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Il Teatro del gusto vince la seconda edizione de "La Migliore Assassina" - LE FOTO
«La risposta del pubblico biscegliese è andata oltre ogni più rosea aspettativa, ora testa alla prossima edizione»le parole di Sandro Romano
Bisceglie - lunedì 22 dicembre 2025
16.00
È il Teatro del Gusto di Altamura a conquistare il premio della seconda edizione de "La Migliore Assassina". Gli chef Graziano Gallo e Vito Castellano hanno ricevuto il premio a conclusione dell'evento tenutosi domenica 21 dicembre in piazza Vittorio Emanuele. Altissimo il livello della competizione, con ben sei finalisti: La Soddisfazione di Bari, Quintessenza Caffetteria di Modugno, Matiti Pasta Bistrot di Bari, La Svolta di Bari e BeWith di Bitetto.
Durante la serata anche l'annuncio ufficiale del recentissimo riconoscimento degli spaghetti all'assassina come PAT – Prodotto Agroalimentare Tradizionale Pugliese alla presenza dello chef Giuseppe Frizzale, del giornalista gastronomo Sandro Romano e del Sindaco Angelantonio Angarano. A partecipare all'evento con un cooking show anche gli chef biscegliesi Antonio Sorice e Onofrio Magarelli che hanno coinvolto il pubblico con la loro tecnica e maestria.
«La risposta del pubblico biscegliese è andata oltre ogni più rosea aspettativa. La gara ha catalizzato l'attenzione del pubblico che ha assistito a tutte le fasi della gara tifando e ha atteso fino alla proclamazione dei vincitori - ha dichiarato Romano, presidente di giuria, a margine dell'evento -. Questa edizione si è distinta dalla precedente per il numero dei partecipanti in crescita, a dimostrazione di un interesse sempre maggiore. Inoltre la gara dello scorso anno, alla prima edizione era un'incognita per tutti, mentre quest'anno si sapeva bene che i ristoranti in gara ne avrebbero avuto un vantaggio in termini di visibilità e tutti hanno partecipato con piacere, voglia di confrontarsi e sano spirito di competizione, impegnandosi al massimo».
Sentiti i ringraziamenti a chi ha permesso la realizzazione dell'evento: «Sento di esprimere grande gratitudine anche verso l'amministrazione comunale di Bisceglie per il supporto e quella di Capurso per la realizzazione delle semifinali, amministrazioni che hanno creduto al successo dell'evento, certificato da parecchie migliaia di spettatori presenti nelle 3 giornate di gara. Un grazie speciale a Lino e Pina Francavilla, figli dell'inventore dell'assassina Enzo Francavilla - ricordato in più occasioni durante la gara - per aver partecipato con entusiasmo e commozione, certificando così la qualità dell'iniziativa».
Parole di gioia e gratitudine anche da parte del vincitore: «Grazie a chi ha creduto in me, a chi mi ha sostenuto nei momenti duri e a chi ha condiviso ogni sacrificio. Grazie a tutti i miei ragazzi, grazie alla mia splendida famiglia. È stata una vittoria che parte da lontano. Ci abbiamo creduto sin dall'inizio. Abbiamo perseverato, non abbiamo mai mollato, neanche nei momenti più complicati. Oggi ci godiamo questo momento ma continuiamo a lavorare duramente ogni giorno per migliorarci. Lo spirito rimane lo stesso: ogni volta che ci ordinano un'assassina il nostro impegno è sempre massimo come fosse la prima! Ringrazio infine la splendida organizzazione che ci ha dato questa splendida opportunità e che consente a questo Piatto di farsi conoscere sempre più! Alla prossima dunque, Il delitto è servito!».
A giudicare la validità dei diversi piatti la giuria composta da ben 11 membri che ha assegnato l'ambito riconoscimento della migliore assassina in base a parametri ben precisi: dalla cremosità del sugo, ben caramellato sino al livello di piccantezza e di rosolatura e non bruciatura.
