
Attualità
Mercato settimanale, sul tavolo le ipotesi di riapertura
Percorso più complicato rispetto a quello che ha consentito la riattivazione della piazza del pesce
Bisceglie - mercoledì 22 aprile 2020
Il percorso sarà tortuoso e potrebbe rendersi necessario più tempo rispetto al periodo intercorso tra la chiusura e la riattivazione dell'area mercatale di corso Umberto I, che consta in particolare della piazza del pesce. Il mercato settimanale, a Bisceglie, dovrà riaprire prima o poi: ragione per cui sono al vaglio le diverse ipotesi di organizzazione e contingentamento degli accessi.
La questione è molto delicata, considerato l'elevato numero di operatori e di utenti che il martedì mattina sono presenti per le vie del rione Seminario adibite da 20 anni all'appuntamento settimanale biscegliese. Scongiurare gli assembramenti sarà possibile, naturalmente, a condizione di modificare in modo profondo la dislocazione delle postazioni e disciplinare gli ingressi.
Il completamento della nuova area mercatale di via San Martino, definita, recintata e decisamente più gestibile, costituirebbe la soluzione ideale, specie in questa fase. Bisognerà agire, nell'attesa, su una situazione logistica molto più complicata nella quale è difficile immaginare un distanziamento sociale efficace tra i vari posteggi che non preveda un incremento degli spazi destinati al mercato o, peggio, l'alternanza tra gli operatori (che però pregiudicherebbe l'idea di "settimanalizzazione").
È evidente, insomma, che nulla sarà come prima, almeno nell'immediato.
La questione è molto delicata, considerato l'elevato numero di operatori e di utenti che il martedì mattina sono presenti per le vie del rione Seminario adibite da 20 anni all'appuntamento settimanale biscegliese. Scongiurare gli assembramenti sarà possibile, naturalmente, a condizione di modificare in modo profondo la dislocazione delle postazioni e disciplinare gli ingressi.
Il completamento della nuova area mercatale di via San Martino, definita, recintata e decisamente più gestibile, costituirebbe la soluzione ideale, specie in questa fase. Bisognerà agire, nell'attesa, su una situazione logistica molto più complicata nella quale è difficile immaginare un distanziamento sociale efficace tra i vari posteggi che non preveda un incremento degli spazi destinati al mercato o, peggio, l'alternanza tra gli operatori (che però pregiudicherebbe l'idea di "settimanalizzazione").
È evidente, insomma, che nulla sarà come prima, almeno nell'immediato.