
Politica
Francesco Spina: «A Bisceglie ruoli confusi tra politica, imprese e istituzioni»
La nota del consigliere comunale di opposizione
Bisceglie - mercoledì 13 agosto 2025
18.32 Comunicato Stampa
Il consigliere comunale di opposizione Francesco Spina lancia un duro attacco al sistema politico-amministrativo cittadino, denunciando quella che definisce «una commistione senza precedenti» tra politica, imprenditoria e rappresentanti istituzionali.
«In queste ore – afferma Spina – si stanno verificando cose stranissime in città: nel sistema politico-istituzionale-economico che governa Bisceglie, la cosa più straordinaria, forse unica in tale forma in Italia, è che i ruoli tra politici, imprenditori e rappresentanti istituzionali vari sono interscambiabili. Il cittadino, quando parla con loro, non può mai capire se parla con il politico, con l'imprenditore o con il rappresentante di qualche istituzione. Il tono è lo stesso, gli argomenti propagandistici sono gli stessi e il fatto che siedano tutti alla stessa "tavola" viene ostentato in ogni forma, come se fosse un fatto normale».
Per Spina, «alla faccia di ogni conflitto di interessi e della separazione dei ruoli tra controllori e controllati, questo sistema di governo così arrogante e sfacciato ha solo un limite: che i cittadini, che dovrebbero essere protetti e tutelati, sono soltanto l'ultima ruota del carro, completamente dimenticati».
Il consigliere denuncia un'amministrazione «autoreferenziale, che non tutela più interessi pubblici, ma alimenta interessi affaristici ed egoistici degli appartenenti al "sistema"», trasformando Bisceglie «in un onoreficenzificio e in un ente di gestione di interessi economici di pochi».
Spina parla di una città che «sta agonizzando lentamente, mentre il sistema continua a festeggiare e pasteggiare, e i tre quarti dei cittadini soffrono di stenti, tasse e tributi, con attività che chiudono o programmano di chiudere a breve».
Da qui l'appello alla «parte libera della città» perché «con il proprio impegno civico o politico contribuisca al ripristino delle regole di convivenza previste dalla Costituzione e dalle leggi repubblicane».
«La politica sana – conclude Spina – si riappropri della dignità della sua nobile storia e riprenda la giusta e legittima centralità dei processi decisionali di crescita e progresso della comunità, per il bene soprattutto delle future generazioni, destinate a diventare, di questo passo, inconsapevoli vittime di questo sterile "sistema" di potere. Coraggio!».
«In queste ore – afferma Spina – si stanno verificando cose stranissime in città: nel sistema politico-istituzionale-economico che governa Bisceglie, la cosa più straordinaria, forse unica in tale forma in Italia, è che i ruoli tra politici, imprenditori e rappresentanti istituzionali vari sono interscambiabili. Il cittadino, quando parla con loro, non può mai capire se parla con il politico, con l'imprenditore o con il rappresentante di qualche istituzione. Il tono è lo stesso, gli argomenti propagandistici sono gli stessi e il fatto che siedano tutti alla stessa "tavola" viene ostentato in ogni forma, come se fosse un fatto normale».
Per Spina, «alla faccia di ogni conflitto di interessi e della separazione dei ruoli tra controllori e controllati, questo sistema di governo così arrogante e sfacciato ha solo un limite: che i cittadini, che dovrebbero essere protetti e tutelati, sono soltanto l'ultima ruota del carro, completamente dimenticati».
Il consigliere denuncia un'amministrazione «autoreferenziale, che non tutela più interessi pubblici, ma alimenta interessi affaristici ed egoistici degli appartenenti al "sistema"», trasformando Bisceglie «in un onoreficenzificio e in un ente di gestione di interessi economici di pochi».
Spina parla di una città che «sta agonizzando lentamente, mentre il sistema continua a festeggiare e pasteggiare, e i tre quarti dei cittadini soffrono di stenti, tasse e tributi, con attività che chiudono o programmano di chiudere a breve».
Da qui l'appello alla «parte libera della città» perché «con il proprio impegno civico o politico contribuisca al ripristino delle regole di convivenza previste dalla Costituzione e dalle leggi repubblicane».
«La politica sana – conclude Spina – si riappropri della dignità della sua nobile storia e riprenda la giusta e legittima centralità dei processi decisionali di crescita e progresso della comunità, per il bene soprattutto delle future generazioni, destinate a diventare, di questo passo, inconsapevoli vittime di questo sterile "sistema" di potere. Coraggio!».