Adesso testa alla prossima edizione: «È troppo presto per poter dire cosa c'è in serbo per la prossima edizione. Io, da presidente di giuria, posso dire di aver visto un lavoro professionale da parte di tutto lo staff organizzativo. Conosco bene il gruppo di lavoro e so che, sicuramente, avranno modo di confrontarsi e migliorare ulteriormente per la terza edizione. Da parte mia mi impegnerò per avere sempre giudici di livello che garantiscano, con la loro competenza, la regolarità del risultato».
Durante la serata anche l'annuncio ufficiale del recentissimo riconoscimento degli spaghetti all'assassina come PAT – Prodotto Agroalimentare Tradizionale Pugliese alla presenza dello chef Giuseppe Frizzale, del giornalista gastronomo Sandro Romano e del Sindaco Angelantonio Angarano. A partecipare all'evento con un cooking show anche gli chef biscegliesi Antonio Sorice e Onofrio Magarelli che hanno coinvolto il pubblico con la loro tecnica e maestria.
«La risposta del pubblico biscegliese è andata oltre ogni più rosea aspettativa. La gara ha catalizzato l'attenzione del pubblico che ha assistito a tutte le fasi della gara tifando e ha atteso fino alla proclamazione dei vincitori - ha dichiarato Romano, presidente di giuria, a margine dell'evento -. Questa edizione si è distinta dalla precedente per il numero dei partecipanti in crescita, a dimostrazione di un interesse sempre maggiore. Inoltre la gara dello scorso anno, alla prima edizione era un'incognita per tutti, mentre quest'anno si sapeva bene che i ristoranti in gara ne avrebbero avuto un vantaggio in termini di visibilità e tutti hanno partecipato con piacere, voglia di confrontarsi e sano spirito di competizione, impegnandosi al massimo».
Sentiti i ringraziamenti a chi ha permesso la realizzazione dell'evento: «Sento di esprimere grande gratitudine anche verso l'amministrazione comunale di Bisceglie per il supporto e quella di Capurso per la realizzazione delle semifinali, amministrazioni che hanno creduto al successo dell'evento, certificato da parecchie migliaia di spettatori presenti nelle 3 giornate di gara. Un grazie speciale a Lino e Pina Francavilla, figli dell'inventore dell'assassina Enzo Francavilla - ricordato in più occasioni durante la gara - per aver partecipato con entusiasmo e commozione, certificando così la qualità dell'iniziativa».
Parole di gioia e gratitudine anche da parte del vincitore: «Grazie a chi ha creduto in me, a chi mi ha sostenuto nei momenti duri e a chi ha condiviso ogni sacrificio. Grazie a tutti i miei ragazzi, grazie alla mia splendida famiglia. È stata una vittoria che parte da lontano. Ci abbiamo creduto sin dall'inizio. Abbiamo perseverato, non abbiamo mai mollato, neanche nei momenti più complicati. Oggi ci godiamo questo momento ma continuiamo a lavorare duramente ogni giorno per migliorarci. Lo spirito rimane lo stesso: ogni volta che ci ordinano un'assassina il nostro impegno è sempre massimo come fosse la prima! Ringrazio infine la splendida organizzazione che ci ha dato questa splendida opportunità e che consente a questo Piatto di farsi conoscere sempre più! Alla prossima dunque, Il delitto è servito!».
A giudicare la validità dei diversi piatti la giuria composta da ben 11 membri che ha assegnato l'ambito riconoscimento della migliore assassina in base a parametri ben precisi: dalla cremosità del sugo, ben caramellato sino al livello di piccantezza e di rosolatura e non bruciatura.
Adesso testa alla prossima edizione: «È troppo presto per poter dire cosa c'è in serbo per la prossima edizione. Io, da presidente di giuria, posso dire di aver visto un lavoro professionale da parte di tutto lo staff organizzativo. Conosco bene il gruppo di lavoro e so che, sicuramente, avranno modo di confrontarsi e migliorare ulteriormente per la terza edizione. Da parte mia mi impegnerò per avere sempre giudici di livello che garantiscano, con la loro competenza, la regolarità del risultato».

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