
Rugby
Rugby, Federica Livan: «Atmosfera incredibile, lavoro per arrivare più in alto»
Il talento in forza al Bisceglie Rugby racconta la sua esperienza in maglia Azzurra
Bisceglie - lunedì 1 dicembre 2025
13.57
Il Bisceglie Rugby festeggia la prima convocazione in Nazionale di una sua tesserata. Federica Livan dal 21 al 23 novembre in quel di Ancona ha fatto parte delle convocate dalla compagine Azzurra Under 18.
Un colpo di fulmine tra la Livan, classe 2008, e la disciplina è avvenuto grazie al progetto "Rugby per tutti" realizzato dai prof. D'Urso e Amoroso dell'Istituto Comprensivo "San Giovanni Bosco-Battisti-Ferraris" di Bisceglie. Da quell'aprile 2021 Federica ha cominciato il suo percorso.
«Questa convocazione è stata la prova che tutto quello che ho fatto finora, tra allenamenti e giornate in cui tornavo a casa distrutta, non è stato inutile – dichiara – ma ero anche molto contenta, perché significava che avevo dato tanto e ne sono fiera. Quando ho letto il mio nome, ho provato una sensazione difficile da spiegare: orgoglio, felicità, ma anche un pò di incredulità. È come se qualcuno avesse visto veramente quello che porto dentro ogni volta che entro in campo. Per me è stato un momento enorme, che mi ha fatto capire che sto iniziando a raccogliere quello che ho seminato e quello che sto seminando, questa esperienza mi spinge a dare sempre di più».
Livan e le altre ragazze hanno vissuto l'esperienza in terra marchigiana agli ordini di Elisa Facchini, Capo allenatrice della Nazionale Under 18 femminile, «L'atmosfera che ho vissuto è stata incredibile. C'era professionalità e passione – ricorda – ma anche ambizione e voglia di lavorare. L'impatto è stato forte: ritmi alti, concentrazione, intensità, e la consapevolezza che ogni minuto era un'occasione per dimostrare che meritavo di essere lì. È stata un'esperienza che ti cambia dentro, che ti fa venire voglia di tornare in campo subito, perché ti accende ancora di più».
Un momento di crescita notevole sotto tutti i punti di vista per il talento del Bisceglie Rugby, «A livello personale penso di dover lavorare soprattutto sulla gestione mentale. A volte lascio che l'emozione o l'eccessiva autocritica mi frenino – sottolinea – e in quei momenti devo imparare a respirare, fidarmi davvero di ciò che so fare e mantenere la mente lucida. Voglio diventare più sicura e trasformare tutti quegli aspetti negativi in spinta per dare sempre di più. E poi ci sono tanti aspetti tecnici che voglio e devo migliorare, perché so che ogni dettaglio può fare la differenza».
Per Federica Livan è solo l'inizio di una avventura che ci si augura possa essere scintillante, un percorso che inevitabilmente si intreccia con quello del Bisceglie Rugby, «A medio termine voglio continuare a meritarmi ogni occasione che mi verrà data. Voglio crescere, diventare una giocatrice più completa, più matura, più sicura. A lungo termine arrivare in alto, il più in alto possibile, e magari un giorno vestire la maglia della Nazionale maggiore. Ma oltre ai risultati, quello che voglio davvero è continuare a sentire questa passione, svegliarmi ogni giorno sapendo che sto costruendo una versione di me stessa di cui un giorno sarò orgogliosa».
Un colpo di fulmine tra la Livan, classe 2008, e la disciplina è avvenuto grazie al progetto "Rugby per tutti" realizzato dai prof. D'Urso e Amoroso dell'Istituto Comprensivo "San Giovanni Bosco-Battisti-Ferraris" di Bisceglie. Da quell'aprile 2021 Federica ha cominciato il suo percorso.
«Questa convocazione è stata la prova che tutto quello che ho fatto finora, tra allenamenti e giornate in cui tornavo a casa distrutta, non è stato inutile – dichiara – ma ero anche molto contenta, perché significava che avevo dato tanto e ne sono fiera. Quando ho letto il mio nome, ho provato una sensazione difficile da spiegare: orgoglio, felicità, ma anche un pò di incredulità. È come se qualcuno avesse visto veramente quello che porto dentro ogni volta che entro in campo. Per me è stato un momento enorme, che mi ha fatto capire che sto iniziando a raccogliere quello che ho seminato e quello che sto seminando, questa esperienza mi spinge a dare sempre di più».
Livan e le altre ragazze hanno vissuto l'esperienza in terra marchigiana agli ordini di Elisa Facchini, Capo allenatrice della Nazionale Under 18 femminile, «L'atmosfera che ho vissuto è stata incredibile. C'era professionalità e passione – ricorda – ma anche ambizione e voglia di lavorare. L'impatto è stato forte: ritmi alti, concentrazione, intensità, e la consapevolezza che ogni minuto era un'occasione per dimostrare che meritavo di essere lì. È stata un'esperienza che ti cambia dentro, che ti fa venire voglia di tornare in campo subito, perché ti accende ancora di più».
Un momento di crescita notevole sotto tutti i punti di vista per il talento del Bisceglie Rugby, «A livello personale penso di dover lavorare soprattutto sulla gestione mentale. A volte lascio che l'emozione o l'eccessiva autocritica mi frenino – sottolinea – e in quei momenti devo imparare a respirare, fidarmi davvero di ciò che so fare e mantenere la mente lucida. Voglio diventare più sicura e trasformare tutti quegli aspetti negativi in spinta per dare sempre di più. E poi ci sono tanti aspetti tecnici che voglio e devo migliorare, perché so che ogni dettaglio può fare la differenza».
Per Federica Livan è solo l'inizio di una avventura che ci si augura possa essere scintillante, un percorso che inevitabilmente si intreccia con quello del Bisceglie Rugby, «A medio termine voglio continuare a meritarmi ogni occasione che mi verrà data. Voglio crescere, diventare una giocatrice più completa, più matura, più sicura. A lungo termine arrivare in alto, il più in alto possibile, e magari un giorno vestire la maglia della Nazionale maggiore. Ma oltre ai risultati, quello che voglio davvero è continuare a sentire questa passione, svegliarmi ogni giorno sapendo che sto costruendo una versione di me stessa di cui un giorno sarò orgogliosa».
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