Le parole di Sherazade
"Lupo di mare", La Madonna di Ripalta
Leggi la favola di Liliana Salerno
martedì 20 dicembre 2022
7.47
Di Nero vestita, l'Antica Vestale parlava con le onde del Mare; con le Voci, Notturne, del Vento, e piangeva Lacrime, che Nessuno, eccettuato il Mare, aveva mai ascoltato.
Lacrime per i figli piccoli da Sfamare, per l'Avvenire plumbeo come il Cielo, nella Tempesta che stava vivendo.
Era sola a viverla, quella Tempesta.
Tempesta d'Amore, di sorda gelosia, d'acquisizione d'Amor proprio!
Decise in fretta il da farsi!
Asciugò le Lacrime, girò le Spalle al Mare e ai suoi gabbiani, e, gambe in spalla tornò in casa, ad indossare il Domino di seta Nera che l'avrebbe protetta dagli occhi indiscreti, del Mondo.
Uscì di casa in incognito, recando, fra le pieghe della Veste il Bastone del Marito Assente, come troppe spesso la sera.
Sapeva bene dove fosse, ma non lo aveva saputo da Lui.
Come chi ben sa ascoltare i dolori degli altri e ha sempre portato consolazione, la Madonna di Ripalta aveva avuto sentore della serata da Ballo nell'Antica Villa di *****, in cui il marito in caccia di Adulteri Svaghi, si era recato per Tempo.
Arrivò in carrozza nel Viale, ma discese in pieno silenzio, e, coperto il Viso con una maschera veneziana, si recò all'Ingresso, mostrando la propria eccezionale Bellezza.
Sfuggite dalla seta, infatti mostrava ciocche ricciole color Tiziano, incapaci di restare prigioniere.
L'Altezza, il Portamento ed il saluto in incognito, le permisero di entrare nel Palazzo, col permesso dei Lacchè. Percorse l'intero corridoio,
Fra Lumi, Stucchi e quadri antichi, per sfociare in salotto, in cui, vorticavano Figure Danzanti.
Era febbraio del 1850.
Attese un attimo, prima che un anonimo gentiluomo la invitasse a danzare, poi, si tuffò con Lui in una quadriglia vorticosa.
Pur attenta a non sbagliare i passi, con lo sguardo cercava altro;
Quando, terminata la danza, una voce nota le chiese di danzare il valtzer che i musicisti stavano accennando.
Danzarono insieme sulle note romantiche di Danubio Blu… e poi nel Valtzer Viennese
E altre danze vorticanti.
Tutti ormai guardavano ammirati il Nero Domino e la Bellezza austera, Ottocentesca, del Suo Compagno, pur ignorando l'Identità di entrambi.
Quando la Musica terminò, dalle Pieghe del Domino mostrò al compagno la lama estraibile del Suo Bastone.
L'Uomo sbiancò d'un Tratto, poi esclamò: "Maria, andiamo a casa!!!"
Le tolse l'Arma dalle Mani, le sfilò delicatamente la Maschera, e la baciò sulle Labbra, per cui, lei, ricambiando il Bacio, si lasciò accompagnare, serena in volto, fino a casa, al Focolare Matrimoniale.
Il giorno seguente era Domenica, e, con il coniuge, la Madonna di Ripalta, come Pescatori e Contadini, che, ben accolti, ascoltati e guariti, la chiamavano, si recò a Messa col Marito, pronta a confessare un tentativo di Uccidere, col Compagno, la Ragione della Sua Efferata gelosia.
Percorsero insieme il "Corridoio centrale", tra gli sguardi ammirati delle Perpetue della
Chiesa del Paese, e, giunti di fronte a Dio, rinnovarono la Promessa giurata di assoluta
Fedeltà Reciproca, tra gli sguardi ammirati delle Perpetue e Bigotte che l'avevano spacciata per cornuta.
Il Cielo Premiò il Coraggio di una donna, disposta ad Uccidere, pur di non perdere l'Amore del Marito.
Erano altri tempi!
Adesso le Famiglie Arcaiche non esistono più.
