamo all'Ucraina, invasa arbitrariamente dal disumano e crudele aggressore russo, all'Afghanistan, dove i talebani negano alle donne ogni libertà ed il diritto di frequentare le Università, all'Iran degli Aayatollah in cui le donne vengono torturate, incarcerate ed eliminate solo perché non coprono in toto il loro volto, ed i giovani impiccati perché semplicemente manifestano contro l'ottusità del regime islamico e la cruenta repressione anche di ragazzi minorenni, al Kosovo, dove sono riprese le frizioni con la Serbia, alla guerriglia sull'A1 di domenica 8 gennaio dove ultrà romanisti e napoletani se le sono date di santa ragione affrontandosi con coltelli, spranghe di ferro, raggi, petardi e sassi.

Una sorta di far west che ha messo a repentaglio la vita di persone estranee alla contesa, in Brasile migliaia di sostenitori dell'ex presidente Bolsonaro hanno invaso i tre palazzi del potere alla stessa stregua dei seguaci di Trump che un anno fa dettero l'assalto al Campidoglio americano. L'irriducibile Papa Francesco, che si batte ogni giorno per la pace, ha da tempo denunciato il rischio e la minaccia di una terza guerra mondiale "a spezzatino".

In Italia continua ad imperversare la pandemia da coronavirus, gli sconvolgenti cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova la resistenza delle popolazioni interessate. Le conseguenze sono catastrofiche per le alluvioni e bombe d'acqua, la siccità ed i terremoti, la crisi energetica, per via del ricatto russo e della voracità del Mercato di Amsterdam, ha determinato la corsa dei prezzi con rincari alle stelle (+216% per l'energia elettrica e +167% per il gas), che pesano sull'economia delle famiglie, ed un'inflazione record. Eppure l'ENI nell'anno scorso ha realizzato utili per più di 7 miliardi di euro.
Il Governo spagnolo, però ha ridotto l'Iva sul gas e sull'energia dal 21 al 5%.
Le scuole, a causa delle poche nascite, dell'evasione e della dispersione scolastica, rischiano di essere sempre più deserte anche perché una parte rilevante dei giovani non studia e non lavora.
Nell'anno 2021 c'è stato circa un milione di poveri in più. La conferma viene dalla Caritas, dalla Comunità di Sant'Egidio, dai frati francescani, dall'organizzazione "Pane quotidiano" e dal Cardinale Zuppi, Presidente della Cei, il quale sostiene che i poveri in Italia sono più di 5 milioni.
Alle ultime elezioni politiche del settembre scorso non hanno partecipato al voto ben 18 milioni di italiani, mentre il numero dei pensionati nello scorso anno ha superato ormai quello degli occupati.
Per le ragioni anzidette il Censis ha definito l'Italia un "Paese malinconico".
Sono questi segnali non positivi che creano ansie comprensibili e disagi psicologici. Ma non bisogna demordere, non dobbiamo mollare. Dobbiamo credere nel futuro con fiducia ed ottimismo. Gli italiani hanno sempre saputo reagire e superare i momenti di difficoltà economiche e finanziarie.
L'Italia è un Paese dalle molteplici risorse e virtù.
L'Italia è un Paese ricco di storia. Il nostro patrimonio culturale, artistico, paesaggistico e scientifico ha pochi eguali al mondo. Le nostre eccellenze nei diversi settori sono tante e sono orgoglio d'Italia nel mondo.

Vogliamo ricordare l'Italia dei dialetti e del Dolce Stil Novo, l'Italia del sommo Dante Alighieri, del Boccaccio e di Petrarca, l'Italia di Machiavelli e Guicciardini, l'Italia del Rinascimento, l'Italia della Riforma, l'Italia di Tasso e di Ariosto, l'Italia dell'Illuminismo e del Romanticismo, l'Italia di Manzoni e di Leopardi, l'Italia di Carducci e del Pascoli, l'Italia della Grande bellezza e dei suoi tesori artistici e monumentali, l'Italia di Michelangelo, di Leonardo da Vinci, del Caravaggio, di Giotto, di Raffaello, l'Italia di Tiziano e del Bernini e di tanti, tanti maestri autori di capolavori unici, l'Italia della musica, l'Italia di Verdi, Puccini, Mascagni, Rossini e tanti altri compositori, l'Italia di Toscanini, di Riccardo Muti e di Ennio Morricone, l'Italia della Callas, della Tebaldi e di Pavarotti, l'Italia dei premio Nobel (Grazia Deledda, Dario Fo, Quasimodo, Rubbia, Levi di Montalcini e Giorgio Parisi), l'Italia del cinema, del teatro e della commedia, l'Italia della moda e dell'artigianato.

Non possiamo non parlare dell'Italia del diritto romano, l'Italia dei diritti e dei doveri di Giuseppe Mazzini, l'Italia dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, l'Italia dei Medici, l'Italia del Risorgimento e dei suoi ardimentosi eroi, di Garibaldi e di Cavour, l'Italia di Porta Pia, l'Italia della resistenza e della liberazione dal nazifascismo, l'Italia della Costituzione repubblicana, l'Italia di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi con il manifesto di Ventotene, l'Italia di Sandro Pertini, di De Gasperi, di Aldo Moro e di Enrico Berlinguer e la questione morale, per non parlare dell'Italia dei diritti civili, dell'accoglienza, della solidarietà e del volontariato, dell'Italia dell'industria e dell'avvocato Giovanni Agnelli, nonché del pioniere nel campo dell'energia Enrico Mattei, l'Italia dell'antimafia, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Possiamo affermare con forza che, malgrado i nostri difetti e debolezze, l'Italia, per essere un Paese che "ripudia la guerra" e lavora per la pace a tutti i livelli e dove "si respira" a pieni polmoni aria di libertà e democrazia, può essere considerato tra i migliori e più vivibili Paesi al mondo. Pensiamo, quindi, a produrre di più ed a crescere, ed a non disprezzare il nostro Paese. Le cose che non vanno si possono correggere e superare con l'aiuto di tutti.
Siamo in pieno periodo di festività natalizie e non ci resta che pregare e coltivare la speranza.
Tutti vogliono e sperano nella fine della guerra, nel raggiungimento della pace, ma nessuno sa come.
Gli appelli dei leader mondiali restano purtroppo inascoltati. Persino quelli insistenti ed accorati di Papa Francesco.
Le piaghe d'Italia si chiamano droga, femminicidio, bullismo, cyberbullismo, rapine, raggiro di persone anziane e tante altre forme di violenza.
Come sarebbe bello se ognuno di noi approfittando della Natività tornasse ad essere bambino, ad essere più tollerante, più generoso, a pensare agli altri, specie agli ultimi, a quelli che soffrono, a quelli che hanno poco o non hanno niente, a quelli che sono fragili.
Se provassimo tutti insieme a regalare loro un sorriso e la speranza di una vita migliore faremmo male? La solidarietà è un gesto d'amore, è un dono del cuore che arriva al cuore degli altri. Indirizziamo quindi i nostri comportamenti in maniera costruttiva, con buon senso e rispetto, con civiltà ed etica. Auguriamoci che il nuovo anno sia bello, senza affanni e preoccupazioni, un anno di pace, di serenità e buona salute, con più opportunità di lavoro per i giovani e meno disuguaglianze sociali, senza razzismo e con più riguardo per l'ambiente.
Speriamo bene!
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