
Politica
Forza Italia attacca l’amministrazione Angarano: «Due città, quella vera e quella dei post su Facebook»
Il gruppo denuncia il divario tra la realtà cittadina e la narrazione dell’amministrazione
Bisceglie - martedì 24 giugno 2025
9.10 Comunicato Stampa
«C'è un problema di fondo, ed è semplice: qui a Bisceglie ci sono due città. Quella vera, dove la gente lavora, si lamenta, arranca, e poi c'è quella che vede il Sindaco e la sua giunta, che a forza di comunicati e post su Facebook sembrano convinti di vivere in un posto dove tutto funziona alla perfezione», si legge nella nota diffusa da Forza Italia. «E uno si chiede: "ma costoro dove vivono?"»
Il partito azzurro elenca una serie di criticità che, a suo dire, affliggono quotidianamente i cittadini: «Strade che sembrano tracciati da motocross, sporcizia in ogni dove, mercati dove il disagio è diventato routine, locali che resistono con il fiato corto, famiglie che cercano un parco dignitoso dove portare i propri bambini e si ritrovano in aree verdi trascurate, inaccessibili, o peggio inesistenti. Altro che città a misura di famiglia».
Il gruppo critica anche l'assenza di una programmazione estiva a pochi giorni dall'inizio ufficiale della stagione. «Siamo quasi a fine giugno, in qualsiasi città normale ci sono manifesti, locandine, programmi estivi pieni di eventi, di concerti, di cultura e spettacoli. Da noi? Il silenzio. Forse stanno ancora decidendo se far partire l'estate col solstizio o con l'autorizzazione di qualche dirigente».
Il riferimento all'edizione 2023 dell'estate biscegliese è netto: «Nel 2023 presentarono l'estate biscegliese con un titolo suggestivo, "La città invisibile". Beh, a distanza di un po' di tempo, possiamo dire che non era un nome. Era una profezia».
Critiche anche alla reazione della maggioranza alle voci di dissenso: «Ogni volta che qualcuno critica l'operato del Comune si offendono come se gli avessero rigato la macchina. Se vi sentite attaccati è perché sotto sotto lo sapete anche voi che le cose non vanno».
Il comunicato si chiude con un appello rivolto ai consiglieri di maggioranza: «Serve un pizzico di coscienza, quella che dice "basta, questa non è la città che vogliamo rappresentare". Alzatevi da quei banchi, ammettete che l'errore è stato palese, che questo modo di amministrare è fallimentare, e sedetevi finalmente dalla parte di chi ha il coraggio di vedere la città per com'è, non per come ve la raccontano nelle chat di maggioranza». E infine: «Non lo chiamate coraggio. Chiamatelo rispetto. Per Bisceglie, per chi ci vive, e per voi stessi».
Il partito azzurro elenca una serie di criticità che, a suo dire, affliggono quotidianamente i cittadini: «Strade che sembrano tracciati da motocross, sporcizia in ogni dove, mercati dove il disagio è diventato routine, locali che resistono con il fiato corto, famiglie che cercano un parco dignitoso dove portare i propri bambini e si ritrovano in aree verdi trascurate, inaccessibili, o peggio inesistenti. Altro che città a misura di famiglia».
Il gruppo critica anche l'assenza di una programmazione estiva a pochi giorni dall'inizio ufficiale della stagione. «Siamo quasi a fine giugno, in qualsiasi città normale ci sono manifesti, locandine, programmi estivi pieni di eventi, di concerti, di cultura e spettacoli. Da noi? Il silenzio. Forse stanno ancora decidendo se far partire l'estate col solstizio o con l'autorizzazione di qualche dirigente».
Il riferimento all'edizione 2023 dell'estate biscegliese è netto: «Nel 2023 presentarono l'estate biscegliese con un titolo suggestivo, "La città invisibile". Beh, a distanza di un po' di tempo, possiamo dire che non era un nome. Era una profezia».
Critiche anche alla reazione della maggioranza alle voci di dissenso: «Ogni volta che qualcuno critica l'operato del Comune si offendono come se gli avessero rigato la macchina. Se vi sentite attaccati è perché sotto sotto lo sapete anche voi che le cose non vanno».
Il comunicato si chiude con un appello rivolto ai consiglieri di maggioranza: «Serve un pizzico di coscienza, quella che dice "basta, questa non è la città che vogliamo rappresentare". Alzatevi da quei banchi, ammettete che l'errore è stato palese, che questo modo di amministrare è fallimentare, e sedetevi finalmente dalla parte di chi ha il coraggio di vedere la città per com'è, non per come ve la raccontano nelle chat di maggioranza». E infine: «Non lo chiamate coraggio. Chiamatelo rispetto. Per Bisceglie, per chi ci vive, e per voi stessi».