Non ci sono Bastoni con la lama estraibile,
...e non ci sono più Madonne Bellissime,
Come Mantide religiosa, pronte ad Uccidere l'Oggetto del Proprio Immenso, Passionale, Pericoloso
AMORE
Lacrime per i figli piccoli da Sfamare, per l'Avvenire plumbeo come il Cielo, nella Tempesta che stava vivendo.
Era sola a viverla, quella Tempesta.
Tempesta d'Amore, di sorda gelosia, d'acquisizione d'Amor proprio!
Decise in fretta il da farsi!
Asciugò le Lacrime, girò le Spalle al Mare e ai suoi gabbiani, e, gambe in spalla tornò in casa, ad indossare il Domino di seta Nera che l'avrebbe protetta dagli occhi indiscreti, del Mondo.
Uscì di casa in incognito, recando, fra le pieghe della Veste il Bastone del Marito Assente, come troppe spesso la sera.
Sapeva bene dove fosse, ma non lo aveva saputo da Lui.
Come chi ben sa ascoltare i dolori degli altri e ha sempre portato consolazione, la Madonna di Ripalta aveva avuto sentore della serata da Ballo nell'Antica Villa di *****, in cui il marito in caccia di Adulteri Svaghi, si era recato per Tempo.
Arrivò in carrozza nel Viale, ma discese in pieno silenzio, e, coperto il Viso con una maschera veneziana, si recò all'Ingresso, mostrando la propria eccezionale Bellezza.
Sfuggite dalla seta, infatti mostrava ciocche ricciole color Tiziano, incapaci di restare prigioniere.
L'Altezza, il Portamento ed il saluto in incognito, le permisero di entrare nel Palazzo, col permesso dei Lacchè. Percorse l'intero corridoio,
Fra Lumi, Stucchi e quadri antichi, per sfociare in salotto, in cui, vorticavano Figure Danzanti.
Era febbraio del 1850.
Attese un attimo, prima che un anonimo gentiluomo la invitasse a danzare, poi, si tuffò con Lui in una quadriglia vorticosa.
Pur attenta a non sbagliare i passi, con lo sguardo cercava altro;
Quando, terminata la danza, una voce nota le chiese di danzare il valtzer che i musicisti stavano accennando.
Danzarono insieme sulle note romantiche di Danubio Blu… e poi nel Valtzer Viennese
E altre danze vorticanti.
Tutti ormai guardavano ammirati il Nero Domino e la Bellezza austera, Ottocentesca, del Suo Compagno, pur ignorando l'Identità di entrambi.
Quando la Musica terminò, dalle Pieghe del Domino mostrò al compagno la lama estraibile del Suo Bastone.
L'Uomo sbiancò d'un Tratto, poi esclamò: "Maria, andiamo a casa!!!"
Le tolse l'Arma dalle Mani, le sfilò delicatamente la Maschera, e la baciò sulle Labbra, per cui, lei, ricambiando il Bacio, si lasciò accompagnare, serena in volto, fino a casa, al Focolare Matrimoniale.
Il giorno seguente era Domenica, e, con il coniuge, la Madonna di Ripalta, come Pescatori e Contadini, che, ben accolti, ascoltati e guariti, la chiamavano, si recò a Messa col Marito, pronta a confessare un tentativo di Uccidere, col Compagno, la Ragione della Sua Efferata gelosia.
Percorsero insieme il "Corridoio centrale", tra gli sguardi ammirati delle Perpetue della
Chiesa del Paese, e, giunti di fronte a Dio, rinnovarono la Promessa giurata di assoluta
Fedeltà Reciproca, tra gli sguardi ammirati delle Perpetue e Bigotte che l'avevano spacciata per cornuta.
Il Cielo Premiò il Coraggio di una donna, disposta ad Uccidere, pur di non perdere l'Amore del Marito.
Erano altri tempi!
Adesso le Famiglie Arcaiche non esistono più.
Non ci sono Bastoni con la lama estraibile,
...e non ci sono più Madonne Bellissime,
Come Mantide religiosa, pronte ad Uccidere l'Oggetto del Proprio Immenso, Passionale, Pericoloso
AMORE