
Attualità
Presidente Emiliano: «Dispongo interruzione di ogni di rapporto con rappresentanti del Governo Netanyahu»
La dichiarazione nella serata di giovedì 29 maggio in ragione del genocidio del popolo palestinese in corso nella Striscia di Gaza
Bisceglie - venerdì 30 maggio 2025
12.15
«Ho appena invitato a tutti i dirigenti e dipendenti della Regione Puglia, delle sue Agenzie e delle società partecipate questa disposizione: a causa del genocidio di inermi palestinesi in atto da parte del Governo Netanyahu, da oggi dispongo l'interruzione di ogni rapporto di qualunque natura con i rappresentanti istituzionali del suddetto Governo». Queste la forte dichiarazione del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che, in un video sui suoi social postato nella serata di giovedì 29 maggio, segna un primato di umanità in Italia: la Puglia è infatti la prima regione ad esprimersi in maniera così categorica circa il genocidio in corso ai danni del popolo palestinese nella striscia di Gaza.
«L'interruzione di ogni tipologia di rapporto dovrà avvenire anche nei confronti di tutti quei soggetti riconducibili al Governo di Netanyahu che non siano apertamente e dichiaratamente motivati dalla volontà di organizzare iniziative per far cessare il massacro dei palestinesi nella striscia di Gaza - prosegue Emiliano nel breve video -. Questa è una posizione che viene assunta nei confronti del governo Netanyahu, non del popolo israeliano. Sono infatti tantissimi israeliani ed ebrei di tutto il mondo che stanno condannando il Governo Netanyahu e che si augurano che il massacro cessi».
Le disposizioni del Governatore della Regione Puglia arrivano a pochi giorni dal flash mob sui fatti a Gaza in cui alcuni consiglieri e consigliere di maggioranza, Pd, Azione e 5stelle hanno esposto all'esterno del Palazzo della Regione bandiere palestinesi e un lenzuolo bianco, a rappresentare simbolicamente i sudari in cui molti dei cadaveri dei bambini palestinesi vengono avvolti. L'attivazione era propedeutica alla proposta di mozione in Consiglio regionale per chiedere lo stop alla collaborazione con Israele, a progetti di cooperazione e progettualità con aziende israeliane, centri di ricerca, mondo accademico israeliano fino ad un netto cambio di rotta del Governo Netanyahu.
Pochi giorni, inoltre, fa proprio il Presidente Emiliano scriveva sui suoi social: «L'amarezza per l'irresponsabilità e il cinismo con i quali Netanyahu procede in un attacco crudele contro l'intera popolazione palestinese, esponendo peraltro i suoi connazionali e gli ebrei del mondo ad un enorme pericolo, ci obbliga a condannare, senza alcuna attenuante, l'orribile strage di civili a Gaza, cinicamente eseguita con mezzi militari sproporzionati e violando tutti i diritti umani di una inerme popolazione che aspira alla libertà ed alla nascita di un proprio Stato. Anche la larga e diffusa volontà di non ledere la lotta strenua contro l'antisemismo, non giustifica il silenzio del mondo sull'uccisione indiscriminata e sul blocco di viveri ed acqua in atto a Gaza, destinata soltanto a fomentare odio e terrorismo nelle generazioni future. La necessaria lotta ad Hamas e la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani possono essere perseguite solo secondo le regole internazionali e non possono giustificare lo sterminio sistematico della popolazione palestinese».
«L'interruzione di ogni tipologia di rapporto dovrà avvenire anche nei confronti di tutti quei soggetti riconducibili al Governo di Netanyahu che non siano apertamente e dichiaratamente motivati dalla volontà di organizzare iniziative per far cessare il massacro dei palestinesi nella striscia di Gaza - prosegue Emiliano nel breve video -. Questa è una posizione che viene assunta nei confronti del governo Netanyahu, non del popolo israeliano. Sono infatti tantissimi israeliani ed ebrei di tutto il mondo che stanno condannando il Governo Netanyahu e che si augurano che il massacro cessi».
Le disposizioni del Governatore della Regione Puglia arrivano a pochi giorni dal flash mob sui fatti a Gaza in cui alcuni consiglieri e consigliere di maggioranza, Pd, Azione e 5stelle hanno esposto all'esterno del Palazzo della Regione bandiere palestinesi e un lenzuolo bianco, a rappresentare simbolicamente i sudari in cui molti dei cadaveri dei bambini palestinesi vengono avvolti. L'attivazione era propedeutica alla proposta di mozione in Consiglio regionale per chiedere lo stop alla collaborazione con Israele, a progetti di cooperazione e progettualità con aziende israeliane, centri di ricerca, mondo accademico israeliano fino ad un netto cambio di rotta del Governo Netanyahu.
Pochi giorni, inoltre, fa proprio il Presidente Emiliano scriveva sui suoi social: «L'amarezza per l'irresponsabilità e il cinismo con i quali Netanyahu procede in un attacco crudele contro l'intera popolazione palestinese, esponendo peraltro i suoi connazionali e gli ebrei del mondo ad un enorme pericolo, ci obbliga a condannare, senza alcuna attenuante, l'orribile strage di civili a Gaza, cinicamente eseguita con mezzi militari sproporzionati e violando tutti i diritti umani di una inerme popolazione che aspira alla libertà ed alla nascita di un proprio Stato. Anche la larga e diffusa volontà di non ledere la lotta strenua contro l'antisemismo, non giustifica il silenzio del mondo sull'uccisione indiscriminata e sul blocco di viveri ed acqua in atto a Gaza, destinata soltanto a fomentare odio e terrorismo nelle generazioni future. La necessaria lotta ad Hamas e la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani possono essere perseguite solo secondo le regole internazionali e non possono giustificare lo sterminio sistematico della popolazione palestinese».